Capitolo 26

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Noah
Certe volte mi chiedo cosa sarebbe successo se non avessi fatto determinate cose. Ad esempio, come avrei fatto se la mia famiglia non si fosse conosciuta con quella di Christian? Ma alla fine non ci resta che vivere, le persone vanno e vengono nonostante la loro importanza per noi. A volte non dipende da queste persone, ma altre volte sì.
Sono le appena le cinque e mezza del mattino, io e Sole siamo ancora in camera mia e col passare del tempo mi sento sempre più in colpa. Continuo ad osservare Madison ogni minuto di più, è da molto che vado avanti così. Mi sto rendendo conto che, anche se adoro farle i dispetti e farla arrabbiare, mi sarei annoiato senza di lei, ma solo alcune volte. Lei è sdraiata su un fianco e mi avvolge tra le sue braccia, mentre io faccio lo stesso attraverso i suoi fianchi. I suoi lunghi capelli che coprono quasi tutto il cuscino sono castani e leggermente mossi, sciolti e disordinati. Le do un bacio sulla testa mentre sta ancora sognando profondamente. Posso darle almeno un bacio sui suoi folti capelli, tanto dorme. Ho la sensazione che si senta bene e a suo agio in questo momento, meglio così. Le accarezzo un po' il braccio, ma poi penso a come andarmene senza farla svegliare. Sembrerò crudele, però mi rendo conto che Madison aveva ragione ieri notte. Esiste anche Amber, anche se non ho una buona sensazione. Devo andare in fondo a questa storia, mi starà tradendo davvero o sarà forse qualche suo cugino di famiglia? Molto sinceramente, non ne ho la più pallida idea. Sole mugugna qualcosa nel sonno, così da farmi spuntare un mezzo sorriso sul volto, è così... bella, mentre dorme e si rilassa. Chissà come ci si sente a stare con lei ufficialmente, chissà come diventa da innamorata, chissà cosa si provi a baciarla. La guardo per un'ultima volta, consapevole che non potrò mai rispondere a queste domande. Perché non posso, non voglio rovinarla con il mio carattere e i miei modi di fare. Non voglio rovinarla con il mio passato, il mio presente ed il mio futuro. Ma il problema è che sono attratto da lei, e quindi per adesso non riesco a togliermela da tutti i miei pensieri. È anche colpa di Floyd, lui non si deve azzardare a toccarla, come ha provato a fare dal primo giorno. So com'è fatto, e per me è un enorme no. Devo uscire e schiarirmi le idee, magari potrei utilizzare proprio Floyd come sacco da box. È una bella idea, ci dovrei pensare. Cerco di sfilare via dalle braccia di Madison, a mio malgrado, senza farla svegliare. La guardo per un'ultima volta, sospirando, per poi andarmi a fare una doccia veloce. Mentre l'acqua mi percorre sulla schiena mi rendo conto che anche se avrò dormito poco più di quattro ore, mi sono rilassato più che mai, non penso di resistere senza stare altre volte così con sole. Esco dalla doccia, così mi asciugo e mi vesto per poi mettermi le scarpe da ginnastica: penso che andrò a correre. Mi guardo allo specchio e vedo anche le mie occhiaie che oggi sono assenti. Madison fa magie, ragazzi. Mi passo una mano tra i capelli e ritorno in camera, per poi avvicinarmi al cassetto dal mio lato e recuperarci una matita ed un pezzo di carta. Scrivo un bigliettino per sole e glielo lascio sul mio cuscino, così che possa vederlo appena sveglia. Mi vado a sedere vicino a lei, non accorgendomi di star sorridendo leggermente mentre le rivolgo lo sguardo. Avvicino sempre di più il mio viso al suo, ma per fortuna riesco a riprendermi e fermarmi prima di commettere qualsiasi altro disastro. Alle sette esco di casa così da cercare di schiarirmi le idee. Non posso continuare così...

Madison
È mattina ed apro gli occhi dopo aver toccato qualcosa di carta. Metto a fuoco la vista e mi alzo col busto, così iniziano a rivenirmi in mente tutti i ricordi di ieri e noto che Noah è sparito. Adesso dove si sarà cacciato? Poso il mio sguardo su quel che avevo toccato e noto che sul letto c'è un bigliettino di Noah. 'Buongiorno sole, sono uscito, non preoccuparti. Grazie per stanotte, forse sono riuscito a capire il significato delle tue parole: sto andando a casa di Amber per chiarire, di nuovo. Non so a che ora torno. Ricorda di stare attenta con Floyd. Da Noah'. Quelle parole, devo ammettere, mi addolorano un po'. Nonostante so che sia sbagliato e so che io e Noah ci odiamo, il mio problema è che mi affeziono subito con tutti quelli che conosco. Ed infatti adesso mi dispiace che dopo ieri se ne sia andato così dal nulla, anche se abbiamo semplicemente dormito insieme. Scendo dal letto e mi stiracchio la schiena, per poi passarmi una mano sul viso e levare i segni di stanchezza. Comincio a rifare il letto e sistemo un po' la stanza. Esco dalla camera e sento le voci degli altri al primo piano. Scendo le scale e ritrovo Grace, Christian, Zoe, Stella e Nathan seduti al tavolo nella sala pranzo mentre fanno colazione. Mi avvicino a loro e li saluto con un sorriso sul volto.
«Vieni Maddy, siediti vicino a noi» mi dice Zoe, sbattendo la mano sulla sedia accanto a lei per indicarmela. Mi accomodo ed inizio a seguire la conversazione che avevano iniziato da prima.
«Sì, potremmo incontrarci direttamente anche tutti là» dice Grace. Di cosa staranno parlando?
«Sì, va bene. Magari andiamo io e Zoe insieme e poi voi andate come preferite» le risponde Stella.
«Di cosa parlate?» chiedo mentre faccio nel piatto due montagnette di panna montata di fianco ad un enorme pancake fatto probabilmente da Christian. A rispondermi è quest'ultimo.
«Stiamo parlando della partita di domani e di come andare nelle macchine, visto che vogliono venire anche Zoe e Stella»
«Ah ok, io potrei guidare la tua macchina e mi porto Grace, Nat, Zoe e Stella mentre tu e Noah andate con la sua macchina, che ne dici?» propongo, rivolgendomi a Chri.
«Perfetto, l'importante è che vi organizzate. Come sono i pancake?»
«Buonissimi» gli rispondiamo tutti in coro.
Appena finiamo di fare colazione aiutiamo Christian a pulire e riordinare tutto. Intanto Nathan e Grace si sono messi sul divano a guardare i cartoni.
«Io dovrei tornare a casa, va bene?» chiede Stella mentre mette apposto un piatto appena asciugato da Zoe.
«Certo, ci vediamo domani? Venite qui quando volete» le rispondo, rivolgendomi anche a Zoe. Loro annuiscono e Stella ci saluta tutti con un abbraccio. Zoe la accompagna alla porta e poi ritorna da noi.
«Christian, quando chiamerai il tecnico per far sistemare la lavastoviglie?» gli chiede Zoe, sbuffando ma ridendo. Più la guardo e più noto che assomiglia tantissimo a suo fratello maggiore. Sia fisicamente, ma anche caratterialmente e nei modi di fare. Christian ridacchia e si asciuga le mani su uno straccio dopo aver finito di lavare l'ultimo bicchiere.
«Hai ragione Zoe, anzi, visto che me l'hai ricordato adesso lo vado a chiamare» ci dice per poi allontanarsi col telefono in mano. Così restiamo solo io e Zoe nella cucina, e lei ad un certo punto inizia a sorridermi.
«Grazie di averci sistemate nel letto di Grace stanotte» mi dice lei accomodandosi su uno sgabello del tavolo ad isola, così la copio mettendomi di fronte a lei.
«Non c'è di che, vi eravate addormentate tutte, quindi vi ho rimboccato le coperte e poi sono andata a dormire anch'io» le dico, mentendo alla fine.
«Te e Noah siete fidanzati?» mi chiede tutto d'un tratto Zoe, facendomi sbiancare.
«Assolutamente no, perché lo pensi?»
«So che hai dormito con mio fratello, stanotte. Mi ero svegliata e non ti ho trovata nel letto, così sono entrata in camera tua ma non ti ho vista. Sono poi andata d'istinto in camera di Noah, ho aperto la porta in più silenzio possibile e vi ho trovati che dormivate abbracciati» cerco di dire qualcosa ma dalla mia bocca non escono parole. Lei mi sorride leggermente e poi si rimette a parlare.
