Capitolo 58.2 parte 1

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Rientrati in camera, siamo crollati esausti, ma nel cuore della notte un senso di inquietudine prende il sopravvento. Il calore del suo corpo contro il mio mi dona una sensazione di tranquillità. Apro gli occhi e, con cautela, mi avvicino nel tentativo di non svegliarlo. Mi rifugio contro il suo petto, ma il mio intento di non svegliarlo fallisce miseramente, con voce assonnata dice «Honey, va tutto bene?».

«Si, tranquillo, torna a dormire» mi affretto a rispondere. Nel buio avvolgente della stanza, sento il suo braccio che con fermezza mi tira verso di sé, facendo in modo che mi posizioni con la testa nell'incavo della sua spalla. «Non sei brava a mentire», aggiunge, appoggiando la schiena allo schienale del letto. Cerco di ignorare la sua affermazione, ma la determinazione nella sua voce mi lascia intendere che non mollerà, «Mi vuoi dire cosa c'è che non va? Adele, per favore, parla con me».

Sospiro, sentendo il peso delle mie paure che si insinuano nel mio respiro. Non ho altra scelta che affrontarle.

«Ho paura», confesso, lasciando che le parole affiorino dal profondo di me.

Si sposta di lato, i suoi occhi incrociano i miei con un'attenzione intensa. «Di cosa?», chiede, la sua voce morbida e rassicurante. Resto in silenzio per qualche istante, ma ho promesso a me stessa che avrei tentato, che avrei aperto il mio cuore, e ora è il momento di mantenere quella promessa.

«Paura di ciò che potrebbe accadere... Paura delle emozioni che tu riesci a scatenare in me», inizio, sentendo l'emozione riversarsi nelle mie parole. «La verità è che... Mi piaci più di quanto possa immaginare. È un sentimento che mi spaventa e mi eccita allo stesso tempo.Nel mezzo dei nostri scontri, degli scherzi che ci siamo scambiati come frecce, dei nostri baci spesso rubati, mi sono resa conto che il mio cuore ha imboccato una strada che non può più tornare indietro. Credo di essermi innamorata di te, con ogni fibra del mio essere. Questa scoperta mi terrorizza, perché ho sempre nascosto e represso le mie emozioni per proteggermi dal dolore che potrebbe derivare, ma ora sento che non posso più negare la verità che risplende dentro di me».

Con un gesto dolce, porta le sue mani calde sul mio viso e mi bacia appassionatamente. Quando si stacca, i suoi occhi fissano i miei per qualche secondo, e le sue parole risuonano con sincerità «Devi smetterla di tormentarti con questi pensieri. Io non sono il tuo ex, né lo sarò mai. Tu meriti di essere felice, di vivere un amore vero e appassionato. Farò tutto il possibile per cancellare il ricordo del passato dalla tua mente e proteggerti dal dolore che temi. Perché, se amiamo, non dovremmo mai arrenderci; l'unica cosa che ci rimane è quella di combattere sempre».

Lo stringo forte a me, per fargli capire quanto siano importanti le parole che mi ha rivolto. Cullata dal suo profumo mi addormento.

Un raggio di luce si insinua attraverso le fessure della finestra, filtrando con delicatezza nella stanza e donandole un'atmosfera tenue e sognante. Sento il suo braccio robusto, che si appoggia con fermezza sopra la mia schiena, tenendomi ancorata al morbido letto come un'ancora di sicurezza. Cerco di liberarmi dalla sua presa, ma la sua voce roca risuona sinistra da dietro di me «Dove pensi di scappare?». Mi volto rapidamente nella sua direzione, intravedendo il suo sguardo intenso e interrogativo. Con un filo di voce, rispondo con sicurezza «Non sto scappando. Ho solo bisogno di bere».

Finalmente rilascia la presa e mi dirigo verso la scrivania dove abbiamo posizionato una bottiglia d'acqua. Con la coda dell'occhio, osservo furtivamente il letto. La luce filtra attraverso le tende, illuminando la sua schiena muscolosa, che emerge appena dalle coperte.

I tatuaggi disegnano una linea definita lungo il suo braccio, mentre i capelli scuri, leggermente scompigliati dalla notte, ricadono in un incantevole disordine sul viso.

Deglutisco con difficoltà, sentendo un brivido che si insinua lungo la mia schiena.

