Capitolo 14

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Un cuore e un commento mi farebbero molto, molto piacere. 

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"Oh Henry." La regina accolse il principe mentre sorseggiava la sua tazza serale di tè alle rose seduta vicino al camino. Henry si accomodò al tavolino dalla parte opposta e lasciò che sua madre gli porgesse una tazza. Accolse con piacere il calore che emanava la porcellana e si lasciò andare contro lo schienale. Erano state settimane tremende quelle lontane da casa adesso che era tornato, si sentiva tanto meglio ma comunque sotto osservazione da parte della madre e voleva sapere perché.

"Madre. Spero sia andato tutto bene." Le chiese il figlio assaggiando il tè. C'era troppo zucchero come sempre.

"Tutto alla perfezione, tua sorella è stata entusiasta della principessa. Né è perdutamente rapita e hanno passato il pomeriggio a raccogliere erbe e a raccontarsi storie. Ho visto la ragazza finalmente prendere un po' di colorito in quel viso cinereo. Le serviva proprio." Henry non disse nulla e anzi guardò il camino con fare distante.

"Le farà comodo avere qualcuno di giovane con cui legare. La sua disgrazia le ha precluso questa opportunità." Henry annuì e chiuse gli occhi un momento.

"Ti sei affaticato? Mi ha detto tuo padre che hai salvato la principessa e l'hai tenuta nascosta finché non è stato sicuro farla uscire. Almeno una cosa buona da tuo padre l'hai ereditata." Sua madre si allungò per accarezzare il volto di suo figlio e dopo averlo appena sfiorato con la punta delle dita, si allontanò. Era il massimo che potesse riuscire a ricavare da sua madre sempre distante e evasiva. Da una parte, visto l'impatto che tutto questo aveva avuto su Cirilla, sapeva che se i suoi fossero scomparsi, non ne sarebbe stato distrutto. Il che era tremendo da dire.

"Ho fatto quello che chiunque avrebbe fatto al mio posto. Temo però che la principessa sia solo esteriormente apposto." Spiegò alla madre e la regina si bagnò le labbra lentamente prima di posare la tazza di tè.

"Lo credo anche io. Sai Henry io c'ero. Re Marcus amava la donna da cui è venuta al mondo come non ho mai visto in vita mia. E ha amato quella bambina, il giorno che è uscita dal ventre di sua madre, da subito. Come se le avesse dato il proprio cuore istantaneamente. Tuo padre ci ha messo settimane ad adeguarsi a te. Marcus era nato per fare il padre di quella bambina. Non oso immaginare quanta devastazione debba sentire. E spero proprio che la sua anima trovi pace. Non riesco ad immaginarmelo che semplicemente la abbandona su questa terra e va avanti. Per non parlare poi di quella povera ragazza. Essere rimasta tutta sola a questo mondo, di sicuro non lo augurerei a nessuno." Henry lo aveva già immaginato ma sentirlo dire così, confermava totalmente i suoi pensieri. Cirilla era una bomba ad orologeria e temeva il momento in cui avrebbe realizzato che suo padre era andato via per sempre.

"Sono sempre stati loro due da quando ha memoria. Sarà difficile adattarsi immagino."

"Esattamente. Tienila d'occhio." Henry le riservò uno sguardo esasperato al quale la madre sollevò un dito per zittirlo.

"Se scopro che manchi di rispetto alla principessa in qualsiasi modo. Ti punirò di conseguenza. Tuo padre mi ha detto del tuo comportamento poco cordiale quando eravate in Mane." Henry schioccò la lingua e augurò buona notte a sua madre.

"Niente Marigold, altrimenti." Lo rimbeccò. Henry lasciò la stanza sbuffando pesantemente e si diresse nelle sue stanze esausto e mentalmente drenato.

L'indomani, era una giornata più fredda nonostante il sole, ed Henry uscì per passeggiare nei giardini e cercare un punto dove leggere il suo nuovo libro. Quando sentì della commozione. Voleva fare finta di non aver udito ma le urla appartenevano ad una voce femminile e la sua indole gli impediva di ignorarli.

[1]Måne - La Dea Luna [hs] - AU  - MatureWhere stories live. Discover now