Capitolo 21

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***Senza hardliqvorhes non ci sarebbe questo libro. Nè questo triplo update***

"Dovreste rispettare le tradizioni. Vostro padre, ci teneva molto." Stava blaterando Margaret mentre Cirilla si vestiva.

"Piacerebbe anche a me rispettare i desideri del mio defunto padre, se solo sapessi cucire decentemente. Mi metterei solo in imbarazzo."

"Vi aiuterei io, ovviamente." La stava incoraggiando. Cirilla roteò gli occhi al cielo e Margaret in risposta posò le mani sui fianchi. "Questo comportamento non è accettabile."

"Adesso prendete coraggio, e fate quello che è giusto." Avevano passato l'ultima ora a dibattere su di un regalo da fare al danese prima che partisse tra qualche giorno. Cirilla aveva proposto di cucinagli qualcosa, ma Margaret le aveva detto che come tradizione di Mane, doveva cucirgli un capo d'abbigliamento che lo avrebbe protetto dagli artigli delle altre donne e dalla sfortuna. Sua madre aveva fatto l'intero guardaroba di suo padre nel giro di un mese, possibile che lei non era capace nemmeno di ricamare un fazzoletto?

L'idea la tediava a morte.

"Non fate i capricci, Cirilla. Non accetterò no come risposta."

"Quando mai lo avete fatto?" la provocò ciononostante la donna la ignorò e le diede un metro e la retina con gli accessori da cucito e la spinse fuori dalla stanza.

Cirilla si incamminò verso la stanza del principe, pesante come poche cose. Avrebbe fatto un disastro e si sarebbe messa in imbarazzo. Margaret non lo capiva ma lei lo sapeva, era capace in molte cose ma non nel cucito.

Sentì l'odore di pioggia ancora prima di vederlo. Sollevò istintivamente lo sguardo e catturò l'ombra del principe mentre scendeva le scale. Corse alla balaustra e lo chiamò dalla cima. Henry sollevò il capo e senza pretese, le fece un leggero sorriso alzando una mano in segno di saluto prima di Proseguire. Cirilla cercò di fermarlo, aveva i capelli tutti scompigliati e in disordine ma era vestito per uscire, forse andava da qualche parte e lei lo stava trattenendo.

"Aspettate Henry." Gli disse raggiungendolo con in mano ancora la borsa in rete che le rendeva goffi i movimenti. "Voi sicuramente lo sapete. Potreste aiutarmi? Ci vorrà solo un secondo.

Henry non sapeva proprio dirle di no. Si fermò sulle scale mantenendosi al corrimano. Aveva delle occhiaie enormi e sembrava tanto stanco.

"Cosa vi serve, principessa?"

"Potreste dirmi, per favore, come il vostro sarto prende le vostre misure?" Henry avvampò e si grattò il mento non sapendo dove posare lo sguardo.

"Ebbene. Che domanda insolita." Ammise e Cirilla si scusò procedendo a spiegargli la situazione. Henry domandò il metro e con pazienza quasi divina cominciò a mostrare a Cirilla che doveva misurare dalla spalla alla manica, se voleva fare una giacca, poi il petto e la circonferenza del busto. Almeno quello era quello che faceva il suo sarto reale. Se aveva bisogno poteva mandarlo a chiamare.

Cirilla scosse il capo e lo ringraziò: "Potrei forse, fare una prova velocissima su di voi per vedere se ho compreso?"

Henry deglutì ma acconsentì, aprendo le braccia. Le dita di Cirilla erano veloci mentre si affaccendava, Henry abbassò lo sguardo quando gli posò le dita sul petto mentre gli prendeva la circonferenza, era vicina e profumava tanto di menta.

"Va bene?"

"Certo. Chi è lo sfortunato?" domandò scendendo un paio di gradini e passandosi una mano tra i capelli per dissipare la tensione.

"Devo fare un capo per il principe ma sono incapace! Chissà che disastro verrà fuori!" si lamentò e Henry, ricordando quanto le era stata vicina, quasi si pentì di avergli dato una mano.

[1]Måne - La Dea Luna [hs] - AU  - MatureWhere stories live. Discover now