Capitolo 27

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Si domandò se, per caso le avrebbero concesso di girare per il castello come faceva a casa sua. Sospettava dopo la sfuriata di Tristan, le avrebbero concesso qualsiasi cosa avesse desiderato.

"Questa è pazzia." Stava dicendo la regina scuotendo la mano davanti al viso per liberarsi della farina. La cuoca assieme alle due principesse invece, si stavano divertendo un sacco a tirarsi la polvere bianca addosso con la speciale partecipazione di sua maestà.

"Dove si è visto mai! Io non lo so!" era esasperata ma Cirilla notò il leggero angolo incurvato delle sue labbra e si raddrizzò.
"Okay basta, basta." Dichiarò pulendosi le mani sul grembiule. Meria non ce la faceva più dal ridere, erano entrambe bianche e sporche.

"Che peccato che Henry si sia perso un certo spettacolo."

"Mio figlio non vi avrebbe mai partecipato." Lo difese sua maestà sollevando il naso in quel modo suo.

Cirilla non riusciva ad immaginarsi Henry che le tirava una manciata di farina, era fin troppo serio per quello. Si domandò dove fosse.

Si pulì poi chiese a Meria se la accompagnava nella biblioteca per fare delle ricerche su una cosa a cui stava lavorando.

Henry era nel posto dove andava a sbollire, tra le gambe della sua Marchesa mentre questa lo compiaceva come desiderava lui. Le lasciò fare qualsiasi cosa, non gli importava. Voleva solo smettere di pensare alle parole del principe danese.

Si sentiva in colpa per non aver detto nulla. Gli occhi delusi di Cirilla mentre stava salendo la scalinata gliel'avevano confermato. Ci era rimasta molto male.

Chissà cosa credeva fosse lui, quella principessa. Non spettava certo a lui difenderla. Non era lui il suo promesso. Non le doveva nulla.

Eppure...

Tornò a casa quella sera insoddisfatto e sporco. Si strofinò il viso e con occhi mezzo assonanti, scese dalla carrozza. Ad attenderlo trovò lo stalliere.

Henry prese a correre, soffocando un sorriso quando lo vide lì con la candela.

Non aspettò, prese la candela e si infilò nella stalla. Si sentiva sveglio e felice così di colpo.

Sarebbe stato triste per Cirilla un altro giorno ma non quello. Saltò la porta del box di Ruben senza nemmeno pensarci e la trovò lì come se l'era immaginata quelle sere che invece Tristan la costringeva nelle sue stanze.

Cirilla aveva addosso un mantello e stava seduta a disegnare qualcosa alla luce fioca della candela che ormai si andava spegnendo.

"Principe Henry!" Lo salutò. Henry sentì come se gliavessero tratto una trappola e rimase paralizzato. 

[1]Måne - La Dea Luna [hs] - AU  - MatureHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin