Capitolo 22

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*****I missed you okay? okay <3* stellina e commento se apprezzate.****

Tristan si sollevò, allontanando Cirilla come se volesse nasconderla. Lei sentì il pavimento tremare mentre batteva i piedi scontento e raggiungeva la porta. Cirilla non riuscì a vedere bene chi fosse perché Tristan copriva l'intera entrata con il suo corpo così si mise una mano sul petto che le stava battendo fortissimo.

"Posso aiutarvi?" disse Tristan piccato.

Henry guardò il petto nudo del giovane e niente di buono riuscì a scorrergli nella mente. Si immaginò mille scenari tutti catastrofici. Si sentiva le mani arricciarsi in pugni che volevano arrivare al volto smargiasso del danese.

Come diavolo si permetteva?

"Sì, potete spostarvi. Devo consegnare una cosa personale alla principessa." Ammise noncurante della reazione che si palesò sul volto del danese.

Doveva sapere se Cirilla aveva bisogno di aiuto.

Si era sentito come tirato verso le stanze del principe ospite. Non sapeva spiegare perché, aveva sentito una forza una volta arrivato alla carrozza che lo aveva lasciato fermo con il piede sui gradini per più di dieci minuti, interdetto.

Poi si era ricordato del metro che aveva in mano e si era deciso a salire. Il destino aveva tirato i dadi e quel giorno, Cirilla era stata benedetta con un po' di fortuna.

"Siamo alquanto impegnati, al momento. Vi manderò la principessa quando avrò finito." Henry si raddrizzò. Quelle parole erano l'unica cosa che non avrebbe mai voluto sentire dalla bocca di quell'uomo.

Adesso, quasi sicuramente non si sarebbe allontanato da lì.

"Principessa Cirilla." Chiamò scavalcando il principe che si pietrificò alla porta per l'impudenza del giovane inglese.

La trovò vicino alla finestra, col viso così arrossato che si coordinava con il fuoco scoppiettante nel camino. Aveva gli occhi sbarrati e le mani al petto. Sembrava quasi... spaventata.

Doveva giocarsi bene le sue carte o avrebbe fatto un macello. La verità però era che la sua amica era in difficoltà e lui stava spegnendo il cervello attivando quella parte animale di sé stesso che tanto detestava.

Quel bastardo si stava approfittando di Cirilla. Ne era sicuro. E se lui l'avesse lasciata lì, avrebbe finito quello che aveva iniziato.

"Principessa." Si inchinò Henry dolcemente e le si fece vicino porgendole il metro che lei le aveva lasciato inavvertitamente. "Mia sorella vi sta cercando per discutere delle lezioni che volevate impartirle."

"Non potevate mandare un vostro servitore per riferire questa così cruciale informazione?" lo prese in giro il danese. Henry era deciso a tirarla fuori di lì e non si sarebbe fatto sbattere fuori.

"Certo, avrei potuto. Ma sono delle lezioni segrete, sapete. Una cosa di famiglia." Gli rivolse un sorriso malizioso che il principe danese non apprezzò.

"La principessa stava per prendermi le misure." Tentò il danese allora Henry, tirando fuori dalla sua tasca posteriore un libricino, si accomodò con fare incurante su una delle poltrone vicino al fuoco.

"Attenderò molto pazientemente, allora." Poi sollevando uno sguardo accusatorio terminò dicendo: "Voi invece vorreste indossare qualcosa di appropriato in presenza di sua altezza?"

Tristan stava fumando come un fuoco che faticava ad accendersi. Si gettò una camicia addosso e si sedette sullo sgabello mentre Cirilla procedeva, seppure riluttante a prendergli le misure.

"Come avete recuperato il metro della principessa?" inquisì Tristan ed Henry fece del suo meglio per non distogliere gli occhi dal libro.

"Le è caduto mentre veniva da voi." Mentì proteggendo l'amica che gli fu più che grata.

[1]Måne - La Dea Luna [hs] - AU  - MatureWhere stories live. Discover now