Capitolo 18

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"Altezza!" sentì una voce chiamarlo nel bel mezzo di un sogno e faticò ad aprire gli occhi. D'avanti a sé trovo il faccione dello stalliere che era decisamente troppo vicino. Henry si strofinò il volto e assonnato sollevò lo sguardo per trovare la dama di compagnia di Cirilla che stava con le mani sui fianchi a guardarlo fisso battendo i piedi come un toro inferocito.

"Ma Buongiorno a voi, Lady Margaret." Si ricordò Henry saltando in piedi come se avesse avuto del fuoco sotto di lui. "Devo proprio essermi addormentato. Sapete ero molto stanco." Disse in tono poco credibile. Margaret lo guardò di traverso senza proferire parola. Era spaventosa.

Margaret socchiuse gli occhi attorno al giovane e non lo lasciò andare finché non si fu allontanato dalla fanciulla.

"Cirilla." Margaret le stava accarezzando i capelli come solo una madre poteva fare.

La ragazza si svegliò e dopo un veloce sguardo attorno alla stanza trovò gli occhi di Henry. Gli rivolse un sorriso tanto buono.

"Dovremmo mandare a chiamare il dottore. Non potete continuare a svegliarvi nella stalla con compagnie poco raccomandabile." Henry fece per ribattere ma Cirilla lo batté sul tempo.
"Ero al sicuro, Margaret, Henry ha vegliato su di me tutta la notte. Non starai certo mettendo in dubbio le intenzioni di sua altezza?" Margaret avvampò e negò immediatamente. Vecchia volpe.

"Vi confermo signora, che il principe non ha allungato una mano sulla principessa. Sono passato a controllare molte volte durante la notte. Credo solo avesse paura che la principessa prendesse freddo, perché non l'ha lasciata un-"

"Va bene così, Sergio." Lo fermò Henry. Margaret si calmò ma il suo sguardo da segugio fiutava l'aria nei pressi di Henry, cercando il suo punto debole.

"Ho fatto comunque mandare a chiamare il medico." Disse statuaria. Cirilla si sollevò alzando gli occhi al cielo ma la paglia sotto i piedi la abbandonò e se Henry non fosse stato lì a prenderla per la vita, sarebbe ruzzolata sotto gli zoccoli di Ruben.

"Vi porto a letto." Decise il principe prendendola in braccio senza che Cirilla desse il suo consenso. La principessa starnutì delicatamente nella mano.

"Ve l'avevo detto che vi sareste presa un accidente." La rimproverò Henry portandola verso il castello.

"Ho dormito per quasi una settimana qua fuori. Com'è possibile che mi sia ammalata? Ho dormito più calda del solito oggi." Henry ignorò lo sguardo ammiccante di Cirilla che tentava di prenderlo in giro dopo aver udito le parole dello stalliere. Non le rispose invece chiese allo stalliere di chiudere il box di Ruben o se lo sarebbero ritrovato al piano di sopra alla ricerca della principessa.

Margaret offrì alla principessa il proprio fazzoletto ricamato e Cirilla ci starnutì dentro un paio di volte.

"Potete metterla giù." Ribatté Margaret una volta nel palazzo ma Henry, che si stava comportando da perfetto principe, la ignorò continuando i suoi principeschi compiti.

"Non vorrete mica che si aggravi?" giocò sul senso di colpa della vecchia donna, guadagnandosi uno sbuffo molto simile a quello di un bue inferocito.

"Sto bene, Margaret. Secondo me ieri ho solo esagerato con gli esercizi."

Margaret aprì la porta della stanza di sua altezza e Henry la accompagnò dentro, posandola sul letto.

"Non si è mai vista una principessa meno principessa di questa qui." La prese in giro Margaret e Cirilla, ormai con il naso rosso, rise di cuore.

"Sono malata Margaret. Non tediatemi." Con fare teatrale si gettò tra i cuscini ricoprendoli con i suoi capelli. Margaret si addolcì e si accoccolò sul letto accanto a lei.

[1]Måne - La Dea Luna [hs] - AU  - MatureWhere stories live. Discover now