Audere

By Beth_Lo

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COMPLETA. Riservata, timida e insicura di sè, Giulia Belli è fidanzata da tanti anni con Clark Candel, un rag... More

•Capitolo 1•
•Capitolo 2•
•Capitolo 3•
•Capitolo 4•
•Capitolo 5•
•Capitolo 6•
•Capitolo 7•
•Capitolo 8•
•Capitolo 9•
•Capitolo 10•
•Capitolo 11•
•Capitolo 12•
•Capitolo 13•
•Capitolo 14•
•Capitolo 15•
•Capitolo 16•
•Capitolo 17•
•Capitolo 18•
•Capitolo 19•
•Capitolo 20•
•Capitolo 21•
•Capitolo 22•
•Capitolo 23•
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
AVVISO
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
AVVISO
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 54
Sequel o no?
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
EPILOGO
~Ringraziamenti~
Sequel iniziato

Capitolo 53

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By Beth_Lo

Il primo giorno che ti ho vista
qualcosa dentro di me si è spaccato.
Dicono che accada quando due anime
sono predestinate.
Non me ne frega un cazzo
di sapere tutto di te.
Voglio solo dirti che sei mia.
Sei sempre stata mia.
( Charles Bukowski)
******

<< Beh...Direi che tutto sommato hai trascorso un bel Natale>> ironizza Paul dopo aver ascoltato attentamente le mie disavventure.
Sbuco dal camerino incarnando un sopracciglio esausta mentre l'immagine allo specchio rivela la mia figura fasciata da un abito decisamente aderente e particolarmente corto.

<<Questo direi che non fa per me>> sentenzio lisciando la gonna affinché possa coprirmi un po' di più le gambe senza riuscire nel tentativo.
Paul piega la testa di lato squadrando la mia immagine con atteggiamento cinico quasi come fossi una cavia da laboratorio.
<< Però ti fa un bel culo>> commenta con tono impertinente.
Roteo gli occhi al cielo esasperata
<< Il prossimo>> affermo rientrando nuovamente nel camerino e lasciando Paul seduto sullo sgabello che sghignazza in attesa del prossimo vestito da sfoggiare.

Sono ritornata a Londra questa mattina per partecipare alla festa di Capodanno che si terrà alla villa di Luca alla quale sarà presente mezza popolazione universitaria. Ho esitato a lungo prima di soddisfare le innumerevoli suppliche  di Paul considerando che ci sarà anche Clark. Ma credo che l'unica cosa che mi abbia spinto ad accettare è stato il pensiero che avrei visto Derek.

<< Che ne pensi di questo?>> chiedo titubante uscendo dal camerino.
L'abito che indosso aderisce delicatamente alle mie forme morbide e non troppo invadenti mentre la scollatura permette di mettere in evidenza il mio seno un po' più di quanto avrei concesso qualche mese fa.
Il suo colore è di un viola tendente al prugna ed è leggermente tempestato di lustrini.
Scende dolcemente avvolgendo le mie cosce al punto giusto ma celando quello che deve rimanere all'immaginazione altrui.
Lo ammetto: il vestito per quanto sia bello non rientra decisamente nella categoria di indumenti che avrei mai considerato.
Troppo abituata ad indossare semplice Jeans per non sentirmi a disagio in questo abito elegante. Ma qualcosa mi induce a mostrare il meglio che può offrire il mio corpo.
E quel qualcosa ha un nome.

<< Sei un incanto>> confessa Paul dando vita a una serie di fischi decisamente imbarazzanti e volgari che non si addicono per niente alla sua personalità.
<< Okay...adesso smettila>> lo ammonisco con tono scherzoso mentre osservo nuovamente la mia immagine riflessa allo specchio.
La ragazzina che mi fissa è identica alla me di qualche mese fa, ma intravedo un barlume di luce che caratterizza il suo sguardo, rendendo più intenso il verde dei suoi occhi, per troppo tempo ovattato da un alone spento. Le guance hanno assunto un colorito decisamente più roseo come se avessero preso più colore, le labbra si schiudono spesso in un sorriso involontario e spontaneo senza motivo apparente. E come se si sentisse più viva, come se lui le avesse dato più vita.

<< Ho deciso. Prendo questo>> confermo soddisfatta, il solo pensiero di Derek nel momento in cui mi guardavo allo specchio mi ha fatto acquisire autostima. Ho immaginato le sue labbra carnose incresparsi in un sorriso malizioso e questo mi ha spinto ad andare oltre le barriere che mi sono sempre un po' imposta. Mi ha spinto ad osare.

<< Non ti ho comunque raccontato la cosa più assurda>> affermo mentre ci dirigiamo alla cassa per pagare l'abito.
<< Cosa ci può essere di più assurdo del fatto che hai una storia clandestina con Derek e che la tua sfiga smisurata ha fatto sì che ti ritrovassi con Clark il giorno di Natale?>> domanda perplesso senza traccia di umorismo nel suo tono.

Beh si! Non ha tutti i torti.

<< Quando sono uscita in giardino per chiamare Derek...È sbucato dal nulla Clark. Ho avuto paura che stesse origliando la conversazione>>
Paul inarca un sopracciglio confuso
<< Anche se fosse? Non può di certo dedurre che stavi parlando con Derek>> mi tranquillizza lui invano, considerando che il mio timore non si affievolisce per niente.
<< A meno che tu non l'abbia chiamato per nome>> continua scrutando il mio sguardo, ma i miei occhi che si abbassano di scatto mi hanno già tradito.
<< Giulia...ma che cazzo>>commenta esasperato
<< Io non lo so...non ricordo se ho detto il nome Derek>> tento di giustificarmi, ma ricordo benissimo di aver pronunciato il suo nome, eppure non so perché dirlo a voce alta mi intimorisce. Mi intimorisce sentire le conclusioni a cui potrebbe giungere Paul per cui mi limito a tenerlo per me.
<< Lui ti ha detto qualcosa? >>
<< No. Penso che se avesse sospettato qualcosa non avrebbe esitato...>>

Vengo interrotta dalla voce stridula e al contempo cortese della ragazza dinanzi alla cassa.
<< 250 sterline >> prorompe mentre le sue labbra perfettamente dipinte si schiudono in un sorriso cordiale.
Spalanco gli occhi sconcertata mentre Paul tossisce rumorosamente.
<< Emh...si>> squittisco ponendole la mia carta di credito con atteggiamento goffo e imprecando tra me.

Merda! Ero così impegnata a pensare quanto fosse bello il vestito e alla reazione che avrebbe avuto Derek che ho praticamente dimenticato di dare un'occhiata al cartellino del prezzo.

Dopo essere usciti dal negozio e aver praticamente esaurito tutti i soldi che mio padre aveva caricato sulla mia carta di credito ci dirigiamo nei parcheggi per salire sulla mia macchina.
<< Quindi questa sera non starai con Derek?>> chiede Paul titubante mentre si allaccia la cintura.
<< Beh...mi ha detto che avremmo trovato il modo di stare un po' insieme>> affermo inserendomi nella carreggiata, ma noto con la coda dell'occhio che mi lancia uno sguardo incerto e dubbioso
<< E a te sta bene?>> chiede esitando.

Non riesco a comprendere la sua reazione.
Rivolgo i miei occhi nella sua direzione incrociando i suoi e intravedo un'incisione allarmata nel suo sguardo. Non pare insinuare  niente, sembra solo preoccupato.
<< Si...va bene così>> ammetto secca rivolgendo nuovamente il mio sguardo dinanzi alla strada trafficata di Londra, mentre lui annuisce non pienamente convinto.

Cosa dovrei fare?
Questa sera ci sarà anche Clark e tutta la sua amichevole comitiva. E non importa se dovrò fingere di non conoscerlo, se non potrò salutarlo davanti agli altri. Non mi interessa stare con lui alla luce del sole. Perché quando penetra nel mio sguardo riesco a intravedere quello sprazzo di sincerità che mi induce a fidarmi di lui. Quando le sue dita toccano il mio corpo in un misto di possessione e tenerezza, quando marchia il mio corpo con i suoi baci bagnati, quei baci che urlano in silenzio che io sono sua e che lui è mio.

<< Passerò a prenderti per le nove>> esordisco mentre accosto l'auto dinanzi l'appartamento di Paul.
Sta per aprire la portiera ma lo interrompo tenendolo per un braccio
<< Paul...>>
<< Dimmi>> mi incalza lui saettando il suo sguardo dalla mia mano che gli bocca il braccio ai miei occhi dubbiosi e sospetti
<< Tu l'avevi visto il prezzo del vestito?>> chiedo in un tono accusatorio inarcando un sopracciglio indispettita
Le sue labbra si increspano in un sorriso divertito, che si percepisce a malapena a causa della folta barba che occupa gran parte del suo volto.
<< Assolutamente no>> sghignazza svincolandosi dalla mia presa e scendendo dalla macchina.
Scuoto la testa allietata, sapendo benissimo che stava mentendo.

Derek's Pov

<< Non abbiamo preso abbastanza alcool>> prorompe Luca girovagando intorno al tavolo con aria frustrata,  sbattendo rumorosamente i suoi anfibi e tenendo gli occhi bassi per cercare di trovare una soluzione ad un problema inesistente
<< La cucina è invasa da casse di birra e altre innumerevole bottiglie alcoliche >> sbuffa James spazientito dalle continue lamentele di Luca mentre si porta la canna appena rullata tra le sue labbra secche.

