Profumavi di proibito.
Avevi quell'odore che hanno i diavoli.
Ma Dio, quando hai sorriso
mi si sono aperte
le porte del paradiso.
*****
La mattina seguente sento caldo. Troppo caldo.
Tento di scoprirmi ma con la mano tocco una superficie calda e morbida.
Alzo lentamente lo sguardo. Il volto addormentato di Derek mi provoca un sorrisetto, il che è del tutto raro considerando che la mattina il massimo di cui sono capace è aprire gli occhi e non riesco a proferire mezza parola finché non ho caffeina in circolo.
Cerco di tirarmi su ma il suo braccio mi cinge in vita immobilizzandomi. Spintono delicatamente la sua spalla e cerco di slegarmi dalla sua stretta presa.
Scendo lentamente dal letto e, camminando in punta di piedi per non svegliarlo, abbasso la maniglia della porta.
Prima di uscire dalla stanza mi volto nuovamente verso di lui.
Osservo attentamente il petto nudo colmo di tatuaggi avvolto dalle lenzuola chiare, l'espressione corrucciata e le labbra schiuse che fremono leggermente. È dannatamente bello senza nemmeno sforzarsi.
Sgattaiolo dalla camera e mi dirigo in cucina.
Apro freneticamente tutti gli scaffali alla disperata ricerca di caffè, ma non riesco a trovarlo. Non c'è traccia di caffè.
Come è possibile ?
Sto per ispezionare l'ennesimo angolo quando una voce stridula prorompe alle mie spalle.
<< Giulia che sorpresa vederti qui! >>
Mi volto imbarazzata verso James che mi guarda palesemente divertito. Non so se per il mio aspetto inquietante in piena mattina o per il mio palese stupore. Forse per entrambi.
<< Ehm..Già. Anche per me è una sorpresa vederti >> farfuglio.
Ma che diamine sto dicendo?
Che razza di sorpresa è vedere una persona nell'appartamento in cui vive?
Le sue labbra si schiudono in un sorriso a trentadue denti chiaramente divertito dalla stronzata che è appena uscita dalla mia bocca.
Aggrotto la fronte e mi schiarisco la voce per placare il mio imbarazzo.
<< Emh... scusa mi sono appena svegliata>> tento di giustificarmi mordendomi il labbro, come faccio sempre quando sono in uno stato di tensione.
<< Capisco... stai cercando qualcosa di particolare? >> chiede osservando le ante degli scaffali aperte e tentando di mascherare una risata.
<< Volevo fare il caffè... ma non riesco a trovarlo>>
<< Lascia fare a me >> afferma avvicinandosi alla cucina.
Mi sposto leggermente da lui abbassando lo sguardo e solo in quel momento mi accorgo che indosso semplicemente la maglia di Derek che mi copre a malapena.
Merda! Non avevo pensato all'eventualità di incontrarlo.
Adesso sono ancora più imbarazzata di prima.
Faccio un respiro profondo e prendo posto su una sedia tirando per quanto sia possibile la maglia affinché possa nascondermi almeno le cosce.
Ma ovviamente fallisco nel tentativo.
<< Ecco a te >> esordisce James porgendomi il caffè e continuando a sorridere come un ebete.
<< Emh grazie >> affermo in modo meccanico e portandomi di colpo la tazza alle labbra per non allungare una potenziale conversazione.
Pessima idea. Il caffè è bollente e rischia di ustionarmi il palato. Impreco tra me mentre penso solo a svignarmela dalla cucina.
James prende posto difronte a me sedendosi sul divano e soffiando leggermente nel contenuto della sua tazza col tentativo di raffreddarla.
Mi guardo intorno mentre sorseggio il mio caffè.
La casa è terribilmente in disordine: il lavello è invaso da utensili che aspettano di essere lavati, sul pavimento sono sparsi una marea di vestiti sporchi e numerose bottiglie vuote di birra sono esposte su uno scaffale quasi come fossero un trofeo.
<< Scusa per le condizioni in cui è ridotta la casa. Ma il tuo ragazzo è molto disordinato>> sghignazza scandendo lentamente la parola ragazzo per attribuirgli enfasi.
Sgrano gli occhi sbigottita. Per poco non sputo il caffè.
<< Che... che cosa? Io e Derek non stiamo insieme>> balbetto a disagio.
<< Ah no? Che stupido che sono. E io che pensavo il contrario>>
Mi pare di scorgere l'ombra di un ghigno sul suo volto.
Mi sta letteralmente prendendo in giro.
Inarco un sopracciglio indispettita. Il suo umorismo in piena mattina mi sta davvero urtando.
<< Non hai niente di meglio da fare che tormentarla? >>
Derek fa capolino in cucina ancora tutto assonnato.
Si passa una mano tra i suoi capelli che sono più spettinati del solito e mi strizza l'occhio per rassicurarmi.
<< Buongiorno fratello...stavamo solo facendo due chiacchiere>> risponde James ancora più divertito di prima.
Derek si avvicina alla cucina versandosi del caffè e poi con uno sguardo intimidatorio si rivolge nuovamente verso di lui.
<< Non devi andare in bagno?>> gli chiede Derek facendogli implicitamente intendere che deve andarsene.
<< Si si ho capito mi levo dai coglioni>>
Si alza dal divano e si allontana non prima di saettare il suo sguardo allietato nella mia direzione.
<< È un cretino>> sentenzio a bassa voce non appena rimaniamo soli.
