Hai segnato la mia vita con un tiro di rigore ─ Axel Blaze

29- You only live once

Solo in quel momento Nikolas si rese conto di quanto quella ragazza fosse bella e di quanto ne fosse rimasto colpito. L'aveva già notata per i suoi modi goffi e questo l'aveva fatta apparire adorabile ai suoi occhi, ma dopo averla vista in viso riconobbe di essere rimasto colpito anche dalla sua bellezza.
Non appena la giostra si fermò, entrambi scesero dalla giostra.

All'inizio Nikolas si limitò a salutarla, temeva di sembrare esagerato se le avesse chiesto subito di uscire e per questo si allontanò controvoglia. Le amiche di Elenor, invece, avevano notato quanto anche lei fosse rimasta colpita da quel ragazzo misterioso, ma lei era troppo timida per andare da lui e chiedergli di uscire. Perciò, proprio come l'avevano spinta a salire sulla giostra, la spinsero ad andare a parlare con quel ragazzo. Quella volta, però, le amiche agirono a fin di bene perché quando Elenor chiamò a gran voce il nome di Nikolas, lui si fermò subito.

Elenor: vorrei davvero tanto sdebitarmi per quello che hai fatto prima
Nikolas: ti vuoi sdebitare? Non ce n'è bisogno, sta' tranquilla
Elenor: s-sì, lo so, però vorrei comunque fare qualcosa per ringraziarti
Nikolas: allora esci con me
Elenor: c-cosa?
Nikolas: esci con me. Mi piacerebbe davvero tanto conoscerti
Elenor: v-va bene.. quando ci vediamo?
Nikolas: lasciami il tuo numero, così possiamo organizzarci
Elenor: o-oh sì.. certo -salvò il suo numero sul cellulare del ragazzo.
Nikolas: ti chiamo più tardi
Elenor: ti aspetterò.

▪Fine Flashback▪

Papà: ci siamo rivisti il giorno dopo
Io: mamma mia, così presto?
Papà: non vedevo l'ora di riprovare le sensazioni che avevo provato quando ero stato con lei. Uscimmo il giorno dopo e riconobbi quasi subito di non essermi mai trovato così bene con una ragazza. Continuai a chiederle di uscire e spesso passavo anche a prenderla a scuola. Abitava dall'altra parte della città, ma io volevo comunque accompagnarla a casa quando potevo. Dopo un mese circa decisi di dichiarle i miei sentimenti e fui fortunato perché scoprii che anche lei provava le stesse cose per me. Siamo stati insieme per anni e quando mi laureai in medicina le chiesi di sposarmi. Poco dopo sei nato tu.. e poi anche Julia
Io: wow..
Papà: come mai volevi saperlo?
Io: perché volevo capire come ci si sente quando si trova la ragazza giusta
Papà: ..hai conosciuto una ragazza?
Io: una mia compagna di squadra
Papà: davvero? Quindi vi siete conosciuti durante gli allenamenti?
Io: beh.. più o meno direi di sì -ridacchiai.
Papà: spero che me la farai conoscere
Io: ecco.. veramente.. c'è una cosa che dovrei dirti
Papà: è venuta a stare da noi. Lo so già
Io: lo sapevi?!
Papà: faccio anche io il bucato, sai? Un giorno ho trovato della biancheria femminile e non poteva assolutamente essere di Julia. All'inizio ho pensato che avessi invitato a cena una tua amica, che i sui vestiti fossero sporcati e che ti fossi offerto di lavarglieli, ma quando ho cominciato a trovarne sempre di più ho avuto qualche sospetto e alla fine ho scoperto che stavamo ospitando una ragazza in casa nostra
Io: e perché non ti sei arrabbiato? Ho fatto venire a stare qui una ragazza senza chiederti il permesso
Papà: ho chiesto spiegazioni alla signora delle pulizie e mi ha raccontato tutto. Mi ha raccontato che ti sei offerto di ospitarla quando non aveva più un posto dove andare e la notizia non mi ha fatto arrabbiare, anzi, mi ha commosso. Sono felice di sapere che mio figlio sia quel tipo di ragazzo
Io: quindi può.. può continuare a stare da noi?
Papà: certo. Ti ha fatto bene la sua presenza qui, ti vedevo più sereno
Io: non sono più sereno, vero?
Papà: ho letto quello che è successo sul giornale. Mi dispiace davvero tanto per lei e per te, non deve essere facile per nessuno di voi. Ma sono certo che stai facendo del tuo meglio per reagire
Io: sì, ci sto provando
Papà: allora non ti arrendere. Continua a combattere perché.. sono certo che lei sia quella giusta.