Audere

By Beth_Lo

378K 13.3K 951

COMPLETA. Riservata, timida e insicura di sè, Giulia Belli è fidanzata da tanti anni con Clark Candel, un rag... More

•Capitolo 1•
•Capitolo 2•
•Capitolo 3•
•Capitolo 4•
•Capitolo 5•
•Capitolo 6•
•Capitolo 7•
•Capitolo 8•
•Capitolo 9•
•Capitolo 10•
•Capitolo 11•
•Capitolo 12•
•Capitolo 13•
•Capitolo 14•
•Capitolo 15•
•Capitolo 16•
•Capitolo 17•
•Capitolo 18•
•Capitolo 19•
•Capitolo 20•
•Capitolo 21•
•Capitolo 22•
•Capitolo 23•
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
AVVISO
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
AVVISO
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Sequel o no?
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
EPILOGO
~Ringraziamenti~
Sequel iniziato

Capitolo 43

6.3K 217 4
By Beth_Lo

Ti spoglio io
che le mie mani le conosco
Ti spoglio io
che se lo fai tu...che se lo fai tu
muoio.
*****

Avvicina le sue labbra alle mie sfiorandole delicatamente, passando la sua lingua calda su ogni millimetro delle mie labbra.
È un bacio delicato, puro, diverso da quello quando eravamo in giardino ma comunque dannatamente capace di annientarmi.

Le sue labbra bagnate si spostano sul mio collo posandomi una serie di piccoli baci, mentre con la mano stringe la stoffa dell'abito scoprendo ancora di più la coscia.

Posso sentire i suoi respiri affannati, quasi come se facesse fatica a rimanere così calmo. Qualcosa nei suoi movimenti mi induce a pensare che sta inibendo il suo istinto per godersi questo contatto gracile e delicato. Ma so che non durerà molto.
So che la passione che abbiamo l'uno dell'altro ci travolgerà da un momento all'altro.

Gli accarezzo la schiena mentre le sue labbra ritornano sulle mie e le nostre lingue cominciano a muoversi all'unisono.
Cerca con una mano di agganciare la zip del vestito posizionata dietro la mia schiena.

Non resisto più, i miei ormoni sono completamente in subbuglio. Porto una mano dietro la schiena per aiutarlo a levare l'abito il più velocemente possibile.

<< No! Lo tolgo io>> afferma a metà tra un ordine e una supplica.
Mi afferra dai fianchi e mi fa girare da dietro mentre sento la zip lentamente aprirsi.

L'abito cade a terra inerme rivelando l'immagine del mio corpo nudo e restandomi indosso solo il reggiseno senza spalline e un paio di mutandine nere.

Mi volto verso di lui un po' in imbarazzo mentre i suoi occhi sono completamente concentrati a squadrare il mio corpo.
Si morde lentamente il labbro inferiore

<< Merda! >> esordisce con voce roca e intanto indietreggia per raggiungere il letto e sedervici di sopra senza staccare i suoi occhi da me.

<< Vieni qui >> ordina

Deglutisco totalmente incapace di proferire parola e obbedisco. Il mio corpo nudo è scosso dai brividi, e i suoi occhi sembrano godersi la mia sfilata mentre lo raggiungo.

Il mio lato audace prende il sopravvento consentendomi di mettermi a cavalcioni sulle sue gambe. Noto che Derek mi guarda divertito non appena mi poggio sopra di lui.

<< Cosa vuoi farmi ? >> mormora sfoderando un sorriso sfacciato.
<< Quello che vuoi >> ammetto a lui e a me stessa.

Non sono più ubriaca, ma il residuo del liquore mi consente di essere leggermente più sfrontata.

<< Cazzo... Questo non dovevi dirmelo. Non hai idea delle cose potrei farti! >> commenta continuando a tormentarsi il labbro inferiore.

