38- Face the truth

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Xavier iniziò a fissare la ragazza che stava camminando sulla riva del fiume. Non staccò gli occhi di dosso da lei neanche per un secondo. Non si capacitava di come non fosse riuscito a riconoscerla prima.

Com'era possibile?

In quel momento ce l'aveva davanti e riusciva a riconoscere ogni suo tratto, ogni cosa.

Xavier: perché? -si domandò rammaricato. Era come deluso da sé stesso.
Jordan: perché cosa?
Xavier: perché non sono riuscito a riconoscerla prima? Dove avevo la testa? Adesso che ce l'ho davanti, riesco addirittura a riconoscere la forma degli occhi, che è identica a quella di nostra madre. I capelli poi... sono leggermente più chiari dei miei, proprio come quelli di mio padre. Perché non mi sono accorto prima di tutte queste cose?
Jordan: in quel periodo lei aveva un colore di capelli diverso. Forse eri così concentrato a trovare una ragazza dai capelli rossi che tutte le altre non le guardavi nemmno
Xavier: e io posso non riconoscere una persona solo per il colore di capelli diverso?
Jordan: Xav, Axera con il tempo è cresciuta, tu eri focalizzato sull'aspetto fisico di lei che ricordavi. Non hai pensato che potesse essere cresciuta e quindi cambiato qualcosa, ti sei messo a cercare ragazze con i capelli rossi e gli occhi verdi, come avrebbe fatto un qualsiasi altro essere umano. E poi non dire che non l'hai riconosciuta, ti ho beccato più di una volta a fissarla prima che ti ricordassi di lei. C'era qualcosa che ti spingeva da lei.. e oggi hai scoperto cosa fosse. Non fartene troppo una pena, ti sei impegnato tantissimo.

Alius Academy.

Gazelle: allora? Ci hai parlato?
Xavier: no... per quanto mi pesi ammetterlo, Torch ha ragione. Non posso presentarmi da lei così. Devo organizzarmi per aiutarla a ricordare, così da non traumatizzarla troppo
Jordan: mi dispiace tanto, amico
Xavier: voglio farlo il prima possibile. Adesso che l'ho trovata, non voglio più aspettare
Gazelle: sono felice che ci abbia ripensato
Xavier: e di' al tuo amico che se si azzarda a riavvicinarsi a mia sorella, non esiterò a farlo fuori con le mie mani -disse guardando Gazelle dritto negli occhi.
Gazelle: ha capito di aver sbagliato. Mi sono assicurata personalmente che lo capisse
Xavier: e questo lo giustifica secondo te?
Gazelle: no, ma dovrebbe farti tranquillizzare. Mi ha giurato che non lo farà mai più
Xavier: addirittura?
Gazelle: perché sei così sorpreso?
Xavier: perché quando Torch dà la sua parola a te, la mantiene sempre
Gazelle: no, è semplicemente un tipo che quando fa una promessa si impegna a mantenerla
Xavier: e allora perché mantiene solo le promesse che fa a te?

Axel's pov

A casa di Axel.

Ma perché sono stupido? Qualcuno me lo potrebbe spiegare per favore?

Mi ero arrabbiato con un ragazzo che non conoscevo nemmeno invece di stare vicino alla mia ragazza. Sicuramente si sarà spaventata e io non le avevo nemmeno chiesto come stava. Avevo pensato solo alla mia rabbia, non avevo affatto considerato che Axera potesse esserne rimasta ferita.

Che razza di cretino che sono a volte!

Dovevo trovarla. Dovevo andare da lei e scusarmi per la stronzata che avevo fatto.

Al campo al fiume.

Di solito quando voleva stare da sola, andava sempre a fare una passeggiata sul fiume o alla Torre Inazuma, ma visto che mancava da molto tempo pensai subito che fosse al fiume. Le piaceva tanto passeggiare ai piedi del fiume, diceva che stare vicino all'acqua l'aiutava pensare e che se imparavi ad ascoltarla, sapeva dirti tante cose.

A volte mi chiedevo dove aveva imparato questa cosa visto che era nata in montagna... sembrava quasi un paradosso.

Axera: è colpa mia se si è arrabbiato. Avrei potuto evitarlo, mi sarei dovuta impegnare di più per trovare una soluzione migliore. Se fossi stata più forte, avrei potuto evitare tutto questo casino...

Qualche lacrima la tradì e cominciarono a scendere una dietro l'altra sul suo tenero viso.

Io: -mi avvicinai e l'abbracciai da dietro, sorprendendola- non versare quelle lacrime per me. Non me le merito
Axera: è colpa mia, Axel.. mia e della mia debolezza. Se solo fossi stata più forte, sarei riuscita a respingerlo
Io: ci hai provato, piccola. Io so che ci hai provato e per me conta questo perché è la prova che non lo volevi
Axera: però.. non ci sono riuscita
Io: -strinsi la presa intorno alla sua vita- amore mio, non si nasce con la forza già impiantata nei geni. La forza si acquisisce con il tempo.. e tu ne hai acquisita tanta, ma forse non te rendi conto. Altri, al tuo posto, dopo tutto quello che hai passato, sarebbero crollati. Tu invece sei ancora in piedi e lotti con le unghie e con i denti per riuscire a recuperare tutto quello che ti hanno tolto e che è tuo di diritto. Non sei debole Axera, anzi, sei più forte di quello che credi
Axera: -si girò per darmi un piccolo bacio- ...ti amo, Axel. Ti amo perché riesci sempre a vedere aspetti di me che non riesco a vedere da sola
Io: io invece ti amo perché nel periodo più buio della mia vita sei riuscita a vedere una luce in me e le hai impedito di spegnersi. Non esiste parola in grado di spiegare tutto quello che provo per te.

{I miei tre righi}

Il sonno non è più una cosa legata alla notte per me, ormai è diventato una cosa che ti può travolgere da un momento all'altro... e te ne rendi conto solo dopo.

Axera

Hai segnato la mia vita con un tiro di rigore ─ Axel BlazeWhere stories live. Discover now