cinquentacinco

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"È...." Dico io nel mentre che giro il test.

Guardo quante linee sono uscite.

"....Positivo" dico io per poi abbracciarla.

Lei non ci poteva credere, infatti si è messa subito quasi a piangere. Mi abbraccia stretta, come se avesse paura che potrei scappare e andare da Pablo e dirgli tutto.

"Gine è tutto ok, Pablo la prenderà bene, fidati di me" dico io per poi sciogliere l'abbraccio.

Sentiamo il fischio, e iniziamo a correre verso il campo.
Appena arriviamo Pedri segna l'uno a zero per noi, prevedo una partita interessante.
Devo dire che la Francia è un'ottima squadra, ma sono un po' dei bisonti, continuano a fare fallo su i nostri giocatori più forti.
Al 21 Varane subisce fallo, un fallo grave, dato che decide di abbandonare il campo facendo entrare il suo sostituto. Al suo posto entra Benjamin Pavard, uno dei calciatori che più Gavi sfida.
La partita continua fino a quando al minuto 27 Fofana prende il cartellino giallo per fallo su Ferran.
All'inizio Ferran rimane a terra dolorante, e nella faccia di mio padre si più vedere disperazione, non vorrebbe perdere il suo attaccante migliore, Ferran è utile per come gioca nella finale, sempre se ci si va.
Dopo due minuti, e dopo l'intervento dello staff medico, Ferran si alza e continua la sua partita.
Da questo momento in poi, il primo tempo è stato un po' noioso, qualche fallo commesso qua è la da parte di tutte e due le squadre. Passati i 4 minuti di recupero, l'arbitro mette fine al primo tempo.

"Eli" dice Pedri richiamandomi.

Io mi avvicino a lui.

"Il mio campione" dico per poi dargli un bacio.

Stiamo due minuti insieme e poi lo lascio andare, così si può cambiare.

"Eli, c'è un problema" dice Ginevra avvicinandosi a dov'ero.

"Quale?" Gli chiedo io.

"Il test, l'ho lasciato negli spogliatoi" mi dice preoccupandosi.

"Tranquilla, non se ne sarà accorto, te vieni qui con me" dico per poi portarla dentro il tunnel per prendere un po' di silenzio.

Si, lo stadio è bello e tutto, le emozioni sono le migliori cose, ma quando sei incinta, con il mal di testa, odi anche il tuo posto preferito.

"Qua rimbomba tutto, ma almeno non c'è il casino che c'è fuori" dico io sedendomi su una delle sedie all'interno del tunnel.

"Si, ma sta esplodendo la testa, non ne posso più" dice anche lei esausta sedendomi accanto a me.

Per circa 10 minuti in quel posto c'è stato un silenzio bellissimo. Qualche giocatore che passa per andare a riscaldarsi, ma comunque silenzio.
Passati i 10 minuti in quel tunnel si sono aperte le porte dell'inferno.
I calciatori francesi che per darsi la carica urlavano parole strane, mentre quelli spagnoli anche se non dovevano darsi la carica urlavano uguale.
Pablo passando di li mi ha abbracciato e mi ha dato un bacio sulla guancia. Mentre Pedri mi ha dato un bacio veloce a stampo.
Ultimamente è strano quel ragazzo, non capisco il perché.
Io e Ginevra torniamo nelle nostre posizioni.
Accanto a noi si siedono anche Eric García e Alejandro Baldé.
Eric già lo conoscevo, ma devo dire che anche Alejandro é molto simpatico.
Nel mentre che parlavamo è cominciato il secondo tempo.
La Francia subito usa il secondo cambio, facendo entrare Alex Disasi al posto di Theo Hernandez.
Fino al 65 non è successo niente di che, sempre falli, e qualche momento di partita interrotta per via che qualcuno ci rimetteva nel fallo commesso, e i principi sono Mbappé, Gavi, Pedri e Grizman.
Al 65 papà leva Marco Asensio e fa entrare Alvaro Morata.
la Francia fa altre sostituzioni esaurendole tutte nel giro di 12 minuti.
Papa al 79 minuto leva Ferran Torres e mette al suo posto Nico Williams.
Al 79 minuto, dopo la ripresa della Spagna dopo il cambio, fa partire subito un'azione, la quale porta al Gol di Gavi, il quale esulta per la seconda volta con la selezione spagnola.
È davvero fortuna quel ragazzo ad avere solo 18 anni, ed aver già segnato due gol nella nazionale spagnola che non sia un Under.
Al minuto 90 il quarto uomo segnala 6 minuti di ripresa. Conclusi i sei minuti l'arbitro fisica la fine della partita.
Tutta la panchina è in campo, tra cui me e Ginevra. Lei va da Pablo, con la quale si complimenta. Mentre io vado da Pedri, il quale appena mi vede mi prende in braccio e mi fa girare su me stessa.
Appena mi mette giù gli prendo la testa fra le mani e gli do un bacio a stampo, che lui fa trasformare in un limone. Quando ci stacchiamo vedo Ginevra e che va dentro al tunnel insieme a Gavi, spero solo che non se ne sia accorto.
Dopo 10 minuti che non uscivano, io e Pedri abbiamo deciso di andare da loro. Apriamo la porta dello spogliatoio e la situazione è la seguente.
Gavi era seduto sulla sua postazione con il test in mano, Ginevra che non sapeva se piangere o scappare via e Pedri che non capiva la situazione.

"Cosa vogliono dire le due linee?" Chiede lui inesperto.

"Che è positivo" dice Ginevra con voce tremolante.

"Come farò" dice lui urlando e alzandosi.

"Come farò con la mia carriera, sono rovinato" dice per poi tirare un pugno al muro.

Pedri vedendo la situazione gli corre incontro e lo ferma.

"Pensa che a te non cambia niente" dice Ginevra arrabbiandosi un pochino.

"Oh sì certo, perché infatti non sarò io quello che finirà sulle pagine dei giornali vero" dice lui con gli occhi che gli uscivano dalle orbite.

"Te non porti questo bambino 9 mesi dentro di te, te non sei a una squadra di livello talmente forte come la mia" dice per poi scoppiare a piangere.

"Scusami se il calcio maschile è più importante di quello femminile" continua lui.

Io mi avvicino a Ginevra la quale prendo dalle spalle.

"Gavi" dico io richiamandolo per ciò che ha detto.

"Se non lo vuoi, abortisco, così potrò continuare a fare la mia carriera di successo" dice lei ormai in un mare di lacrime.

"Penso questo" dice Pablo.

"....." Ginevra non risponde.

mi corazon para ti~~Pedri Where stories live. Discover now