«Non preoccuparti, non sono per nulla arrabbiata con te. Anzi, menomale che con lui c'eri te e non Amber. Sai, tutti la odiano e stiamo continuando a dire a Noah di lasciarla da quando si sono messi insieme. Sono troppo contenta, da quando sei arrivata qui a Los Angeles hai cambiato Noah in meglio, ti ringrazio infinite volte. Prima era quasi sempre arrabbiato e antipatico, mentre adesso è un po' più gentile con me» le ultime due frasi che pronuncia mi colpiscono, ho davvero cambiato Noah senza fare nulla? Wow.
«Beh, grazie Zoe, però ti assicuro che io e lui non stiamo insieme. Ammetto che stanotte ho dormito con Noah, ma era solo perché avevamo fatto una partita a calcio ed io ho perso, così per penitenza ho dovuto dormire con lui. Comunque neanche a me sta simpatica Amber, l'avrò vista due volte e mi sembra scortese» lei alza un sopracciglio per l'argomento di Noah, facendomi ridacchiare, e poi annuisce su quel che ho detto di Amber.
«Va bene, come dici tu. Ma se vi fidanzate fatemelo sapere, perché dovrò organizzare una festa per quanto sarò felice. E secondo me sei riuscita a cambiarlo per il tuo carattere»
«In che senso?» le domando.
«Per me tu sei una persona fantastica, Madison. Sei simpaticissima, bellissima, gentilissima e dolcissima. Ti avrei detto tutti gli altri aggettivi positivi possibili, ma ci impiegherei gli anni. In ogni caso, grazie alla tua persona sei riuscita a far cambiare mio fratello, anche se di poco. Pensa che anche quando uscivamo insieme a ogni persona che gli passava di fianco gli dava quel senso di paura o comunque di pericolo, perché lui lo è, un pericolo. Grazie a dio sono sua sorella e non la sua ragazza, oppure non saprei se avrei retto per più di qualche giorno. Lui diventa possessivo nei tuoi confronti, geloso più che mai per ogni singola cosa e poi il suo più grande problema: ha un'enorme bisogno di quanto più affetto possibile» tutte queste informazioni su Noah mi stanno mandando un po' in confusione.
«Grazie Zoe, sono contenta che la pensi così su di me. E comunque sì, me ne sono accorta di come ha bisogno di affetto» le dico ridacchiando.
«Penso che tu sia semplicemente fantastica, ad oggi è difficile trovare persone come te. Ritornando a mio fratello, ti posso giurare che lui ed il suo affetto sono una cosa insopportabile. Lui è fatto così: lo conosci e poi lui cerca di capire se gli piaci. Nel caso dovessi piacergli si inizierebbe ad affezionarsi tantissimo a te, se sei un ragazzo. Se invece sei una ragazza, beh, è la tua fine. Se gli piaci davvero lui arriva dritto al punto, inizia a corteggiarti per un breve periodo di tempo e poi ti bacia appena ne ha l'occasione, come probabilmente sarà successo con Amber. Però con te è strano, secondo me sei proprio il suo tipo ideale di ragazza, e quello che fa con te non l'ha mai fatto con nessun'altra» per caso si appunta tutto su un quaderno? È preparata a descrivere il carattere di suo fratello più di lui stesso.
«Quindi?»
«Quindi, mia cara Madison, sei nei guai. Penso proprio che tu gli sia piaciuta più di tutte le altre, anche per il fatto che lo assecondi a, ad esempio, coccolarlo tutta la notte. Mi dispiace per te, non auguro neanche alla mia peggior nemica di mettersi con Noah. In realtà per adesso puoi stare tranquilla, perché non tradirebbe mai la sua ragazza con un'altra, a meno che Amber non faccia qualcosa di molto esagerato da provocare la loro rottura» appena finisce di parlare, Christian rispunta in cucina con il borsone di calcio su una spalla. Sia io che Zoe ci spaventiamo alla sua entrata.
«Ragazze, io vado ad allenarmi, di cosa state parlando?»
«Ci stavamo organizzando per domani» gli risponde Zoe per poi farmi l'occhiolino. Questa ragazza è fantastica ma diabolica, però in fondo l'adoro.
«Ok, io vado ad allenarmi in campo, ci vediamo dopo» ci saluta Chri dandoci un bacio sulla testa e uscendo di casa.

SunsetWhere stories live. Discover now