Capitolo 58

6.2K 235 37
                                    

E ti ho cercato
Ti ho ricercato dentro un pensiero
L'ho fatto in un sorriso
Ti ho cercato in uno sguardo tra le righe del giorno
Nel mio inferno e paradiso
Nell'assoluto silenzio
L'ho fatto in posti nuovi e su vecchie strade
tra le ombre dei giorni
L'ho fatto facendomi male
Ti ho cercato perché...mancavi
****
E osa...che a rinunciare ce la fanno tutti
( Grazie che mentre hai letto questa frase hai pensato alla mia storia)

La canzone che ho inserito mi  ha accompagnato mentre queste righe prendevano vita.   Vi consiglio di leggere l'intero capitolo utilizzando come sotto fondo questa canzone  stupenda ❤️
***

<< Non è come credi>> sbotta portandosi una mano tra i capelli arruffati.
Un silenzio granitico cala come un sipario nelle quattro pareti della mia camera da letto attenuato solamente dallo scricchiolio dei suoi anfibi che sbattono repentinamente sul pavimento, camminando a testa bassa, come per trovare le parole più adeguate.
Lo osservo attentamente raggomitolata all'angolo del letto e attendo impaziente che continui la sua versione.
Rivolge i suoi occhi agghiaccianti nella mia direzione ponendo per un lasso di tempo fine a quella sua marcia insistente.
Lo incito con lo sguardo a proseguire senza proferire sillaba.

<< Ero ad una festa...e questo tipo era ubriaco fradicio>> spiega impacciato e io inarco un sopracciglio contrariata
<< Okay...anche io ero ubriaco. Ma mi stavo facendo i cazzi i miei. Era lui che ha iniziato a rompere le palle>> sbotta scrollando le spalle come se quella fosse una valida giustificazione.
<< Ha iniziato a spintonarmi facendo finta di traballare...ma l'avevo capito che era solo un pretesto per litigare. Eppure io non ho fatto nulla. Mi sono trattenuto>> sostiene con veemenza e lo guardo sempre con più cipiglio
<< Quello che hai appena detto non coincide con la versione di Allen>> sibilo irritata.
<< Fammi finire...Ero uscito fuori dal locale per fumare una canna con Clark. Eravamo appoggiati alla sua macchina nascosti nei parcheggi. E questo tipo si presenta difronte i nostri occhi iniziando a sparare cazzate. Stava spudoratamente attaccando briga. Ma io lo snobbavo, non ne avevo voglia. Finché...>>
Indugia prima di continuare il suo racconto e fa un respiro profondo riprendendo a camminare con fare nervoso avanti e indietro per la stanza.
<< Finché?...>>mormoro incoraggiandolo a proseguire anche se un po' titubante. Non so se sono davvero convinta di ascoltare le parole che usciranno dalla sua bocca.
<< Finché non ha nominato mia madre definendola una troia>> afferma a denti stretti e stringendo i pugni lungo i fianchi come sé quelle parole gli causassero ancora adesso rabbia.
Lo osservo attonita e scombussolata, il modo in cui ne parla mi fa imbestialire, non può pensare che basta una parola di troppo per commettere una cosa così grave.
<< Non è una buona giustificazione Derek>> ribatto rigida catturandomi l'attenzione dei suoi occhi.
<< Lo so cazzo. Ti pensi che non lo sappia? Evitami il tuo finto moralismo>> ribatte stizzito e liquidandomi con un cenno della mano.
<< Evidentemente non lo sai se l'hai fatto ugualmente>> dico alzando leggermente il tono della voce.
Lui si poggia sul letto quasi accanto a me prendendosi la testa tra le mani frustrato
<< Ero ubriaco>> biascica senza guardami negli occhi << E avevo fumato...non avevo il controllo del mio corpo>> continua e mi stupisco del tono assolutamente indifferente che usa mentre racconta questo episodio.
Rimango in silenzio e percepisco i suoi respiri pesanti finché i suoi occhi si sollevano debolmente fino a incontrarsi con i miei. Intravedo una strana scintilla balenare il suo sguardo. Un miscuglio di emozioni prende vita nelle sue pupille rendendo quegli occhi ancora più intensi di quanto non lo siano già per natura.
<< Adesso sono sotto processo e solo Clark può salvarmi il culo>> ammette con voce strozzata.
<< Quindi è per questo che hai paura di lui?>>
Derek sbuffa spazientito, come se l'avessi appena offeso.
<< Si Giulia. Sai la galera non era nella lista delle cose da fare in futuro>> sbotta sarcastico ma percepisco un velo amareggiato nel suo timbro cavernoso
<< Ed è per questo che non mi sono potuto opporre al bacio con Lora. Lui mi stava mettendo alla prova>> continua mormorando.

AudereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora