Capitolo 37. Niente sangue di giapponese scemo sulle pareti, grazie

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N/A: e insieme ai titoli poetici, oggi ritorna una Ary di cui nessuno sentiva la mancanza!
Ossia Ary-passione-artista-scrausa!
Ammetto, ho usato una base per questo disegno, però i vestiti e il colorare sono farina del mio sacco e comunque avevo fatto qualche mini modifica!

Quindi vi presento una bellissima Angela in versione pazza, ossia come lo è stata in questa storia:

Quindi vi presento una bellissima Angela in versione pazza, ossia come lo è stata in questa storia:

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E il copricapo delle suore vola via perché mi piaceva troppo far vedere i capelli.
Spero anche vi possa piacere questo stile un po' più "sporco" che secondo me si abbina bene con il mood del disegno.

Ne ho anche fatto uno su Francesca in modalità omicida sempre con questo stile, ma vi risparmio altre rotture di palle da Ary artista per questa settimana.

Vi auguro una buona lettura!


Di nuovo magici tentacoli di un colore verdastro proruppero dal petto di Franco e si scagliarono come saette addosso le tre figure senza volto.

Questi non riuscirono a sfuggire alla loro presa, erano troppo veloci, e finirono stritolati in una morsa d'acciaio, per essere malamente scaraventati contro l'albero in mezzo lo spiazzo da cui erano sbucati.

<Porca puttana, ma che cazzo-?> imprecò sottovoce Flavio, la testa che girava considerevolmente.
Non ebbe altro tempo per pensare, e neppure controllare come stessero i suoi due 'amorucci', che venne ripreso da quel coso verde un po' freddo e viscidino e sollevato attraverso le fronde.

Qualche rametto gli graffiò il volto e le mani, mentre il suo corpo si ritrovò sbatacchiato contro rami e il petto compresso da quel tentacolo verdognolo.

Aprì gli occhi per sperare di capire cosa fare, era intrappolato come un topolino, che lo sconforto un po' lo prese al vedere che anche Alfonso e Santiago erano nella stessa situazione.
Si morse il labbro inferiore per non gridare di dolore, macchiandosi la bocca e il mento di sangue, mentre la morsa attorno il suo corpo si faceva sempre più serrata.

E, a giudicare dagli spasmi degli altri due, il trattamento non era riservato solo a lui.

Luciano, che ovviamente stava osservando la scena, si girò di scatto verso Oliver e ordinò: <Riportali qua, ora!>

L'inglese stava masticando un muffin dai colori viola e rosa con su tanti colorati zuccherini. Mandò giù il boccone e, con cipiglio infastidito, commentò: <Se la caveranno. Santiago fa sempre tanto il gradasso->

<Non mi interessa se ti sta ancora sulle palle quello là, riporta mio fratello e i suoi fidanzati qua!> impose l'italiano, avvicinandosi estremamente minaccioso.
<O 'cagnolini', più che fidanzati.> si intromise Lutz.

<Se Oliver non li tira fuori o non si liberano per magia, finiranno con la testa che gli scoppierà via, stile tappo di vino.> commentò invece Kuro, osservando quasi affascinato la scena sullo schermo magico.

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