Gli occhi di Luca si alzano di scatto trucidando James con il suo sguardo iniettato di sangue a causa della quantità di erba che ha appena fumato, il quale lo rende decisamente paranoico.
<< Stiamo parlando della festa di Capodanno. La mia casa sarà invasa di migliaia di studenti questa sera. E se l'alcol non dovesse essere sufficiente? Che figura di merda faccio? Diranno in giro che la mia festa è stata un flop>> parla a raffica gesticolando come un coglione.

Roteo gli occhi al cielo esasperato. Mi hanno chiamato per venire a casa di Luca ad organizzare la festa. Ma non capisco cosa cazzo ci sia da fare considerato che è tutto pronto.
Mi alieno da questo frignare isterico e mi accendo una sigaretta sprofondando sul divano.

<< Luca le tue feste sono sempre state le più In...non ti demoralizzare>>
Lora fa capolino in cucina dopo aver trascorso un'ora nel bagno mettendosi in tiro per questa sera. Il suo obiettivo è quello di attirare ferocemente l'attenzione del sesso maschile e ovviamente ci riesce sempre.
Attraversa la sala con atteggiamento esaltato ondeggiando i suoi fianchi prorompenti fasciati dal vestito striminzito che gli copre a malapena il sedere.
In altre occasioni, l'avrei tirata per i capelli e sbattuta al muro per scoparmela come si deve.
Ma adesso riesco solo a immaginare come si vestirà Giulia. Riesco solo a pensare alle sue cosce morbide e toniche che metterà sicuramente in mostra in quest'oceano colmo di squali. E io non posso starle accanto per proteggerla da questo branco di predatori affamati.

<< Gia pronta? >> sghignazza James divertito considerando che solo soltanto le sei del pomeriggio
Per tutta risposta lei scuote i suoi lunghi capelli biondi strizzandogli l'occhiolino con atteggiamento impertinente.
Prende posto accanto a me sul divano scrutandomi con aria allietata e al contempo maliziosa mentre poggia la sua mano sul mio braccio. Mi graffia con le sue lunghe unghie nere con movimenti sensuali, ma in quell'istante mi scosto leggermente da lei allontanandomi dal suo corpo e soprattutto dal suo seno messo perfettamente in risalto, fingendo di non comprendere le sue intenzioni.

<< Sei silenzioso Derek...È successo qualcosa?>> chiede lei mentre le sue labbra si schiudono in un ghigno divertito e malevolo e il suo alito emana un tanfo di liquore.
A quella frase gli occhi di Clark saettano nella mia direzione. È rimasto in silenzio per tutto il tempo, il che è strano considerando il suo atteggiamento logorroico ed eccitato quando si tratta di organizzare le feste.

<< Gia ubriaca?>> le chiedo secco buttando una nube di fumo indifferente
<< Si. Vuoi bere con me?>> mi propone accorciando nuovamente la distanza tra i nostri corpi.

Sono soltanto le sei del pomeriggio e non ho assolutamente voglia di bere un bel niente soprattutto con lei.
<< Sono apposto così >> ribatto incurante del fatto che sta decisamente stringendo le braccia per mettere ancora più in mostra il suo seno.
<< Vuoi andare a divertiti? È da un po' che non passiamo del tempo insieme>> bisbiglia con tono provocante sedendosi sulle mie ginocchia e avvinghiando le sue braccia intorno al mio collo.

Cazzo è senza pudore, ed è questo che mi ha sempre attratto di lei. Il suo essere sfacciata e e appariscente mi mandava totalmente in tilt facendomi alzare l'uccello all'istante, ma adesso mi innervosisce terribilmente e vorrei solo che si spostasse da me.

<< Non ne ho voglia>> sentenzio spazientito e mi sollevo di scatto dal divano. Tra la sua ubriachezza e la rapidità con cui mi alzo per poco non cade a terra, tenendosi a malapena in piedi su quella specie di trampoli.
<< Si può sapere che ti prende in questi giorni?>> chiede furiosa mentre tutti puntano gli occhi addosso a noi
<< Non ho niente...semplicemente non mi va di scopare>> affermo scandendo lentamente le parole affinché possa imprimerle meglio in quella testa.
Lei scoppia in una risata fragorosa ma percepisco una nota di risentimento nella sua voce
<< Ah si? Questa è una novità! C'è qualche nuova ragazza con cui te la spassi? >>

Inarco un sopracciglio perplesso. Non capisco se sia gelosa oppure se sia infastidita dal fatto che l'abbia respinta. Ma direi decisamente la seconda ipotesi considerando che tra me e lei è sempre stata una questione di sesso. Sembra immune ai sentimenti, un po' come me.

Forse come il Derek di qualche mese fa.

