Capitolo 41

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E poi ci sono sere fatte di niente,
dove l'unico rumore
è la voglia di te!
***********

<< Giulia >>

La voce profonda di Allen sopraggiunge alle mie spalle mentre io cerco di rimuovere dalla mente quanto appena successo.

Mentre il battito del mio cuore ritorna lentamente alla normalità, mentre i miei respiri si fanno meno affannati, mentre il suono flebile della voce di Derek svanisce debolmente dalla mia testa.

<< Che fine hai fatto? >> chiede curioso e intanto si accosta accanto a me.
<< Emh...io... volevo qualcosa da bere>> mento.

Non potrei dirgli che in realtà sono scappata per il ribrezzo che ho provato nel momento in cui ho visto l'amica di Derek appollaiata sulle sue gambe manifestando un esplicito tentativo di scoparselo.

<< Beh...Mi ero preoccupato. Pensavo ti avessero rubato >> scherza lui sfoderando un sorriso smagliante.

Mi schiarisco la voce per tentare di smorzare la tensione, mentre afferro un altro bicchiere di liquore.

Ho bisogno di bere! Non penso riuscirò a reggere ancora  la serata senza il sostegno alcolico.

<< Quanto stai bevendo ? >> domanda in tono divertito ma percepisco  una nota di serietà nella sua voce.

Faccio spallucce.

Quanto ho bevuto?
Penso di essere al 4 bicchiere... o forse al 5.
Non lo so. Non mi ricordo.
Percepisco solo un lieve mal di testa che mi destabilizza.
Le mie gambe sono più pesanti, la mia testa è più pesante. Tutto mi sembra più pesante.

Il liquore mischiato allo champagne ha ufficialmente preso residenza nel mio cervello e non penso avrà intenzione di andarsene molto presto.

<< Direi che è ora di smettere >> ribatte Allen
<< Va bene papino >> commento sarcastica sfoderando un sorriso impertinente.

Lui scoppia in una risata sfrenata e intanto mi pone la sua mano affinché la possa afferrare.

Gli rivolgo uno sguardo confuso.

<< Andiamo a fare una passeggiata in giardino. Ti va?>> mi chiede mostrando due adorabili occhioni dolci.
<< No io non...>> arriccio il naso con disappunto.
<< Dai Giulia...Allontaniamoci un po' da questo frastuono. Mi sta letteralmente danneggiando i timpani>> afferma ridendo.

È abbastanza convincente.
Anche se non ho per niente voglia di camminare accetto, afferrando la sua mano.

Sul suo volto si delinea un sorriso vittorioso mentre ci dirigiamo all'esterno della reggia imperiale.

Camminiamo in un silenzio assordante accompagnato semplicemente dal fievole fruscio degli alberi che circondano il possente edificio e dal rumore ritmico dei miei tacchi.
Osservo minuziosamente le statue che invadono l'ampio giardino deserto, mentre Allen mi tiene ancora per mano.

Anche se mi sento un po' a disagio, considerando soprattutto che siamo assolutamente soli, non posso negare che avevo proprio bisogno di prendere un po' d'aria.
Il vento gelido che sferza prepotentemente il mio viso mi consente di riprendere lucidità.

Mi conduce a rilento  in un angusto angolo buio leggermente illuminato dal chiarore della luna piena.
Si ferma di scatto scrutando la mia reazione mentre aggrotto la fronte confusa.

Sul suo volto spunta un lieve sorriso e intanto con le dita afferra una ciocca dei miei capelli posizionandola dietro l'orecchio.

<< Sei bellissima>> mormora.

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