BabyGirl || h.s. ITALIAN TRAN...

Par __fireproof

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"Sarai sempre la mia babygirl" La storia non è mia, ma di @givenchymalik che mi ha dato il permesso di tradur... Plus

Prologo
BabyGirl 🌸 Capitolo Uno
BabyGirl 🌸 Capitolo Due
BabyGirl 🌸 Capitolo Tre
BabyGirl 🌸 Capitolo Quattro
BabyGirl 🌸 Capitolo Cinque
BabyGirl 🌸 Capitolo Sei
BabyGirl 🌸 Capitolo Sette
BabyGirl 🌸 Capitolo Otto
BabyGirl 🌸 Capitolo Nove
BabyGirl 🌸 Capitolo Dieci
BabyGirl 🌸 Capitolo Undici
BabyGirl 🌸 Capitolo Dodici
BabyGirl 🌸 Capitolo Tredici
BabyGirl 🌸 Capitolo Quattorici
BabyGirl 🌸 Capitolo Quindici
BabyGirl 🌸 Capitolo Sedici
BabyGirl 🌸 Capitolo Diciassette
BabyGirl 🌸 Capitolo Diciotto
BabyGirl 🌸 Capitolo Diciannove
BabyGirl 🌸 Capitolo Venti
BabyGirl 🌸 Capitolo Ventuno
BabyGirl 🌸 Capitolo Ventidue
BabyGirl 🌸 Capitolo Ventitré
BabyGirl 🌸 Capitolo Ventiquattro
BabyGirl 🌸 Capitolo Venticinque
BabyGirl 🌸 Capitolo Ventisei
BabyGirl 🌸 Capitolo Ventisette
BabyGirl 🌸 Capitolo Ventotto
BabyGirl 🌸 Capitolo Ventinove
BabyGirl 🌸 Capitolo Trenta
BabyGirl 🌸 Capitolo Trentuno
BabyGirl 🌸 Capitolo Trentadue
BabyGirl 🌸 Capitolo Trentatré
BabyGirl 🌸 Capitolo Trentaquattro
BabyGirl 🌸 Capitolo Trentacinque
BabyGirl 🌸 Capitolo Trentasei
BabyGirl 🌸 Epilogo
SEQUEL!
Runaway 🌸 BabyGirl Capitolo Trentasette
Runaway 🌸 BabyGirl Capitolo Trentanove
Runaway 🌸 BabyGirl Capitolo Quaranta
Runaway 🌸 BabyGirl Capitolo Quarantuno
Runaway 🌸 BabyGirl Capitolo Quarantadue
Runaway 🌸 BabyGirl Capitolo Quarantatré
Runaway 🌸 BabyGirl Capitolo Quarantaquattro
Runaway 🌸 BabyGirl Capitolo Quarantacinque
Runaway 🌸 BabyGirl Capitolo Quarantasei
Runaway 🌸 BabyGirl Capitolo Quarantasette
Runaway 🌸 BabyGirl Capitolo Quarantotto

Runaway 🌸 BabyGirl Capitolo Trentotto

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Par __fireproof

Capitolo 2
3 Gennaio, 2017

Camila:
Mentre esco dall'aereo, l'atmosfera è immediatamente diversa da Londra, niente sembra lo stesso.
Nemmeno gli edifici o le auto, le nuvole o il cielo, anche l'odore dell'aria è diverso da quello in Europa; casa mia.

"Mila. Andiamo, non possiamo smettere di muoverci finché non lo raggiungiamo." Sophie allunga la mano verso di me ed io la afferro.
Mi guida via dall'aereo ed in un elegante suv nero con i finestrini oscurati.

Il suo telefono inizia a ronzarle in mano e lei risponde, nel frattempo io mi godo il panorama.
Siamo uscite dall'aereo da circa dieci minuti e dico a me stessa che andrà per il meglio e che mi piacerà tutto questo.

Ovviamente mi mancherà la mia famiglia, ed ovviamente mi mancherà il paese in cui ero fino a circa dieci ore fa, ma so che non era salutare per me restare lì, so che non mi avrebbe beneficiata in alcun modo.
Per cinque mesi sono stata in quel posto e non ho avuto un vero contatto con ragazzi della mia età.

In pratica sono stata costretta a smettere di andare a scuola quindi ora tutto ciò che ho è meno di un diploma secondario.
È definitivamente qualcosa che non avrei mai pensato potesse accadere, semmai la scuola era il mio punto forte, ma sono successe troppe cose che non riuscivo a gestire, così sono scappata dai miei problemi, quelli che mi hanno portata a questo casino- il casino.
Il casino del passato, il casino che non c'è più.

