Capitolo 39

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Il peggior modo
di sentire la mancanza di qualcuno
è esserci accanto
e sapere che non l'avrai mai.
( G. G. Márquez)
***************

<< Tesoro mio >>

La voce stridula di Paul mi provoca un tuffo al cuore.
Mi volto di scatto e lo vedo avvicinarsi a me a passo svelto accompagnato da un ragazzo molto carino dal fisico esile.

Deve essere il famigerato Cody.

<< Pauul >>

Butto le mie braccia intorno al suo collo stringendolo forte e lasciandomi rassicurare da quel profumo familiare

<< Grazie >> gli sussurro nell'orecchio riferendomi al bellissimo abito che mi ha regalato.

Si svincola dalla mia stretta presa, osservandomi negli occhi.
Accenna un leggero sorriso mentre mi posa un casto bacio sulla fronte.

Il ragazzo accanto a lui si schiarisce la voce guardando altrove palesemente imbarazzato da questa dimostrazione d'affetto.

Mi rivolgo a lui con un sorriso
<< Ciao. Tu devi essere il famoso Cody >>

<< Si.. tu invece devi essere Giulia >> ribatte con una scintilla divertita nei suoi occhi verdi.
<< Emh si >> affermo abbozzando un sorriso.

<< Dov'è il tuo accompagnatore ? >> chiede
Paul guardandosi intorno.
<< Derek è andato a prendere da bere >>

Mi guarda stupito.
<< Hai detto Derek ? >> commenta trattenendo una risata.

Cosa?

<< Cosa ?? No! Ho detto Allen >>

Ho detto Derek ?
Dio sto impazzendo.

<< Hai detto Derek>> continua imperterrito con aria palesemente divertita.
<< Ok basta! Adesso smettila!>> lo ammonisco severa mentre solleva le braccia in segno di resa.

La serata non è neppure iniziata e già sto perdendo il lume della ragione.

Un leggero tocco sulla mia spalla nuda mi provoca un brivido su tutto il corpo.
Mi volto e vedo Allen sorridente che mi pone un bicchiere di champagne

Spero non traspare dal mio volto la delusione non appena ho visto la sua figura anziché quella di...

Giulia smettila!

<< Grazie >> gli sorrido educatamente.

Nell'istante in cui mi porto il bicchiere alle labbra Paul mi schiocca un'occhiata sbigottita accompagnata da una leggera gomitata che rischia di farmi perdere l'equilibrio su questi trampoli vertiginosi.
Gli lancio uno sguardo cupo, ma poi intuisco.

Mi giro di scatto e i miei occhi incrociano lo sguardo di colui che attendo impaziente da tutta la sera.

Deglutisco totalmente a disagio, mentre le mie mani iniziano a tremare e il cuore a palpitare velocemente.

<< Giulia tutto bene ? >> mi chiede Allen osservando la reazione di sconcerto che traspare palesemente dal mio volto.

La sua voce è talmente flebile che quasi non riesco a sentirla.
Sono troppo concentrata a fissare il ragazzo dai maledetti occhi nocciola che appare in tutto il suo fascino.

Il pantalone nero disegna perfettamente le sue gambe lunghe e muscolose, la camicia bianca un po' sbottonata sul davanti consente di mettere ancora di più in evidenzia il suo collo che vorrei riempire di baci e il suo marcato pomo d'Adamo.
I capelli scuri sono leggermente pettinati anche se non mancano alcune ciocche ribelli sparpagliate casualmente, proprio come nel suo stile.
Si muove lentamente con la sua camminata possente e io ho i pensieri completamente annebbiati.

Cazzo è un Dio greco sceso in terra per mettere a dura prova il mio autocontrollo.

<< Giulia sei con noi ? >> continua imperterrito Allen schioccando le dita davanti al mio naso.
<< Emh. Si... dicevi ? >> farfuglio
Mi volge uno sguardo stranito mentre Paul tenta di nascondere una risata fingendo di tossire.

Butto tutto d'un sorso il pregiato champagne cercando di ignorare il bruciore alla gola.

