mi corazon para ti~~Pedri

nueve

"no, il tuo vicino, si certo, Pedri ti piace?"

Non riesco a rispondere che è proprio Pedri ha interromperci.

"Venite a fare una partita a fifa?" Ci domanda.

"Si certo, dacci 5 minuti e arriviamo" risponde Pablo.

Molto probabilmente vuole sapere la mia risposta, ma non so che rispondergli.

"Non lo so" dico io rispondendo alla sua domanda.

"Come non lo sai. Ti fa stare bene?"

"Si, certe volte si, ma quando litighiamo non lo sopporto"

"Ti senti bene con lui?" Continua Pablo.

"Si, anche tanto, soprattutto quando mi protegge"

"Ti piace"

"Non so"

"Non era una domanda, ma un'affermazione" mi dice Pablo.

"Ma, che ne sai, non ti ho detto che mi piace.." non mi fa finire.

"Hai risposto a tutte e due le domande in modo positivo, quando ti senti bene con una persona, allora vuol dire che ti piace, quando ti fa sentire come un principessa, allora sei innamorata, tata te sei più che innamorata, soltanto che sei testarda e non lo vuoi ammettere" dice Pablo.

"Convinto te. Dai andiamo sennò dopo si arrabbiano"

Ci siamo divisi in più squadre da 2 persone ed io ero con Pedri.
Strano dire vero. La colpa è sempre tutta del nano malefico.

"Pedri contro chi andiamo?" Dico io guardandolo negli occhi.

Non avevo mai fatto caso a quanto fossero belli. Forse si, ma è uguale, se li guardi ti ci inccanti dentro.

"Gavi e Ferran" dice lui scambio lo sguardo.

"Allora voi giochiamo con il Barcellona e voi giocate che una altra squadra, tipo il Milan che ne dite." Dice Laporte che è lui che ha deciso di fare questo mini torneino di fifa.

"Conosco bene il Milan, non sarà uno svantaggio, fidati Pedri" dico pronta a cominciare la sfida.

Il primo tempo si conclude con noi avanti di due gol contro uno fatta da loro.
Io secondo tempo loro hanno fatto un altro gol, mentre io e Pedri siamo rimasti così.
Abbiamo deciso per i calci di rigore, non sono molto brava, ne in porta ne sul dischetto, ma Pedri mi ha detto tutte le tattiche che io ho eseguito per il meglio.

"Allora piccola, se pari questo abbiamo vinto, sennò si va ad oltranza" mi dice baciandomi la mano destra come porta fortuna.

Alla fine abbiamo vinto noi.
Le partite sono continuate finché non è arrivato mio padre a interromperci.

"Se non volete che domani vi svegli con una tromba nelle orecchie andate a letto."
Dice con fare severo come quando io e mio fratello passavamo ore alla play per giocare finché mamma o papà non ci tiravano un urlo perché si faceva casino.

"Che vi siete detti te e Pablo quando sono uscito?"

"Oh...ehm...niente di che, soltanto...se domani si passava un po' di tempo insieme come un tempo"

Che scusa del cazzo, vedo che sei brava ha inventarti le stronzate, io di darei un premio Nobel.

Mi dice la mia stupida vocina nella testa.

"Ok, ma sei sicura che non sia successo niente"

"Si tranquillo Pedri, ah e comunque questo ora sono miei" dico io rubandogli i vestiti.