<< Non c'è nessuno >> ringhio a denti stretti.
Saetto lo sguardo verso gli altri che ci osservano sbigottiti, ma non Clark. Lui serra la mascella con durezza, rimanendo immobile, inflessibile, perso nei suoi pensieri, come se stesse cercando delle risposte.
Lora è stata l'unica del gruppo, a parte James, ad intuire il mio marcato debole per Giulia. Ho paura che possa sparare cazzate quindi tento di essere più docile cercando di inibire il suo lato vendicativo.
<< Ho solo mal di testa e sono stressato per la questione del processo >> tento di giustificarmi parlando con tono pacifico e cordiale.
Lei mi lancia uno sguardo torvo, ma non ribatte. Si dirige verso James rubandogli la canna e poggiandole sulle sue labbra dipinte di un rosso eccessivamente acceso. Si siede sul divano accavallando le gambe nude impassibile  e con un atteggiamento altezzoso mentre continua a rivolgermi occhiate ostili.

Non mi ha creduto, e per quanto possa apparire la classica gallina senza cervello. Lora è più furba e sveglia di quanto non lascia credere.

Un silenzio difficile da gestire cala su di noi strozzato soltanto dal parlottio di Luca, intento a contare le bottiglie di birra.

<< Sai...>>
La voce nitida di Clark mi fa trasalire sbriciolando quel silenzio soffocante che immergeva l'immensa villa di Luca.
Non capisco a chi si rivolge, fino a quando non noto i suoi occhi rigidi puntati nella mia direzione. Esita prima di continuare la frase e lo incito con lo sguardo a proseguire.

<< Giulia si sente con un certo Derek>> afferma schietto scrutando i miei occhi quasi come volesse trovare la verità.
<< E quindi?...>> rispondo mostrando la mia solita disinvoltura e strafottenza.

Se Clark pensa di potermi mettere in soggezione ha fatto male i suoi calcoli. Indosso perfettamente il mio atteggiamento impassibile anche difronte a questa sua implicita accusa, a differenza di James che traspare chiaramente dalla sua espressione accigliata la sua preoccupazione, ma fortunatamente Clark è troppo impegnato a fissare me per accorgersi di lui.

<< Che coincidenze vero? La mia ex ragazza si sente con un tipo che ha lo stesso nome di uno dei miei più cari amici>> esclama abbozzando un falso sorriso divertito e scuotendo la testa quasi come fosse una cosa impossibile. Ma capisco perfettamente il suo tono di sfida.

<< Mi stai forse accusando di qualcosa?>> sbotto rimanendo egregiamente nella mia posizione spavalda anche se non me lo posso permettere. Li percepisco i battiti accelerati del mio cuore e l'agitazione scorrere insistente nelle vene ma non deve trasparire minimante il fatto che io sia preoccupato, il fatto che mi senta un imputato sotto accusa, il fatto che io sia colpevole.

<< Io non accuso nessuno. Ma non puoi negare che la cosa sia alquanto strana >> obietta in tono malfido e nei suoi occhi blu si cela un barlume di sospetto e di furbizia. Conosco perfettamente Clark e ho imparato a comprendere la possessione morbosa che nutre per Giulia. Non si fermerà qua

<< A Londra esistono altri mille ragazzi col mio nome>> ribatto con ovvietà mostrandomi indifferente dinanzi alle sue ipotesi accusatorie.
Scorgo l'ombra di un ghigno sul suo viso.

<< Questo lo so. E scoprirò chi è questo Derek>> rimarca in modo ostile levando finalmente le sue pupille dai miei occhi e ponendo fine alla conversazione.

Sapevo che Clark avesse sentito Giulia parlare al telefono quel giorno a casa del padre, ma non pensavo avesse sentito il mio nome.
Nella mia mente rimbomba la frase di mio padre " la galera non te la toglie nessuno" e la consueta frustrazione inizia a farsi sentire mentre tento ancora di mostrare il mio atteggiamento impassibile.
Saetto il mio sguardo verso Lora che mi fissa ancora, ma questa volta in modo più severo e all'improvviso l'angolo della sua bocca si tira sù in un abbozzo di sorriso che non ha nulla di amichevole.
Capisco che sta iniziando a fare due più due.

<< Ci sono 500 bottiglie di birra. Secondo voi bastano? >> esordisce Luca in tono strambo e demente ponendo fine a quell'aria opprimente piena di sfumature di sospetto.
<< Fanculo tu e le tue bottiglie>> sbotta James seccato mentre io penso che tra qualche ora la festa inizierà e che lei sarà qui, diventando sempre più consapevole che il predatore più pericoloso e spietato è il ragazzo biondo di fronte a me.

Spazio autrice:
Ciao bambine ❤️ Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo ❤️

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