9- I got trapped in your eyes

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Nel frattempo era arrivata la colazione.

Detective Smith: avete vissuto in un orfanotrofio per un anno, poi arrivarono due vostri zii dall'America. Avevano deciso di adottarvi ma Xavier, purtroppo, era già stato adottato qualche giorno prima
Io: queste notizie mi sembrano così nuove, perché io non ricordo niente di tutto questo?
Detective Smith: lasciami finire, poi ti spiegherò tutto
Io: ..okay..
Detective Smith: successivamente i tuoi zii ti portarono con loro in America, dove hai conosciuto tuo cugino Erik, tuo coetaneo. L'hai sempre considerato come un fratello, ti ha aiutata a superare la mancanza di Xavier e ti è sempre stato accanto. Vi volevate un bene dell'anima, avevate solo sei anni all'epoca. Poi, quando ne compisti dieci, un rappresentante di un'accademia calcistica giapponese ti notò e ti offrì una borsa di studio, ma eri ancora troppo piccola e un po' fuori allenamento visto che in America non giocavi a livello agonistico, così andasti ad Okinawa, dove vive ancora oggi un altro tuo cugino. Si chiama Hurley, ma ha due anni in più rispetto te. Fu lui a proporre ai vostri zii di farti andare a Okinawa per farti ricominciare gli allenamenti con degli allenatori professionisti. Hai voluto molto bene anche a lui e avevate stabilito un bellissimo rapporto in poco tempo. Purtroppo però dopo qualche anno era giunto il momento di partire per Tokyo. Hurley e i suoi genitori però non volevano assolutamente che venissi affidata a qualche famiglia a caso, per questo avevano contattato un vecchio amico di infanzia del signor Kane, tuo zio. Pare che questo suo amico fosse un cosiddetto Ector Samford, che ha persino un figlio della tua età che andava molto d'accordo con Hurley. Non si conoscevano benissimo, ma non appena venne deciso che saresti andata a stare da loro il figlio era molto curioso di conoscerti e per questo venne un paio di volte a Okinawa. Andavate molto d'accordo e questa cosa aveva tranquillizzato molto i tuoi zii, perché sapevano che tu e il ragazzo vi volevate bene e che non avreste avuto problemi a vivere insieme. Diciamo che per te era diventato una sorta di fratellastro, anzi, a tutti gli effetti. Qualche settimana dopo era giunto il momento di partire, ma qualcosa non andò come previsto. Quando l'aereo atterrò, il signor Samford non riuscì a trovarti. Eri come sparita
Io: c-cosa? Ma non ha senso, dov'ero andata?
Detective Smith: la famiglia Samford credette che avessi perso il volo, ma dopo aver parlato con i tuoi zii scoprirono la verità. Provarono a denunciare la tua scomparsa, ma la polizia non riuscì mai a trovarti.. eri scomparsa nel nulla e hanno continuato a cercarti per mesi, finché.. finché non sei riapparsa a Tokyo, alla Raimon Jr High. Il figlio dei Samford credeva di averti vista giocare contro la Royal e l'ha raccontato ai suoi genitori, che mi hanno assunto per scoprire la verità
Io: oh mio Dio.. mi scusi, ho bisogno di un momento
Detective Smith: bevi un bicchier d'acqua, ti farà bene
Io: io.. io non capisco perché non mi ricordo niente. Sono così confusa, la testa mi gira così tanto, sento che sta per scoppiare
Detective Smith: sei scioccata, posso immaginarlo. Sono tantissime informazioni, delicate e pesanti allo stesso tempo, e molto difficili da gestire tutte insieme, specialmente da una ragazza di quattordici anni
Io: -mi scolai un intero bicchiere d'acqua- chi è Patrick? Cosa c'entra lui con tutta questa storia?
Detective Smith: è una spia assunta da un uomo malvagio, il cui unico scopo è quello di distruggere il mondo del calcio. Sta cercando di formare la squadra più forte in circolazione ed è alla costante ricerca di giocatori fortissimi. Non so come sia riuscito a scoprire la tua accademia, dal momento che ha pochissimi contatti col mondo esterno, ma è da anni che cerca di prendere qualche giocatore da lì senza mai riuscirci
Io: e io cosa c'entro?
Detective Smith: quell'uomo è venuto a sapere che fosse stata ammessa una nuova calciatrice e voleva a tutti i costi prenderla per usarla come pedina e scoprire tutti i segreti di quell'accademia, ma non riuscì a farlo perché di te era sparita ogni traccia. Non si sapeva come ci fossi arrivata, sapeva solo eri magicamente arrivata all'Imperial Academy e da quel momento in poi il suo unico scopo era diventato farti uscire da lì e scoprire tutti i segreti dell'accademia
Io: ecco perché sono arrivata a Tokyo, sono riusciti a farmi andare via da lì
Detective Smith: "fortuna" ha voluto che fosse un padre orribile, che tu abbia avuto il coraggio di denuciarlo e che il giovane Samford ti abbia riconosciuta
Io: ma perché.. non ricordo nulla?
Detective Smith: Patrick ti ha fatto azzerare la memoria, non puoi ricordarlo ma ho scoperto che ti ha portata in una clinica privata vicino Tokyo che offre terapie di questo tipo. Basta fare delle sedute regolari e interi ricordi vengono spazzati via uno a uno. Volevano assicurarsi che non sapessi di avere una via d'uscita e che non ti opponessi ai loro piani. Ti ha trattata in quel modo perché credeva che se avessi avuto paura di lui, gli avresti sempre obbedito
Io: ..quel verme schifoso..
Detective Smith: però Patrick non è stato capace di portare a termine la missione. Quando i tuoi amici sono venuti ad aiutarti e hanno chiamato la polizia, ti hanno permesso di scappare dalle sue grinfie.

Hai segnato la mia vita con un tiro di rigore ─ Axel BlazeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora