Capitolo 29

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In questo momento un dolore straziante sta distruggendo il mio cuore.

Il petto mi fa malissimo. Pare esplodere da un momento all'altro.
Mi sembra di impazzire.
Mi mordo fortemente il labbro, mentre le prime lacrime iniziano a bagnarmi le guance.

Come ha potuto farmi questo ?

Non doveva farlo!
Non dopo quello che è successo tra di noi.

È buio pesto in questo armadio a muro. Sono stanca di stare nascosta qui.
Vorrei scappare e andare via da tutta questa situazione che mi sta squarciando il cuore.
Non riesco a non sentire i loro respiri mentre continuano a baciarsi.
Non riesco a non sentire i suoni che fuoriescono dalle loro bocche.
Mi tappo le orecchie sperando di mettere tutto a tacere.

Dopo alcuni minuti interminabili, risento il tintinnio dei tacchi di Lora attraversare la stanza.
<< Ci vediamo stasera a casa di Luca tesoro >> dice lei con voce stridula.

Sento sbattere la porta.

L 'anta dell armadio a muro si apre di schianto.
Una mano si infila nello spazio angusto.
I vestiti appesi si aprono a metà come un sipario.

Alzo lo sguardo stanco e le mani tremanti mentre mi ritrovo difronte Derek impassibile. Come se non mi avesse appena ucciso.

Esco lentamente dall'armadio.
Vorrei gridargli in faccia che è un bastardo senza cuore.
Ma non ne ho la forza.
Mi sento annientata, distrutta, calpestata.

Sorpasso Derek che in silenzio continua a fissarmi.
Mi avvio verso la porta mentre mi strattona per il braccio.

<< Non mi toccare >> ringhio
Lo guardo in cagnesco.
<< Perché hai pianto ? >> chiede osservando i miei occhi lucidi.

È completamente pazzo se mi fa una domanda del genere.

<< Secondo  te ? Forse perché vi ho appena sentito baciarvi >> grido.
<< Che cazzo te ne importa ? Tu hai baciato Clark appena prima di venire a casa mia. Anzi forse siete addirittura tornati insieme >> urla ancora più forte di me.
<< No Derek. Tu non sai di che cazzo parli...io non ho baciato nessuno! È stato Clark a volermi baciare ma io ho indietreggiato, allontanandomi da lui.
Gli ho ammesso di non amarlo più >> sbraito.

Derek mi guarda confuso.
Intravedo la tristezza attraversare i suoi occhi.
Ha capito di aver fatto una cazzata.

<< Be...>> inizia
<< Be un cazzo... non mi hai lasciato il tempo di spiegare. Ti sei comportato in modo impulsivo ! >> grido
Sento nuovamente le lacrime sfuggire al controllo

<< Pensavo fosse vero! Lora mi ha detto in quel modo e io non ci ho capito più niente. La gelosia mi ha annebbiato i pensieri...non so cosa ho fat..>>
<< Basta non dire più niente>> lo interrompo. << Non ho voglia di sentire altre cazzate.>>

Faccio per dirigermi nuovamente verso la porta, ma mi tira di nuovo per un braccio
<< Dove vai Giù? >> mi chiede con lo sgomento  negli occhi.

Mi libero immediatamente dalla sua presa
<< Non mi devi toccare cazzo! Non mi devi rivolgere la parola...non mi devi nemmeno guardare >>
<< Cazzo giù mi dispiace... non so che mi è preso! Merda! Non sono mai stato geloso di nessuna...Non me n'è mai fregato un cazzo delle altre ragazze.  Ma quando ho sentito Lora raccontare di te e Clark...>>

Fa una piccola pausa mentre si passa una mano tra i capelli.
Pare esitare. Fa un respiro profondo e poi continua, quasi come fosse tremendamente doloroso esprimere quello che prova.

<< .... una strana sensazione ha invaso il mio petto. Mi bruciava da morire. Volevo strapparmelo di dosso.  Volevo andare da Clark a  spaccargli la faccia >>

Ansima profondamente e si strattona i capelli.

Non riesco a guardarlo negli occhi.
So che se guardassi dentro quei suoi occhi nocciola dimenticherei tutto e lo perdonerei.

Ma non posso !
Non voglio più perdonare chi mi fa dal male.

Ma non posso negare che nel momento in cui ha ammesso di essere stato geloso il mio cuore ha mancato un battito.
Un mix di emozioni sta prendendo il sopravvento dentro di me.

<< Ieri sera hai detto che con me non stavi giocando. Mi hai detto di fidarmi di te. >> dico in un tono più pacato rispetto a qualche istante fa.

Faccio un respiro profondo e continuo
<< Neanche tu ti sei fidato di me. Hai creduto alle parole di Lora. E ti sei vendicato mentre io mi sentivo morire all' interno di quell'armadio>>

<< Giulia ti prego... >> sussurra mentre cerca nuovamente di avvicinarsi a me.
Arretro rapidamente.

Cerco di avvicinarmi alla porta per tentare di sgattaiolare dalla sua stanza,ma si mette davanti a me sbarrandomi il passaggio.
<<Fammi passare. Voglio tornare a casa >> esordisco
<< Ti accompagno io >>
<< No! Torno sola >> ribatto
<< Cazzo giù.. se solo ieri sera me l'avessi raccontato tutto questo non sarebbe successo>>

Sta  scherzando ?

<< Non provare a scaricare la colpa su di me adesso. >> riprendo ad urlare
<< Non è colpa mia se sei una persona priva di controllo. Una persona che non è in grado nemmeno di ragionare. Sei soltanto un bambino impulsivo.  >>

Mi guarda storto. I suoi occhi si riducono in due fessure.
<< Oppure forse avevi realmente voglia di baciarla. O addirittura di scopartela>> lo accuso.

<< Beh...sai che ti dico ? Anche se fosse non sono cose che ti riguardano. Ti ripeto : faccio quello che voglio. Non sono vincolato a nessuno. Nemmeno a te >> ribatte.

Mentre pronuncia queste parole mi fissa impassibile, insensibile.
Mentre io ho incassato l'ultimo colpo.

<< Vaffanculo>> sbotto.

Lo spintono ed esco velocemente dalla stanza.
Attraverso rapidamente la cucina mentre intravedo James seduto sul divano.

<< Giulia tutto bene? >> mi chiede lui.

Lo ignoro completamente. Ma non perché sia arrabbiata  con lui. Ma perché non voglio stare in questa maledetta casa un altro secondo di più.

Apro di scatto la maniglia e mi precipito fuori dal loro appartamento sbattendo la porta con una forza che non credevo di avere.

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