Capitolo 30.2

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Come ho fatto a ritrovarmi in questa situazione? Me lo sto chiedendo ormai da ore. Non so come, ma senza il mio consenso, sono stata coinvolta nel piano di passare la notte qui. Non ho un cambio di vestiti, quindi indosso una sua felpa mentre siamo seduti a giocare ai videogiochi. La morbida stoffa della felpa mi avvolge, emanando il suo profumo familiare.

La casa dispone di ben tre camere per gli ospiti, e ovviamente la coppia si dividerà una stanza, mentre a me è stata assegnata quella vicina a quella di Tommaso.

Dopo una serata così vivace, mi lascio cadere sul letto con le braccia aperte, fissando il soffitto. Sono stanca, ma la mia mente sta viaggiando a mille, ripensando ai momenti divertenti che abbiamo condiviso. Le risate echeggiano ancora nelle mie orecchie, rendendo difficile il rilassamento e il sonno imminente.

All'improvviso, sento la porta del bagno aprirsi e chiudersi immediatamente, seguita da quella della camera. Decido di alzarmi e andare a prepararmi per la notte, cercando di mettere ordine nel caos dei miei pensieri.

Adoro questo momento della notte, l'oscurità che ti avvolge, il silenzio assordante che ti culla. È come spegnere la mente. Mi avvio verso il bagno, lasciando che l'atmosfera rilassante mi avvolga.

Tornando in camera, passo davanti a una finestra che si affaccia sul giardino. La notte è stellata e se non fosse che siamo in pieno inverno, sarei già corsa fuori per sdraiarmi sull'erba. Osservo il cielo e mi domando se sarò mai in grado di risalire dalla situazione in cui mi trovo. Le stelle brillano con una bellezza mozzafiato, un promemoria del vasto universo che si estende al di là delle mie preoccupazioni terrene.

Immersa nei miei pensieri, una mano improvvisamente mi afferra da dietro e mi trascina in una stanza. Ero così assorta nei miei pensieri che non mi sono accorta di nulla. La sorpresa mi fa sobbalzare, ma la paura si trasforma in curiosità quando finalmente riesco a mettere a fuoco e mi rendo conto di trovarmi nella sua stanza.

La sua presenza è avvolgente, con le sue braccia strette intorno a me e la testa appoggiata sulla mia spalla. Il suo respiro caldo mi accarezza la pelle, e il battito del suo cuore si unisce al mio in un ritmo accelerato. Ho il cuore che batte a mille, un misto di eccitazione e timore che mi travolge.

«Un giorno di questi mi ucciderai», dico più per lo spavento che per altro, cercando di distendere la tensione che si è creata.

«Non ho resistito. Eri talmente persa nei tuoi pensieri che non ti sei nemmeno accorta che ti stavo osservando dalla porta», risponde con un tono giocoso.

«E quindi, fammi capire. Questa cosa ti dà il diritto di spaventarmi?» domando, cercando di far emergere un po' di coraggio.

«No, volevo solo farti uno scherzo. Tu pensi troppo, Honey», risponde con un sorriso malizioso.

Mi libero con un movimento fluido dalla sua presa e gli faccio una smorfia giocosa, cercando di nascondere l'imbarazzo che mi pervade. Tuttavia, rimango pietrificata quando i miei occhi si posano su di lui e mi accorgo che indossa solamente un paio di pantaloni della tuta. La sua figura scolpita e il suo petto muscoloso attirano immediatamente la mia attenzione, lasciandomi senza parole e con il volto arrossato.

«Mi spieghi perché sei praticamente nudo?» chiedo, cercando di recuperare un po' di compostezza, anche se il mio sguardo viene inevitabilmente attratto dalla sua forma seducente.

Un sorriso malizioso si diffonde sul suo viso mentre risponde «Vorrei farti notare che sei nella mia camera, e per la precisione, io dormo in questo modo».

Mentre cerco di elaborare una risposta, le mie guance si colorano rapidamente, e balbetto: «Non mi sembra...».

«L'ultima volta volevo fare una bella impressione».

Battito D'aliWhere stories live. Discover now