Capitolo 50. A Matthew ed Alfred si spezza il cuoricino

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N/A: allooooora, è un capitolo estremamente demenziale ma che aspettavo di fare da un sacco di tempo. Ma dato che di "trama" c'è poco, ho un disegnino giusto giusto da mostrarvi per darvi un po' di content :3

Come ho detto a vari di voi lettori, e come unx aveva capito da sé leggendo, la roba delle anime è una rivisitazione di ciò che c'è nel famoso RPG Undertale (se voi non lo conoscete siete troppo piccoli e meglio vi siate persi l'era 2017-2018)

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Come ho detto a vari di voi lettori, e come unx aveva capito da sé leggendo, la roba delle anime è una rivisitazione di ciò che c'è nel famoso RPG Undertale (se voi non lo conoscete siete troppo piccoli e meglio vi siate persi l'era 2017-2018).

In tale gioco chi ha l'anima verde, della gentilezza, è un bambino/ragazzino con un grembiule e una padella.
E quindi ecco Franchino in grembiule, padella e anima che esce dal suo corpo e, con nessuna fisica apparente, tramite la sua luce, trapassa pure il fondo della padella.

Io vi invito sempre a stellinare e/o commentare se il capitolo vi piace (dio mio, mi sento una YouTuber fallita quando lo scrivo, lol) e vi auguro una buona lettura!


<Chi sta starnazzando come una gallina?!> urlò Rosa, massaggiandosi la testa dolorante. Le sembrava di aver ingaggiato una lotta contro un martello pneumatico e di aver perso.

<Non perde tempo a insultare.> commentò Antonio.
Gilbert intanto aveva preso la mappa e la stava fissando, conteggiando quanti ne mancavano.

<E lui che fa, il turista in colonia?> domandò la ligure, alzandosi, e fissando l'albino.
<Ehi, sto solo cercando di capire dove sei sulla cartina!> si difese il prussiano.

Rosa si avvicinò, confusa ma curiosa, e si mise in punta di piedi, indicandogli dove fosse, mentre Alfred si lamentava: <Ma perché chiunque mi deve odiare?!>

<Lei è fatta così, ce l'ha con il mondo.> lo rassicurò Rita.
<Aspetta, quel piccolo là è una lei?> si stupì Yao, spalancando gli occhi.
<Ora capisci che cosa abbiamo provato quando abbiamo realizzato che eri un uomo.> lo rimbeccò Francis.

<Ehi!> intanto quasi lo sovrastò Rosa <Solo perché non cago fiorellini e unicorni non vuol dire che non sia una donna!>

<La lingua però è quella di uno scaricatore di porto.> commentò Arthur.
<Ma perché nessuno parla di meeeee?!> lagnò Alfred, mentre Matthew scosse la testa e sussurrò: <Sei ridicolo.>

Rita gli sorrise paziente, come si fa ai bimbi con cui si vuole provare a ragionare, e rispose: <Mi spiace, ma lo riconosco, è stato davvero bravo, signor USA.>

Alfred si illuminò come un albero di natale con le lucine, sorrise smagliante e si grattò la nuca con la canna di una delle due pistole.

Michele, appena liberato, con il quarto di neurone che vagava solo nella zucca, al vedere la scena domandò: <Ci sta provando con Rita?>

Lo statunitense stava per negare che intervenne Francis: <Sì e in un modo penoso.>
<Ehi!>

<Mi spiace per lei, ma non avrà fortuna.> commentò il pugliese, alzandosi.
Rita spalancò gli occhi ma non poté impedire al canadese di chiedere: <Come mai?>

Gabbia di séHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin