Capitolo 59

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"Ce l'hai fatta." Scherzò sua sorella.

"Io sono mesi che cerco di fartelo capire, fratello, che eri innamorato e non lo sapevi."

"Ho avuto un aiuto dal reame degli spiriti." Scherzò e uscì senza dargli il tempo di rispondere. "Ho letto la lettera che la madre di Cirilla le aveva scritto per il suo compleanno e come dice che se pensi sia amore, non puoi immaginarti la tua vita senza quella persona."

"un peccato che la tua persona se ne sia andata tra le braccia di un altro, non trovi? Sembra che lei possa vivere senza di te." Sua madre lo punse allor alui affilò gli artigli.

"Non lo ha fatto perché non mi ama. Lo ha fatto per proteggerci, per salvare tutti noi dalla guerra."

"Cirilla si è sacrificata per un paese che l'ha solo che estraniata." Ammise Meria realizzando la grandezza di Cirilla fino in fondo.

"Ha fatto il suo dovere di regina. Noi adesso ce ne tiriamo fuori, abbiamo l'occasione di farlo."

"L'Inghilterra si potrà anche tirare fuori da tutto ciò ma io non lo farà. Rivoglio Cirilla con me al posto che le spetta e le proporrò di diventare mia moglie, quindi non cominciate madre e rassegnatevi all'idea. Questa è anche casa sua quanto mia."

"Il ragazzo ha ragione, Elaine. Ha fatto più lei per questo paese che tu. Non puoi combattere questa cosa, è più grande anche di te." Le disse il re e la madre scalpitò

"Io non la vorrò mai come figlia." Disse offesa e Meria allora ribatté.

"Io allora, non desidero averti come madre. Sei morta per me, se decidi di cacciare via Cirilla. Mi ha salvato la vita era la sua la voce che ho sentito mentre stavo morendo e lo sai anche tu. È stata l'unica a credere in me, mi ha dato tutto quello che da voi non ho mai ricevuto. Mi ha reso forte e indipendente dopo tanto tempo passato ad essere un peso per gli altri. Non accetterò altra sorella, henry se non lei." Convenne Meria e suo padre annuì contento.

Suo padre gli stava dietro e Henry lo congedò dicendogli che non aveva tempo.

"Oh, ma io vengo con te. Non voglio mica perdermi la faccia di Cirilla quando ti vedrà." Disse il vecchio uomo cogliendo Henry di sorpresa.

"Poi sono un free pass per tutto, io. Sono il re." Aveva ragione, solo henry aveva paura di metterlo in pericolo o di complicare le cose.

"Tua madre ha detto che la nave di Cirilla sarebbe dovuta partire a breve. Se ci sbrighiamo forse riusciamo a prenderla." Henry saltò a cavallo e così fece suo padre e i due cavalcarono come fulmini verso il porto.

Cosa avrebbe detto a Cirilla? Le avrebbe creduto? L'avrebbe amato anche lei?

Era certo che Cirilla l'avrebbe accolto.

Sperò solo di poter essere all'altezza delle aspettative. Cosa avrebbe significato essere il marito di Cirilla?

Henry non lo sapeva. Però l'idea di svegliarsi al suo fianco ogni mattina, di vederla accudire i loro figli, di vederla un giorno regina, sarebbe stato abbastanza da dargli coraggio necessario a dare il suo cuore completamente a Cirilla.

Adesso riusciva proprio a vederla nel castello, che passeggiava con un vestito blu e rosso, i colori inglesi e lui che le andava incontro. Se la immaginava tanto dolce quando l'avrebbe amato, una volta che fossero stati uniti di fronte a dio.

Non riusciva a lasciare che la sua mente vagasse.

Ogni cosa gli dava uno spunto per il futuro.

Cirilla sarebbe stata una moglie perfette e ancora meglio, una compagna impeccabile.

Henry bramava il suo amore, sentiva di esserselo guadagnato finalmente e se lo sarebbe preso.

Se lo meritava.

Era finalmente degno di Cirilla ed era arrivato allo stesso punto dove era lei. Potevano finalmente amarsi.

Quando tuttavia i due arrivarono al molo, il re chiese informazioni ad uno dei mercanti che indicò la nave che gli era stata descritta.

Henry salì a bordo saltando due gradini alla volta e controllò ovunque.

Lei non c'era.

"Avete visto una ragazza coi capelli biondi?" forse si era vestita da uomo?

"No, signore. Stavamo aspettando anche noi la fanciulla, ma non si è ancora presentata." Henry cominciò a sentirsi stordito.

Dove diavolo si era cacciata?

Henry sentì un raglio e si voltò per trovare il grosso testone di Ruben che gli spostava il braccio per chiamarlo. Era senza sella e sembrava aver corso nella boscaglia, era tutto graffiato e sporco.

Henry cominciò a tremare.

Gli avevano derubato la sua felicità e cosa ancora peggiore, Cirilla era scomparsa.

E sapeva esattamente che chiunque l'avesse presa, non avrebbe vissuto allungo perché la sua ira sarebbe stata paragonabile a quella di dio in persona.

E lui l'avrebbe trovata.


the end.

libro due in produzione

[1]Måne - La Dea Luna [hs] - AU  - MatureWhere stories live. Discover now