veinteocho

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Mi sono arrabbiata perché mi sono trovata in camera con Pedri.

"Pedri" dico schietto e con la voce alta per far si che si svegli.

"Ohhh, che succede, chi è morto" dice alzandosi di botta dal letto.

"Te stai per morire"

"Cazzo, mi conviene correre" dice alzandosi dal letto e per poi andare dall'altra parte della stanza.

"Si, ti conviene" dico avvicinandomi.

"Ah sì signorina" dice prendendomi sulla spalla e buttandomi sul letto per poi cominciare a farmi il solletico.

"Basta ahahaha Pedri fermo ahahahah, non respiro ahahaha" dico mentre continuo a ridere.

"Allora dimmi cosa mi farai"

"Niente niente hai vinto ti lascio stare. Ma dimmi una cosa, queste coperte spero che tu le abbia cambiate"

"Ovvio che no". Dice ridendo.

Ma allora sei proprio stronzo.

"Sto scherzando si che l'ho cambiate, dovevi vedere la tua faccia" dice per continuare a ridere.

"Ah ah ah che ridere" dico alzandomi e andando a fare la doccia. Dopo avrei chiamato mia sorella.

Finita la doccia esco dal bagno. E non so se vi ricordate delle famosissime penitenze che Pedri deve fare, be' oggi riprendo. Ho lasciato tutto sul letto, mi sono messa un asciugamano e sono uscita.

"Piccola la roba l'hai" dice prima che girasse la testa e io nel mentre mi levo l'accappatoio.

Pedri mi prende e mi sbatte al muro.

"Ma cosa hai capito bello, fammi vestire che dobbiamo andare" dico passando sotto al suo braccio.

"Mi stai dicendo che ci sono ancora le penitenze" dice sconvolto.

"Sai, una settimana è composta da 7 giorni, te ne hai fatti solo 3, te ne mancano altri 4" dico vestendomi.

"Oh no" dice sedendosi in terra e coprendosi gli occhi.

Io lo guardo e esco dalla stanza. Sembrava un bambino quando gli levi il giocattolo.
Arrivo in sala è c'è solo Ferran.

"Buongiorno principessa, dormito bene" dice continuandosi a fare la sua colazione.

Io nel mentre prendo delle fette biscottate e ci metto sopra la marmellata e poi prendo un succo.

"Se avrei dormito con voi forse avrei avuto un risveglio molto meno traumatico" dico facendo ridere Ferran.

"Eddai, che c'è svegliarti al canto al tuo piccolo amore non ti piace"

"Oh ma stamani siete tutti così simpatici" dico mettendomi seduta.

"Aspetta Pablo" dice e nel mentre lui sbuca da dietro le scale.

"Che volete da me"

Bene, un Pablo già arrabbiato di prima mattina, non prospetta niente di bene.

"Che hai Pablito" dico appena si siede dietro di me.

"Che la preside del cazzo della mia scuola ha deciso che io quando torno dal mondiale devo ricuperare tutto in due giorni" dice sedendosi e sbattendo il telefono.

"Questo lo prendo io" dice Pedri alle sue spalle.

"In due giorni non riesco neanche ad aprire libro. E per di più sta finendo il trimestre e ci sono tutte le verifiche e interrogazioni" dice continuandosi a lamentare.

"Pablo, ma te non fai la privata?" Chiede ferran curioso.

"Si, ed è quello il problema, io ho il foglio del Barcellona e della nazione che giustificano tutto ciò che succede"

"Ti giustificano le assenze delle partite, ma non le verifiche e le interrogazioni, Pablo sei un ragazzo normale, i professori per poterti fare passare hanno bisogno anche dei tuoi voti, non solo quelli degli altri" dico cercando di convincerlo a questa cosa.

"Si lo so, ma dato che i professori sapevano che sarei stato convocato, hanno cercato di farmi fare tutte le interrogazioni prima, e le verifiche hanno detto che se mi mancava un voto non faceva niente dati che vado bene"

" Prova a parlare con i professori" dice Pedri che in tutto ciò si stava facendo la colazione con il telefono di Pablo vicino.

"Già fatto, hanno detto che stanno facendo tutto per convincere la preside che a loro quei voti non servono" dice ormai totalmente in sgomento.

"Dai non ti preoccupare, pensa a giocare al mondiale, hai ancora tanto prima di tornare a scuola, e se ti serve una mano ci siamo noi che ti possiamo aiutare" dico accarezzandogli la testa che aveva appoggiato sulle sue braccia.

"Te sai fare fisica e tutte quelle cose" dice alzandosi di botta.

"Fino a prova contraria io andavo a scuola fino ad un anno fa e facevo le tue stesse materie, quindi si, so fare anche fisica" dico per alzarmi e per poi abbracciarlo.

"Ti voglio bene tata" mi dice dandomi un bacio sulla guancia.

"Anche io tato" dico per poi ricambiando il bacio.

Dopo lo sclero siamo andati al campo per allenarci, sul pullman Pablo è stata tutto il tempo assente, si vede che questa cosa lo ha demolarizato.
Io oggi non mi alleno, parlerò con Ansu, e se dirà qualcosa contro, io sarò la prima a potergli dire qualcosa.

"Papà oggi non mi alleno va bene" chiedo a mio padre.

"Va bene, ma stai attenta ad Ansu non mi fido" dice per darmi un bacio in testa.

Vado sugli spalti e chiedo Ansu se possiamo parlare, però da soli, non voglio che mio padre ascolti ciò che dico, anche se lo verrà a sapere.

"Ti sei divertita con João?" Mi chiede appena si siede sulle panche dello spogliatoio.

"Più di quanto puoi immaginare, ma sai cosa mi ha fatto divertire di più, ascoltare il tuo vocale, dove ricattavi sia João che Pedri, te non sai quanto mi stai facendo soffrire Ansu" dico sedendomi, ma schifandomi si lui.

"Vuoi che ti lascio stare" chiede.

Ovvio che lo voglio, ma ho paura di quello che può fare.

"Cosa devo fare" chiedo.

So che per far si che me lasci in pace, devo fare ciò che mi chiede

"Devi lasciare Pedri e metterti con João, poi devi lasciare anche lui facendogli le corna con Pedri, poi loro due vengono a sapere la verità, tutti e due ti odieranno e ti metterai con me" dice tutto convinto.

Questo a picchiato in terra da piccolo, ma anche forte.

"Te sei tutto scemo, non prendo in giro due persone, scordatelo Ansu, cerca qualcosa di più possibile" dico.

"Oh no piccola te fai questo"

"No non lo farò mai"

"Fare cosa" dice una voce alle mie spalle.

Spazio autrice

Scusate se ieri non ho pubblicato, ma ho avuto dei problemi, spero questo capito vi piaccia.

Buona epifania a tutti❤️❤️🫶🫶

mi corazon para ti~~Pedri Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