<< Ehi... Vacci piano >> commenta divertito Allen mentre avvolge il suo braccio intorno ai miei fianchi diminuendo la distanza tra di noi.

Sbarro gli occhi letteralmente a disagio mentre mi lancio un'occhiata di complicità con Paul.

In quell'istante rivolgo  come un automa nuovamente lo sguardo verso Derek, il quale non esita a fissarmi intensamente mentre si morde il labbro inferiore.
Ma noto che si acciglia non appena i suoi occhi saettano verso il braccio di Allen che stringe i miei fianchi.
Continua a fissarmi senza pudore, incurante del fatto che i suoi amici possano notarlo.

Ero talmente concentrata a fissare la sua bellezza che non mi ero neanche accorta della presenza della sua comitiva, compreso Clark e della sgualdrina che è posizionata accanto a Derek.

Il suo fisico formoso è avvolto in un tubino nero eccessivamente aderente che le lascia scoperte tutte le sue lunghe cosce.
I capelli perfettamente lisci le arrivano appena sotto il suo seno abbondante. Il  viso è talmente truccato da sembrare una bambola di porcellana e le labbra carnose su cui è stato applicato un rossetto rosso fuoco si schiudono in un ghigno malizioso mentre inizia ad ondeggiare freneticamente i suoi fianchi davanti Derek. Sembra una spogliarellista.

Da dove cavolo è uscita questa ?!
Ignoro la consueta sensazione di gelosia che inizia ad assalirmi.

Mi stupisco invece di vedere Clark che tiene in braccetto Lora, la quale come sempre, non esita a lasciar poco all'immaginazione.

La scollatura del suo vestito è così striminzita che non mi sorprenderei di veder fuoriuscire un capezzolo da un momento all'altro.
Sono schifata.

Aveva ragione Paul: è una donna dai facili costumi.
Non mi stupirei di vederla alla prossima festa intenta a scoparsi Luca o James.
Penso che facciano a turni per portarsela a letto.

Mentre continuo a fissare l'intero clan inorridita non mi sfugge lo sguardo severo di Clark mentre squadra l'intera figura di Allen.

Sembra che non abbia ancora accettato totalmente la nostra rottura.

Dio che situazione!

<< Balliamo ? >> prorompe Paul per alleviare la palese tensione che è calata.

Guardo Allen con aria interrogativa, e poi annuendo mi conduce alla pista da ballo seguiti da Paul e Cody che si tengono per mano.

Ci mischiamo tra la folla ubriaca e sudata mentre iniziamo a muoverci a ritmo di musica.

Mi posa delicatamente le mani suoi fianchi e io, esito un po' prima di avvolgere le mie braccia intorno al suo collo.

<< Ti guardano tutti >> bisbiglia Allen al mio orecchio per cercare di sovrastare la musica assordante.
<< Non è vero! >> obietto abbassando lo sguardo imbarazzata e aggrottando la fronte.

<< Signori e Signore... rallentiamo un po' va bene?>> esordisce il deejay.

Mi osservo intorno e ad un tratto, la sala è illuminata da una luce tenue quasi in penombra mentre una dolce sinfonia ha preso il posto dell'assordante frastuono che riecheggiava fino a qualche secondo fa.

Deglutisco, e intanto Allen abbozza un lieve sorriso mentre accorcia la distanza tra di noi.
Le sue mani premono ancora suoi miei fianchi, ma il suo viso è molto più vicino al mio e io vorrei solo svincolarmi dalla sua presa.

Che cavoli di problemi ho ??

È un ragazzo molto carino ed educato. Perché non posso essere attratta da lui ?
Perché devo sempre complicarmi le cose ?

Certo! Perché ho un marcato debole per i bastardi prepotenti. Ecco perché!

Mentre la musica continua ad avvolgere la magnifica sala Allen tenta di avvicinare il suo corpo sempre di più al mio.

Poggio la testa sul suo petto e intanto cerco di immaginare che sia il petto possente di un'altra persona.

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