Capitolo 39

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«Ragazzi, avete una casa meravigliosa, complimenti. Anche il cibo è ottimo» il coach Myers, seduto a capotavola, si complimenta con Christian e Noah. Anche gli altri compagni della squadra, tutti altissimi e muscolosi, gli fanno vari apprezzamenti. Stiamo mangiando qualche stuzzichino sui taglieri e tra poco inizieremo a cuocere la carne al barbecue.
«Grazie mille» i due ragazzi ringraziano il signore di mezza età, e poi quest'ultimo continua con le domande.
«Quindi, voi come vi chiamate, ragazze?» ci domanda Myers, così mi giro verso la mia migliore amica, notando un velo di timidezza e agitazione nei suoi occhi azzurri, così rispondo io al posto suo.
«Io Madison, mentre lei si chiama Grace» il coach annuisce sorridente, e poi ci fa un'altra domanda.
«E quindi siete amiche di Noah e Christian? O qualcosa di più?» ammicca lui, con una faccia buffa.  Ci mettiamo tutti a ridacchiare compresa l'intera squadra, così cerco di essere più amichevole e solare possibile, anche se sono estremamente nervosa senza saperne il motivo. Dopo un po', alla domanda del coach risponde Chri.
«Io e Grace stiamo insieme, coach. Piuttosto non riusciamo a capire cosa c'è tra Noah e Maddy, visto che da fuori sembra che ci sia solo una grande quantità di odio. Litigano per ogni singola cosa, letteralmente, non sto scherzando. Poi ricordiamoci sempre che c'è Amber, che è ancora fidanzata con Noah. Diciamo che su dieci volte, in nove si odiano e in una si vogliono più o meno bene, parlando sempre di Madison e Noah» tutti guardano me e Noah, incuriositi, ed il più interessato alla situazione sembra proprio il mio vicino di posto, Jake.
«Anche noi, prima di sposarmi con mia moglie Kathrine, eravamo così. Che ricordi, la seguivo sempre per tutto il paesino in cui abitavamo in Colorado solo per darle fastidio. Ma infondo la amavo, e adesso abbiamo tre bellissimi figli» ascoltiamo il coach interessati, chissà se anch'io un giorno avrò dei figli. Appena tutti iniziano a parlare animatamente tra di loro e facendo disastri con le birre, riesco a riottenere l'equilibrio, ma Noah mi avvolge la nuca con la mano. Alzo automaticamente il sopracciglio, così lo guardo male e noto che sta fissando un punto con un'espressione arrabbiata. Mi giro verso quel punto impreciso e mi ritrovo Jake e Noah Che si fulminano con lo sguardo. Non andiamo per nulla bene. Tolgo la mano di Noah dalla nuca e per fortuna suona il campanello, così corro verso la porta per scappare da quella situazione. Chi potrebbe mai essere a quest'ora? Guardo prima dallo spioncino della porta, ma non c'è nessuno, così la apro direttamente. Davanti a me appare Floyd con una scatola di cioccolatini rosa a forma di cuore ed un mazzo di gigli fucsia. Non potrei mai essere più felice di vederlo se non in questo momento, mi ha salvato la serata. Lo abbraccio, stringendolo più forte che mai, e sul viso mi appare un enorme sorriso.
«Floyd! Che ci fai qui? Non dovevi arrivare più tardi?»
«Ciao, finalmente ti ho rivista. Ho voluto farti una sorpresa, così sono venuto prima per stare più tempo con te» mi spiega, anche lui con un bellissimo sorriso splendente. Mi porge i cioccolatini ed i fiori, così ci baciamo e poi vado a mettere i regali in cucina.
«Dov'è la festa?» mi domanda mentre lo prendo per mano, così ridacchio.
«È fuori in giardino, andiamo, ci sono già tutti» ci dirigiamo verso il giardino nel retro, ma prima di uscire mi fermo.
«Cosa c'è, Maddy? Stai bene?» mi domanda il mio ragazzo, spostandomi delle ciocche di capelli fuori posto dal viso.
«Sì, sto bene. Ti volevo chiedere una cosa, però. Riesci a far stare lontani da me sia Noah che Jake, per stasera?» gli domando, un po' intimidita da quella che potrebbe essere la sua reazione a questa mia strana richiesta.
«Perché? Ti hanno fatto qualcosa?» dalla sua voce capisco che si sta iniziando ad arrabbiare, così gli accarezzo una guancia nel tentativo di farlo calmare.
«No, semplicemente mi danno fastidio. Prima stavamo parlando con il coach ed è uscito fuori l'argomento delle relazioni. Dopo aver finito di parlare, nonostante io e Noah avessimo litigato questo pomeriggio, lui mi ha messo una mano sulla nuca. Si stava arrabbiando con Jake, perché si continuavano a guardare male» gli spiego, ancora un po' arrabbiata dalla situazione.
«Ho capito, non preoccuparti. Stai tutto il tempo con me e vedi che non ti infastidisce nessuno, va bene?» annuisco e poi ci abbracciamo di nuovo.
«Te l'ho detto perché con Noah succede spesso, te lo dico già. È come se fosse in una competizione nella quale ci sono sempre io, nonostante lui sia fidanzato»
«Va bene, proverò a parlarci senza picchiarlo, te lo prometto. E poi quei due erano sicuramente accecati dalla tua bellezza, sei fantastica stasera» mi dice, guardando il costume oro. Lui ne indossa uno nero ed ha una maglietta grigia che gli copre il petto, mentre ai piedi ha delle infradito. Lo ringrazio per i complimenti e poi usciamo fuori.

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