Faccio un respiro profondo mentre con un altro pizzico di coraggio tento di slacciare i bottoni della sua camicia.
Lui osserva minuziosamente le mie piccole mani tremanti che lentamente sbottonano la camicia rilevando sempre di più i suoi pettorali scolpiti.

<< Merda! Non resisto più >> mormora afferrando la camicia e strappandola con un gesto fulmineo mentre i bottoni si staccano dalle fessure cadendo sul pavimento.

Lo guardo sbigottita, attonita, esterrefatta. E non soltanto per quello che ha appena fatto, ma per la vista dei suoi addominali perfettamente delineati mentre il suo petto si muove freneticamente a causa dei respiri affannosi.
Porta la sua mano alla mia nuca tirandomi verso di se finché non siamo completamente coricati sul letto. Mi avvinghia con le sue braccia tatuate in quello che sembra un disperato tentativo di fondere i nostri corpi.

Mi morde il collo con le sue labbra bramose mentre io mi dondolo sensualmente sopra di lui provocandogli un gemito al quale rispondo con un altro in perfetta sintonia.

<< Togliti il reggiseno >> sentenzia con tono implorante.

Obbedisco alzandomi lentamente mentre in modo tremolante slaccio il gancio della mia biancheria che scopre i miei modesti seni.

Osserva attentamente i miei seni con occhi famelici e di scatto il tocco del suo indice sui miei capezzoli rosei e duri mi costringe ad ansimare rumorosamente.
Graffio i suoi addominali perfettamente delineati mentre continuo a dimenare i miei fianchi sul suo sesso che rischia di evadere dall'elegante pantalone.

<< Se non la smetti mi farai venire nei pantaloni >> afferma con la voce che trema un po' e il volto verso l'alto in estasi.
Non ho intenzione di bloccarmi.

Sono pietrificata dall'immagine del suo volto che trasuda desiderio, dall'immagine del suo volto soddisfatto dalle emozioni che gli sto dando.
Mi chino a posare le labbra sulla sua pelle sudata leccandolo appena sotto il collo mentre lui bramoso poggia le mani sul mio sedere stringendolo avidamente.

<< Cazzo... Sto per venire! >> mormora.
Le sua gambe si irrigidiscono sotto di me, il suo petto ansima profondamente, le sue labbra tremano e i suoi occhi sono leggermente socchiusi.

Appena sento bagnarsi sotto i pantaloni smetto di muovermi e lo osservo mentre i suoi respiri affannosi sono l'unico rumore che rimbomba in questa stanza in penombra.

Rimango seduta sulle sue cosce non sapendo bene cosa fare e intanto lui apre gli occhi ritornando lentamente alla realta
Mi rivolge un sorriso imbarazzato.

<< Non ero mai venuto così >> mi confida
<< In che senso ? >> farfuglio
<< Con i pantaloni addosso>> afferma guardandomi dritta negli occhi
<< Oh>> è l'unica cosa che riesco a dire un po' in imbarazzo.

Questa confessione mi conforta ma al contempo non riesco a non pensare a tutte le ragazze con cui scopa continuamente e, la paura che anche io possa essere semplicemente un altro nome della sua hot list inizia a turbarmi.

Scendo dalle sue gambe e raccolgo il reggiseno da terra infilandolo rapidamente e noto con la coda dell'occhio le sue pupille che mi scrutano dubbiosi.

<< Qualcosa non va ? >> mi chiede notando il mio silenzio.

Scuoto la testa in modo meccanico. Non ho assolutamente intenzione di rilevargli ciò che sto pensando. Passerei per una psicopatica gelosa di una persona che non è sua.
Perché lo so... Lui non è mio. E forse non lo sarà mai.

<< Dimmelo >> ordina in tono severo alzandosi dal letto.
<< Non ho nulla>> mento evitando di incontrare il suo sguardo.

Mi afferra di scatto per i polsi e mi solleva delicatamente il mento affinché lo possa guardare negli occhi.
Inarco un sopracciglio indispettita.
<< Dimmelo >> insiste imperterrito.

