Capitolo 45 (VII). Andrea e la sua famiglia

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«Mi scusi, io. . . non volevo sollevare questo argomento del passato. . . », si sentì all'angolo, aveva bisogno di metter qualcosa in bocca, non alcool, ma dentro non si poteva fumare e non voleva mangiare, già tre persone gli avevano detto che era ingrassato e si era promesso, una volta tornato a Palermo, di riprendere il peso forma, cercò in fretta in tasca, per fortuna aveva delle gomme da masticare, ne prese una, se la mise rapidamente in bocca lasciando la cartina accanto al calice vuoto di vino.

«Ma lo hai fatto, e ci sono certi aspetti della vostra vicenda che . . . », guardò Emanuele preso in braccio da Silvia, si stava mettendo in posa per un'altra foto con amiche, «forse sarebbe meglio. . . tacere»

«Tuttavia. . . signora», Nicola volle insistere, vedeva Ilaria senza bambino che guardava con aria assente Silvia mentre sorrideva con il bambino in braccio davanti al fotografo, «io. . . posso aver sbagliato — mi scuso — ma. . . non credo che quella ragazza. . . insomma, Ilaria, la mamma di Emanuele, debba pagare il prezzo dei miei errori, se pure. . . ce ne sono stati.»

«Ah, Nicola. . . già andiamo su un altro fiore?», lo guardò un poco sorridendo, «non ti è bastato abbandonare Silvia? Ora vorresti abbandonare anche Giulia? L'interesse che avresti in questa vicenda ha un nome dunque: "Ilaria"?», storse un poco le labbra, si guardò le unghie, aprì la borsetta, prese una piccola lima, «lo sospettavo, già. . . c'era da aspettarselo; chi la fa una volta. . . la può fare due.»

«Signora, la prego. . . », Nicola scosse la testa, ma non se la prese più di tanto, l'ex suocera varie volte aveva messo in guardia Silvia contro suoi possibili tradimenti — mai avvenuti — (se non all'ultimo con Giulia quando, ormai, però, Nicola aveva già in mente di uscire dal matrimonio), «io questa Ilaria l'ho vista solo sabato; sì, è vero, mi ha dato una buona impressione, così come a mia moglie; ieri ci ha invitati a pranzo a casa sua, è una ragazza sola, semplice, di buon cuore, ha fatto un figlio con Andrea magari. . . non proprio in una relazione — la storia intera non la so del tutto — ma poco importa, è sempre una mamma. . . e non credo che le faccia piacere se sua figlia si continui a dire madre e voi nonni. . . », la gomma aveva finito il suo sapore, Nicola prese la cartina poggiata sul tavolo e ve l'avvolse, «non credo sia giusto.»

«Dici bene Nicola: tu non sai la storia. . . », un cameriere stava passando con un vassoio di tazzine da caffè, Nicola lo fermò, ne prese una, si fece dare due bustine di zucchero, «forse è meglio che tu la sappia prima di giudicare Silvia.»

«Mi dica. . . », Nicola si versò lo zucchero, sospirò, «io. . . però. . . », non capì come far passare il punto, «non credo che importi il come è stato fatto il bambino ma il fatto che sua figlia si prende Emanuele in braccio e fa le foto come fosse figlio suo. Ma non è figlio suo, lo capisce? Ilaria. . . non so perché, non dice nulla, però questo non vuol dire che Silvia se ne debba approfittare.»

«No, Nicola, qui ti sbagli: importa il come è stato fatto questo bambino, importa tanto: bevi questo caffè in silenzio e ascoltami», concluse ferma.

«La ascolto. . . »

«Ebbene, quella ragazza che tu difendi — anche per ragioni comprensibili —, che dici essere la vera madre di Emanuele ha fatto un figlio con Andrea in un'occasione a dir poco. . . squallida. Una festa di compleanno, si sono appartati e si conoscevano appena. Sì, lo so. . . prevengo la tua obiezione; stai zitto un secondo Nicola, fammi finire. Certo, Andrea ha la colpa esattamente quanto lei, squallida lei, squallido lui; non ne sto facendo una specie di concorso di squallore. Anzi, forse Andrea è stato più squallido visto che da mio genero mi sarei aspettata qualcosa di meglio; ma va bene così, ammetto che quella ragazza è molto bella e che la gioventù possa aver fatto il resto. . . quel che è stato è stato ed è nato appunto Emanuele. Fin qui ci siamo, no? Nicola. . . fin qui ci siamo? Rispondimi.»

Dolore e perdono (Parte VII. La tragedia)Where stories live. Discover now