cuarentauno

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"bene il cane è tuo, allora te ne torni in Spagna" dice per poi andarsene.

Io guardo Pedri che mi viene incontro e mi abbraccia.

"Te non vai da nessuna parte. Andrai al ritiro di João, lo chiamo io" dice Pedri prendendo il telefono.

Io annuisco nel mentre che aspetto che risponda.

Io annuisco nel mentre che aspetto che risponda

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"Ha detto che sente il mister e ci fa sapere".

Aspettiamo cinque minuti e João risponde a Pedri.

Aspettiamo cinque minuti e João risponde a Pedri

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João aveva finalmente risposto.
Io vado in camera e prendo quel poco che mi serve e poi Pablo e Pedri mi accompagnano al ritiro del Portogallo.

"Ei principessa, tutto ok" dice appena mi vede arrivare con il cagnolino in braccio.

"E lui chi è?" Dice iniziando ad accarezzare il cane.

"Andiamo dentro" dico sistemandomi la felpa perché sto sentendo freddo.

"Va bene, venite ragazzi" dice invitando i due che si erano fermati fuori dalla macchina.

Pedri prende la valigia e me la porta dentro.

"Va bene amore, ci vediamo domani mattina" dice Pedri baciandomi.

Io lo bacio e saluto Pablo con un abbraccio.
Do la buonanotte e salgo in camera con joao.

"Allora, mi spieghi cosa è successo" dice sedendosi sul letto.

"Allora Pedri mi ha regalato lui" dico indicando il cane.

"Mio padre non l'ha presa bene e mia ha mandato via" dico fissando il pavimento.

João si alza e si avvicina a me.

"Ei tranquilla, ora vieni e andiamo a dormire" dice alzandomi il viso e guardandomi negli occhi.

Io annuisco e levo il guinzaglio a sparky che sale subito sul letto.
Io vado in bagno e mi metto dei vestiti di João.
Torno in camere e mi sdraio accanto a lui che mi abbraccia subito.
Provo a dormire, ma inutilmente.
Dopo due ore che sono con gli occhi chiusi, ma senza riuscire ad addormentarmi, mi lascio andare nella braccia di Morfeo.
La mattina mi sveglio verso le 10, ma al posto di Pedri mi trovo João che mi saluta dandomi un bacio sulla guancia.

"João, vado a vestirmi e poi vado a fare colazione"

"Ei tranquilla, noi oggi abbiamo il giorno libero, se vuoi ti accompagno da Pedri, così stai un po' con lui" dice prendendomi da un braccio.

"Va bene" dico prendendo i vestiti e andando in bagno.

Dopo 10 minuti esco e vado a fare colazione, João mi accompagna da Pedri che saluto subito.

"Amore" dice venendomi incontro.

"Ciao sparky" dice accarezzando il cane.

"Ah, lui lo saluti con le carezze, mente me soltanto con amore" dico facendo la finta offesa.

"Te ti amo" dice baciandomi.

"È dai ieri notte che non ti vedo e già mi manchi" dice appoggiando la fronte sulla mia.

"Anche te" dico per poi levare le distanze unendo le nostre labbra.

"Ti amo" ripete.

"Ti amo" gli rispondo.

Stiamo un po' tutta la mattina insieme, poi a mezzogiorno sono rimasta lì con Pedri che il pomeriggio si è andato ad allenare, quindi io sono tornata in ritiro.
João mi ha chiesto se stasera volevamo andare da qualche parte, ma io dico che non ho voglia e che voglio rimanere qua.
João prova a farmi distrarre giocando con i bambini in pancia, e ci riesce.

"Allora, gianfranchino e gianfranchina" io lo guardo con una faccia stranita.

"Saranno maschio e femmina, me lo sento" dice guardando la mia faccia, per poi continuare.

"Vi dico una cosa, rimanete dentro la mamma per sempre, è meglio stare al caldo, dove nessuno vi rompe, dove siete sempre protetti, rimanete qua dentro" dice per poi appoggiare l'orecchio sulla pancia.

"Hanno detto che ci rimangono molto volentieri" dice facendomi sorridere.

"Gli dici che io vorrei che uscissero il prima possibile"

"Bambini, la mamma ha detto che dovete uscire il prima possibile" dice facendo uguale a prima.

"Hanno detto che sei cattiva per metterli al mondo" dice per poi avvicinarsi a me e lasciandomi un bacio sulla guancia.

João mi guarda negli occhi e poi passa fissarmi la bocca, ci avviciniamo sempre di più, fino a quando il mio cervello capisce cosa sto facendo e allora mi fa girare la testa dall'altra parte.

"Giusto te sei fidanzata, e io sarò il padre dei tuoi bambini e basta" dice per poi sedersi sul letto.

"Ei João scusa, è che non voglio tradire Pedri, io lo amo" dico per poi girarmi dall'altra parte provando a dormire, riuscendoci pure.

Verso le 6 João mi sveglia dicendo che la cena è pronta. Scendiamo e ceniamo tutti insieme.
Nessuno mi fa delle domande, fanno tutti come se non ci fossi.
Gli unici che mi parlano sono i figli di cristiano e Georgina, con i quali gioco subito dopo cena.
Aiuto Georgina a farli addormentare.

"Toccherà anche a te" dice appena siamo fuori.

"Eh lo so" dico facendola sorridere.

"Almeno i tuoi sono solo due, pensa che io la prima volta che sono rimasta incinta, ne sono rimasta di quei tre li" dice indicando i bambini che si trovano al dila della porta.

"Oh mio dio, io pensavo che non li avessi fatto tutti e tre insieme" dico sbalordita.

"E invece, ma sono stata fortunata, avevo cristiano che aveva già Cristiano jr, anche se non è mio figlio, lo ritiro tale, mi ha aiutato molto anche lui, dato che cristiano c'era poco e niente a casa" mi racconta mentre stavamo andando verso la mia stanza.

"Ma te hai fatto il Cesario oppure a natural" chiedo.

Sapere le opinioni di una mamma che ti aiuta è bellissimo.

"Io ho fatto il Cesario, ma se mai rimanessi incinta di uno solo farei il naturale, è bello quando ti dicono che è nato" dice.

"Però sai, anche se il Cesario è il più usato, ha anche delle complicazioni, sia per la mamma che per il figlio. Non so se lo sai, ma io ero incinta di due gemelli, maschio e femmina, ma purtroppo ci sono state delle complicazioni durante il parto e il maschietto non c'è l'ha fatta" dice.

"Oh, scusa non dovevo dirlo" dico.

"Tranquilla, siamo arrivati davanti camera tua, buona notte eli" dice Georgina.

"Notte" dico chiudendo la porta.

Entro e vedo João a letto, appena entro si gira e mi guarda.
Si avvicina a me, io non ho il tempo di reagire, che mi prende il viso e mi dà un bacio, ma nel mentre che io provavo a staccarmi ho sentito una voce che riconoscerei tra mille.

mi corazon para ti~~Pedri Where stories live. Discover now