Sono talmente concentrata sul placare il mio desiderio, che non mi accorgo del mondo in cui mi sta osservando. Seguo con attenzione il suo sguardo che si sofferma sul mio sedere, avvolto da una maglia semplice ma aderente, che lascia poco spazio all'immaginazione. Sento la sua presenza magnetica, e in un gioco di desiderio consapevole, decido di sollevare leggermente la maglia, rivelando una sottile striscia di pelle e provocandolo con audacia. I suoi occhi si illuminano di lussuria, ma la sua mascella si contrae in un segno di autocontrollo mentre dice con voce roca «Honey, smettila di giocare con me».

Sorrido maliziosamente, il mio spirito ribelle sprigionato nel momento. «Perché? Hai paura di perdere?» ribatto, accentuando il doppio senso nella mia voce. Sono consapevole del potere che esercito su di lui, mentre lui lotta per mantenere il controllo. Poi, come un felino che si avvicina alla sua preda, si avvicina lentamente a me, i suoi occhi brucianti di desiderio. Posso sentire il calore del suo respiro sul mio viso, la sua mano che sfiora appena il mio braccio, e l'elettricità che scocca tra noi è irresistibile. Siamo entrambi sospesi in un limbo di anticipazione, desiderosi di lasciarci andare all'impulso selvaggio. Mi alzo sulle punte dei piedi per avvicinarmi, ma lui è più veloce di me e mi spinge sul letto. Si posiziona sopra di me e guardandomi dritto negli occhi dice «Sei in trappola».Dal suo sguardo penetrante, capisco immediatamente le sue intenzioni. Cerco di divincolarmi freneticamente per liberarmi dalla sua presa, ma sento le sue dita stringere leggermente i miei fianchi, iniziando a farmi il solletico. Inizio a ridere incontrollabilmente come una pazza, con le lacrime agli occhi. Anche lui ride, contagiato dalla mia reazione esilarante.

Poco dopo, mi guarda con un sorriso enigmatico e sussurra «Dobbiamo sbrigarci... ho in serbo una sorpresa». Mi bacia delicatamente, liberandomi dalla presa.

«Almeno posso sapere di cosa si tratta?» chiedo, curiosa e impaziente.

«Ti basti sapere che ti occorre il costume e un asciugamano», risponde, con un'aria misteriosa.

Come se in questo posto potesse servire altro, penso tra me e me. Decido di affrettarmi, mi cambio velocemente e afferro il telo. Lo seguo in silenzio mentre avanziamo percorrendo un breve corridoio. Quando la porta di fronte a noi si apre, rimango completamente sconcertata da ciò che mi ritrovo davanti. La stanza, illuminata da una flebile luce rossa, sembra provenire da un sogno, interamente ricavata all'interno di una grotta. Al centro della stanza si erge una splendida piscina idromassaggio, circondata da petali di fiori che fluttuano dolcemente sulla superficie. I colori delicati dei petali si mescolano con la luce rossa, creando un'atmosfera suggestiva. Ai lati della piscina sono stati collocati due comode sdraio, invitanti e pronte ad accoglierci. Su un piccolo tavolino, abbellito da candele accese, è posizionata una bottiglia di champagne e due calici. Nel momento in cui sto ancora ammirando tutto ciò, lui chiude a chiave la porta dietro di noi. La mia voce tremula, con un misto di incredulità e ammirazione, esclama «Tu sei completamente pazzo».

Si avvicina a me, con passo deciso, e quando si trova a un solo passo dalle mie labbra, mi sussurra dolcemente «Sì, sono pazzo, ma di te».

Il suo respiro caldo sfiora la mia pelle, creando un brivido lungo la schiena. Le mie labbra sono pronte a ricevere il suo bacio, ma prima che possa realizzare il mio desiderio, mi coglie di sorpresa spingendomi improvvisamente in acqua. Riemergo, tossendo un po' d'acqua che ho accidentalmente bevuto. Lui si avvicina rapidamente al bordo della piscina, preoccupato per me. La sua mano si allunga verso di me, offrendomi sostegno e affetto. Con un gesto veloce, afferro la sua mano e, con una lieve trazione, lo faccio finire anche lui in acqua, con l'asciugamano che gli copre il viso. Entrambi ridiamo, lasciandoci andare alla leggerezza del momento, mentre l'acqua ci circonda e i petali fluttuano intorno a noi.

Battito D'aliWhere stories live. Discover now