Sophie si gira verso di me con un'espressione compiaciuta e copre il microfono con la sua mano.
"La coordinatrice vuole parlare con te per un momento prima che andiamo nella compagnia." Allunga il telefono nella mia direzione ed io lo porto esitante al mio orecchio.
"Pronto?"

"Ciao, Karana J. Barnes -" la interrompo e la correggo.
"Scusi, ma il mio nome è Camila."
La signora dall'altro lato ridacchia e si schiarisce la voce.
"Ti correggo tesoro, il tuo nuovo nome è Karana J. Barnes. Il cambio di nome è una prassi una volta che sei scappata. Ti dà meno probabilità di essere trovata e riportata nel sistema." Guardo verso Sophie e tutto ciò che fa è scrollare le spalle ed avvicinare la testa al telefono.

"Questo lavoro ti piacerà molto o lo odierai a morte, non ci sono vie di mezzo quando si tratta di questo. Prima inizierai con l'addestramento a partire da domani, quindi sii pronta. Ogni volta che salirai di grado, ti sarà permesso fare più cose e partecipare ad attività più avanzate."

"Che tipo di attività?" La donna che deve ancora dire il suo nome si schiarisce la voce ed inizia a parlare.
"Attività che saranno nominate quando arriverai alla struttura Agente Karana. Arriverai in meno di venti minuti. Quando sarai qui, verrai immediatamente portata alla nostra clinica con infermieri e dottori che ti visiteranno e si assicureranno che tu sia in salute. Poi ti verrà mostrato il tuo appartamento e poi il resto della struttura. Quando avrai idea di quello che facciamo e come ci muoviamo, sarai in grado di avere tutta la libertà che vuoi, ma nel frattempo verrai supervisionata da Sophie. Aspetto di parlare con te, Karana."

Proprio quando la coordinatrice attacca, guardo in su per vedere che il veicolo ha parcheggiato davanti al cancello di una serie di appartamenti.
L'autista parla in un microfono ed i cancelli si aprono, ma solo abbastanza da far entrare il veicolo, poi si chiudono immediatamente.
Guardo Sophie e lei sorride.

"Solo le BabyGirl salvate vivono qui. Ogni singola ragazza qui una volta è stata nel sistema, come te." Mi guardo intorno e ragazze della mia età, più piccole e più grandi girano sorridendosi e parlandosi a vicenda.

"Perché non tornano semplicemente dalle loro famiglie, in seguito?"

"Il primo posto che controllano gli agenti delle BabyGirl è la casa, è troppo prevedibile. Vuoi prima vedere la tua famiglia e poi forse nasconderti ma quando arrivi a casa tua, loro ti stanno già aspettando per ucciderti. Essere trovata dopo essere scappata è probabilmente una delle cose peggiori, perché non è una morte veloce. Ti torturano fino alla fine della terra e poi fanno qualche cosa di macabro così che tu muoia lentamente e senta tutto il dolore che viene con esso, e non puoi fare nulla per fermarlo." Un brivido corre per la mia spina dorsale ed all'istante inizio ad avere paura per la mia vita.

Mi mancherà davvero la mia vecchia vita, davvero.
Dall'essere con la mia famiglia ed avere l'assoluta libertà all'essere davvero me stessa.

Non lo avrò mai più indietro, tutto perché mio padre mi ha costretta nella sua impresa e me l'ha rubato.
Ha rubato il poco di innocenza della mia infanzia che avevo lasciato, lo ha masticato e lo ha sputato.
Questa è una cosa che non gli perdonerò mai.

Sophie mi guida verso una rampa di scale che arriva ad una porta viola con luci gialle incastrate attorno i bordi.
"E questa, Karana, è la tua nuova casa." Scannerizza una carta e la porta si apre.

È molto Sophie, fino alla più piccola cosa.
Perlopiù con un design moderno e come colori bianco, nero e colori neutri.
Sophie mi guida per un corridoio verso una stanza arredata.
"Questa era una stanza degli ospiti che tenevo sempre arredata, ma è la tua stanza adesso."

L'autista si spinge tra noi due e posa le mie borse ed i miei averi nella mia nuova stanza.
"Congratulazioni Karana per la tua nuova vita." Mi stringe la mano e ci lascia sopra un bacio prima di inchinarsi e lasciare l'appartamento.

Qualche ora dopo, ho svuotato la mia ultima borsa, messo la mia ultima maglietta nell'armadio ed appeso la mia ultima giacca.
Guardo fuori la finestra e qualcosa non mi sembra al posto giusto.

Tutti stanno freneticamente raggiungendo una struttura per entrarvi, luci rosse stanno lampeggiando e dei rivestimenti scendono lungo le finestre e le porte.

"Hey Soph, lo stai vedendo? Cosa sta succedendo?"