<< Si diverte a stuzzicare le persone. Lascialo stare>> dice Derek bevendo tutto d'un sorso il suo caffè.
Lo guardo incredula. In pratica ha confermato la mia ipotesi solo con parole diverse, ovvero che è un cretino.
Mi alzo dalla sedia per posare la tazza sul lavello mentre lo sguardo di Derek mi scruta impassibile.
Gli lancio uno sguardo interrogativo.
<< Ti sembra il caso di girare per casa in queste condizioni ? >>
Il suo tono è serio tanto quanto i suoi occhi che esaminano severi la mie gambe nude.
<< Non ho pensato che avrei potuto incontrarlo >> ammetto sinceramente portandomi le braccia al petto.
Si avvicina a me infiltrando con un gesto fulmineo la sua mano dentro la maglia.
Ispiro di scatto mentre le sue dita ruvide dalla pancia salgono delicatamente sempre più in su.
Posa le sue labbra sulle mie mordendomi dolcemente il labbro inferiore.
Accarezza i capezzoli con i pollici e intanto sento quel calore ormai familiare travolgere ogni particella del mio corpo.
<< Ti piace ? >> mormora sulle mie labbra mentre le sue dita pizzicano ancora i miei capezzoli facendoli indurire.
Annuisco in modo meccanico incapace di proferire mezza sillaba e con quel gesto, come se gli avessi dato il via libera applica più pressione sui miei seni mentre la sua lingua chiede l'accesso senza essere ovviamente respinta.
In quel momento sento uno strano cigolio provenire dall'altra parte della casa che mi fa riprendere dallo stato di trance in cui ero caduta.
<< C'è James di là >> sussurro sulle sue labbra, ma lui non pare molto preoccupato.
Il suo sguardo non si solleva verso i miei occhi troppo impegnato a osservare il mio seno ormai del tutto scoperto.
<< James è sotto la doccia. Ti pensi che l'avrei fatto sapendo che qualcuno ti potesse vedere in queste condizioni ? >> chiede alzando finalmente il suo sguardo.
Lo guardo negli occhi senza dire niente sollevando leggermente l'angolo della bocca.
<< Potrei ucciderlo se ti vedesse nuda>> sentenzia in un tono eccessivamente serio considerando la gravità di quello che ha appena detto.
Sbarro gli occhi esterrefatta mentre lui mi osserva pensieroso.
<< Non lo sopporterei >> ammette con fermezza portandosi una mano tra i capelli scompigliandoli lentamente.
Queste parole mi provocano un tuffo al cuore.
Poggio con forza le mie labbra sulle sue lasciandomi avvolgere dal sapore intenso della sua bocca mentre la sua mano mi cinge in vita annullando la distanza tra i nostri corpi.
Di scatto mi gira di spalle facendo perfettamente aderire la mia schiena al suo petto.
Poggio le mani sul tavolo per tenermi in piedi mentre la sua erezione preme in modo deciso contro il mio sedere.
Le sue labbra calde iniziano a posare una serie di dolci baci appena sotto il mio collo , inclino la testa per godermi quel contatto bramoso mentre le sue mani afferrano sempre con più forza i miei fianchi.
Mi mordo il labbro tentando di ansimare meno rumorosamente quando la sua erezione bisognosa preme in modo sempre più tenace contro il mio corpo.
Mentre beneficio di queste sensazioni travolgenti la suoneria del suo telefono ci disturba prepotentemente ma Derek non sembra particolarmente interessato a rispondere.
<< Non rispondi? >> sussurro con voce roca
<< Zitta >> mi ammonisce e intanto le sue labbra salgono sempre più in su mordendo dolcemente il mio lobo.
Inspiro pesantemente e d'istinto inarco la schiena scossa da quel gesto che mi provoca brividi diffusi su tutto il corpo.
La suoneria non ha intenzione di cessare e continua imperterrita a risuonare.
<< Forse è importante >> affermo voltandomi verso di lui e interrompendo il nostro momento di intimità.
Derek sbuffa spazientito portandosi una mano sul volto mentre si dirige a prendere il telefono posato vicino al televisore.
Non appena legge il nome sul display dal suo volto traspare chiaramente un senso di inquietudine.
<< Aspettami qua >> ordina prima di rispondere e allontanandosi dalla cucina.
Mi porto una mano tra i capelli confusa mentre cerco di origliare il più possibile la sua telefonata.
<< No perché?.....Cazzo...Oh...>>
I brandelli di conversazione che riesco a captare non hanno assolutamente senso.
Con chi sta parlando? E soprattutto perché l'espressione del suo volto è cambiata radicalmente non appena ha visto chi fosse?
<< Giulia ti fermi a mangiare con noi? >>
James entra in cucina a dorso nudo mentre con un'asciugamano cerca di asciugarsi i capelli ancora bagnati.
Sul suo volto è raffigurato un sorriso smagliante mentre piccole gocce d'acqua scendono lentamente dalla sua fronte.
Sto per rispondere ma in quell'istante la voce di Derek mi precede.
<< No! La riaccompagno a casa >>
Lo guardo perplessa mentre cerco di scrutare la sua espressione, ma lui mi osserva impassibile. Le sue pupille non esprimono alcun tipo di emozione e questo mi irrita terribilmente.
Odio i suoi continui sbalzi d'umore e sono certa che la colpa di questo drastico cambiamento di atmosfera è dovuto alla telefonata che ha appena ricevuto.