Capitolo 43

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Ti spoglio io
che le mie mani le conosco
Ti spoglio io
che se lo fai tu...che se lo fai tu
muoio.
*****

Avvicina le sue labbra alle mie sfiorandole delicatamente, passando la sua lingua calda su ogni millimetro delle mie labbra.
È un bacio delicato, puro, diverso da quello quando eravamo in giardino ma comunque dannatamente capace di annientarmi.

Le sue labbra bagnate si spostano sul mio collo posandomi una serie di piccoli baci, mentre con la mano stringe la stoffa dell'abito scoprendo ancora di più la coscia.

Posso sentire i suoi respiri affannati, quasi come se facesse fatica a rimanere così calmo. Qualcosa nei suoi movimenti mi induce a pensare che sta inibendo il suo istinto per godersi questo contatto gracile e delicato. Ma so che non durerà molto.
So che la passione che abbiamo l'uno dell'altro ci travolgerà da un momento all'altro.

Gli accarezzo la schiena mentre le sue labbra ritornano sulle mie e le nostre lingue cominciano a muoversi all'unisono.
Cerca con una mano di agganciare la zip del vestito posizionata dietro la mia schiena.

Non resisto più, i miei ormoni sono completamente in subbuglio. Porto una mano dietro la schiena per aiutarlo a levare l'abito il più velocemente possibile.

<< No! Lo tolgo io>> afferma a metà tra un ordine e una supplica.
Mi afferra dai fianchi e mi fa girare da dietro mentre sento la zip lentamente aprirsi.

L'abito cade a terra inerme rivelando l'immagine del mio corpo nudo e restandomi indosso solo il reggiseno senza spalline e un paio di mutandine nere.

Mi volto verso di lui un po' in imbarazzo mentre i suoi occhi sono completamente concentrati a squadrare il mio corpo.
Si morde lentamente il labbro inferiore

<< Merda! >> esordisce con voce roca e intanto indietreggia per raggiungere il letto e sedervici di sopra senza staccare i suoi occhi da me.

<< Vieni qui >> ordina

Deglutisco totalmente incapace di proferire parola e obbedisco. Il mio corpo nudo è scosso dai brividi, e i suoi occhi sembrano godersi la mia sfilata mentre lo raggiungo.

Il mio lato audace prende il sopravvento consentendomi di mettermi a cavalcioni sulle sue gambe. Noto che Derek mi guarda divertito non appena mi poggio sopra di lui.

<< Cosa vuoi farmi ? >> mormora sfoderando un sorriso sfacciato.
<< Quello che vuoi >> ammetto a lui e a me stessa.

Non sono più ubriaca, ma il residuo del liquore mi consente di essere leggermente più sfrontata.

<< Cazzo... Questo non dovevi dirmelo. Non hai idea delle cose potrei farti! >> commenta continuando a tormentarsi il labbro inferiore.

Faccio un respiro profondo mentre con un altro pizzico di coraggio tento di slacciare i bottoni della sua camicia.
Lui osserva minuziosamente le mie piccole mani tremanti che lentamente sbottonano la camicia rilevando sempre di più i suoi pettorali scolpiti.

<< Merda! Non resisto più >> mormora afferrando la camicia e strappandola con un gesto fulmineo mentre i bottoni si staccano dalle fessure cadendo sul pavimento.

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