Capitolo 49

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Forse io e te
abbiamo un altro tempo
( I. Calvino)
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Ritorno lentamente alla realtà e avverto ancora un formicolio in tutto il corpo. I miei respiri diventano meno pesanti e il fuoco che regnava dentro il mio corpo si affievola mentre Derek mi guarda soddisfatto e appagato coricandosi accanto a me.

<<Com'è stato?>> chiede con una nota di incertezza nella voce  mentre io trovo il coraggio di scorrere più vicina a lui, poggiando il viso sul suo petto caldo.
<< Emh... nuovo >> ammetto in tono piatto.
Alzo lo sguardo e noto che sul suo volto si dipinge un'espressione confusa.
<< Che intendi? >> chiede aggrottando la fronte
<< Emh...io non avevo mai fatto... questa cosa>> farfuglio un po' a disagio
<< Mi stai dicendo che Clark non ha mai fatto sesso orale con te ? >> chiede perplesso
<< Emh... no>>
<< E tu a lui ? >> chiede con voce tremante quasi ad aver timore di sentire la risposta
<< Nemmeno >> ammetto imbarazzata dal dover parlare della mia sessualità con Clark.

Mi fissa intensamente negli occhi e in quell'istante l'espressione del suo volto è contornata da un'alone di contentezza.
<< Sono felice di questo >> sentenzia sfoderando un sorriso sincero mentre mi stringe più forte tra le sue braccia e io mi lascio avvolgere dalla sua stretta protettiva.

Passano alcuni minuti senza che nessuno dei due proferisca parola, dove l'unico rumore è il battito accelerato del suo cuore che sbatte sul mio viso e dove l'unico odore è il profumo della sua pelle leggermente sudata.

<< Sei ancora ubriaco ? >> gli chiedo sollevando il viso per incontrare i suoi occhi
<< No. Mettere la faccia tra le tue cosce mi ha fatto riprendere lucidità >> risponde con tono impertinente e strizzandomi l'occhio.
Ostento un risolino e mi nascondo il viso con le mani per celare la mia espressione imbarazzata.
Non capisco perché la sua schiettezza mi mette ancora in suggestione.

Adesso che il momento colmo di passione è giunto al termine le mie consuete insicurezze e paura tornano a galla, invadendo la mia mente fino a torturami.
Ho bisogno di avere delle risposte da parte sua. Ho bisogno di mitigare almeno un po' le mie ansie e i miei timori, ho bisogno di attenuare la paura che alla luce del giorno sarà tutto finito.

<< Derek...>> esito con voce tremante
<< Dimmi >> mi incalza lui sollevando il mio mento affinché lo possa guardare dritto negli occhi.
<< Chi era al telefono quella mattina? >> chiedo torturandomi le pellicine intorno alle unghie.
Intravedo una scintilla titubante balenare nel suo sguardo e vengo improvvisamente invasa dal panico per la risposta che potrebbe darmi. Ho paura che mi dica un nome che non voglio sentire o che mi risponda brutalmente come l'ultima volta.

<< Era Clark >> ammette in tono piatto.
Si porta una mano tra i capelli incasinati e si solleva lentamente dal divano. Osservo le sue spalle nude e le sue scapole perfettamente delineate ad ogni passo che lo conduce alla finestra per accendersi una sigaretta.
Tra di noi è calata una tensione talmente palpabile da farmi sentire a disagio. Afferro la mia felpa che giace a terra e mi affretto a indossarla rapidamente mentre mi raggomitolo all'angolo del davanti attendendo impaziente che continui il racconto.

<< Mi ha raccontato di quello che aveva fatto ad Allen. E che era molto preoccupato >>

Scrollo le spalle confusa
<< Perché era preoccupato? >>
<< Perché Allen ha minacciato di denunciarlo>> dice in tono conciso buttando lentamente una nube di fumo.

Cosa?!

Lo osservo sbigottita rimanendo interdetta dinanzi a quella confessione di cui non ero a conoscenza.
<< Com'è possibile ? Allen non mi ha detto nulla a riguardo>>
A quella mia frase dirige il suo sguardo pungente nella mia direzione stringendo con forza il mozzicone della sigaretta.
<< L'hai visto? >> ringhia a denti stretti mentre scruta imperturbabile la mia reazione.
<< Emh...si>> squittisco
<< Lui...emh...ha tentato di baciarti di nuovo>> domanda con voce impaurita.
<< No.Voleva solo parlare di quello che era successo con Clark >> rispondo secca  e sono particolarmente stupita dalla sua reazione di gelosia.
<< Quando vi siete visti ?>>  continua imperterrito
<< Tre giorni dopo la sera a casa di Clark>>

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