"Luci rosse, corse frenetiche e finestre che vengono coperte?"Annuisco.

"Merda." Mormora sottovoce e spegne la stufa.
"Giuro, succede sempre quando sono nel bel mezzo di fare qualcosa." Grugnisce e getta la tovaglia sul pavimento.

"Bene Karana, stai sperimentando il tuo primo blocco. Ora dimmi, le persone stanno correndo freneticamente, in modo svelto o camminano?"

"A metà tra la corsa e il passo svelto." Lei sposta la testa da un lato all'altro, sembra che stia decidendo cosa fare.
"Okay, molto probabilmente una delle agenzie vicine è stata minacciata, quindi solo per una precauzione in più e per essere sicuri siamo in blocco anche noi." Il telefono nel salotto inizia a suonare e Sophie cammina esitante per rispondere.

"Ciao, agente Smith, un meeting nella sala B, capito. Anche Karana, si, okay, saremo subito lì."

"Bene Karana, c'è una riunione del consiglio nella sala conferenze ed io e te stiamo entrambe andando. Ovunque tu vada, porta sempre questo badge. Senza di esso, sarai bloccata. Metti quelle scarpe, il tuo badge è accanto alla porta appeso vicino il mio." Entro nelle Nike e raggiungo il mio badge accanto alla porta e provo ad aprirla, ma la insulto indietreggiando per via del caldo.

"Le maniglie delle porte verso l'esterno si stanno riscaldando comunque, scusami." La guardo con dolore.

"Abbiamo un ascensore, il posto è diverso in ogni stanza. Il nostro è nel retro di questo armadio." Apra la porta dell'armadio e mi spinge per farmi entrare così che possa chiudere e bloccare la porta.

"Continua a camminare finché non vedi una luce blu, quando lo fai, metti il tuo pollice su di essa ed una porta dovrebbe aprirsi dal tetto."

Seguo le sue indicazioni, ma quello che non mi ha detto è che la luce è estremamente debole ed è fuori dalla mia portata.
"Soph, non riesco a raggiungerla."

"Sì che puoi, salta." Mi giro e fisso il punto nel buio da dove viene la voce, ma lo faccio in ogni caso. Quando mi ci avvicino, si muove in basso fino ad arrivare allo stesso livello del mio occhio. Lo premo ed una porta si apre.
Prima che io abbia anche il tempo di pensare, Sophie mi spinge dentro e cado contro il muro.

"Okay, che diavolo." Mi aiuta ad alzarmi dal pavimento e picchietta la mia testa.

"La porta resta aperta per circa sei secondi, se non ce la fai devi aspettare altre due ore prima che si apra di nuovo, resisti." Prima che possa fare delle domande, l'ascensore in pratica inizia una caduta libera ed il mio stomaco cade.

"Sophie!" Afferra una delle mie mani mentre con l'altra afferro un'estremità.
L'ascensore ci porta su e giù, a destra ed a sinistra, avanti ed indietro.

È piuttosto strano se me lo chiedeste.

Poi inizia a rallentare in velocità e Sophie si alza.
"Okay, puoi prenderti il tuo tempo, questo non ha un limite di tempo." Mi alzo sentendomi un po' nauseata ma seguo Sophie.

Il corridoio è piuttosto stretto e buio. Possono entrarci solo due persone una affianco all'altra.

Sophie svolta a sinistra e quasi non la vedo ma lei spinge una porta ed io la seguo dentro e mi fermo sui miei piedi.

Un enorme tavolo ovale occupa l'intera stanza ed accoglie circa cinquanta persone.
Quando entriamo, tutte le chiacchiere smettono e tutti gli occhi si spostano su di noi.

"Signore e signori, posso presentarvi la conosciuta formalmente come Camila Avila, conosciuta anche come discendente del fondatore e figlia del corrente possessore. Ma ora è conosciuta come Karana Barnes."

Analizzo il mare di facce ed i miei occhi atterrano su una persona in particolare.
Occhi nocciola, capelli marroni ricci e pelle abbronzata è ciò che cattura il mio sguardo.

Lui guarda su dal suo opuscolo, i suoi occhi giungono proprio su di me, un sorriso appare sul suo viso ed io ricevo un'ondata amichevole.

________

Ecco qui il nuovo capitolo!

Mi scuso in primis per gli eventuali errori che potreste trovare e vi pregherei di farmeli notare  tutti (sia verbi, sia plurali/singolari sbagliati, sia parole che vi sembrano fuori posto) perché gli errori di battitura, purtroppo, possono capitare, soprattutto perché sono molto stanca (vista la giornata frenetica), MA non volevo lasciarvi senza capitolo!!!! ❤️

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