<< È solo che...tu... insomma... la tua vita sessuale è molto attiva >> ammetto abbassando lo sguardo mentre l'abituale gelosia inizia a dominare il mio petto.
<< Sei gelosa Giulietta? >> esclama in tono divertito sollevandomi nuovamente il mento.
<< Assolutamente no >> mento arricciando il naso.
Sfodera un sorriso strafottente mentre mi stringe a se avvolgendomi nel suo corpo.
Ovviamente non mi ha creduto, ma sono felice che non abbia inferito.

La forza dei sentimenti che provo per lui aumenta d'intensità ad ogni nostro contatto e non sono pronta ad affrontarli.
Mi lascio rassicurare dal calore del suo corpo e dal suo odore inebriante.

<< Dormi da me ? >> sussurra tenendomi ancora stretta a se.
Sorrido sul suo petto anche se so che non può vedermi.
<< Non ho niente da indossare come pigiama... non posso dormire con quel vestito>> affermo svincolandomi dalla sua presa e indicando con un cenno il mio abito che giace per terra.

<< Pensavo che potresti rimanere in intimo...d'altronde io ne sarei felice >> ammicca strizzando l'occhio.
Inarco un sopracciglio e tento invano di nascondere un sorriso mordendomi il labbro.
<< Ma se proprio vuoi qualcosa con cui coprirti... Tieni questa >>

Lo guardo confusa mentre mi pone una t shirt a maniche corte nera.

<< È mia. >> afferma quasi a leggere negli occhi il mio sospetto che fosse di qualcuna delle sue fantastiche amiche.

Infilo rapidamente la maglia che mi copre a stento il sedere mentre il suo odore impresso nel tessuto invade le mie narici.

<< Sei bellissima >> esordisce un po' in imbarazzo mentre in modo impacciato si porta una mano tra i capelli spettinati.
Non è abituato a fare complimenti. Questo ormai l'ho intuito.

<< Grazie >> rispondo arrossendo.
<< Ok ora basta! Vado a levarmi i pantaloni che mi hai fatto sporcare >> dice in tono beffardo mentre apre la maniglia della porta ed esce dalla stanza.

Derek's POV

Sono poggiato alla porta della camera dopo essere andato in bagno a togliermi i pantaloni e indossare un semplice pantaloncino  che avevo scaraventato sulla pila di vestiti sporchi che invade il mio bagno.

Incrocio le mani sul petto mentre osservo Giulia di spalle chinata, intenta a prendere il suo abito da terra.
La mia maglia che indossa alla perfezione  è risalita sensualmente sulla sua schiena concedendomi di ammirare il suo culo tonico e sodo che traspare a malapena.
Mi mordo il labbro e scaccio dalla mente i miei pensieri perversi.

Mi schiarisco la voce per catturare la sua attenzione. Non si era ancora accorta della mia presenza.

Trasalisce e si volta di scatto.
Si solleva da terra lisciando la maglia affinché possa coprire la sua nudità mentre  i suoi occhi scendono involontariamente dal mio ventre all'elastico dei miei pantaloni.
Deglutisce e lentamente solleva il suo sguardo verso il mio.

<< Emh...scusami non ti ho sentito... arrivare>> afferma con voce stridula.

<< Tranquilla...Mi stavo godendo il panorama>> ammico sfacciato.

Arrossisce sotto il mio sguardo famelico e questo non fa altro che intensificare la mia fantasia perversa.

Dio quanto vorrei scoparla. Prenderla da dietro e afferrare tra le mani quel sedere mozzafiato mentre lei mugolerebbe il mio nome fino a perdere la voce.

Ma devo stare calmo. In questi anni ha scopato con Clark soltanto per una sorta di dovere. Non provava piacere mentre lui penetrava dentro di lei.
E questo nella mia mente perversa e malata mi rende stranamente felice. Voglio essere io a fargli ricordare quanto sia piacevole il sesso.

Mi corico sul letto poggiandomi allo schienale
<< Vieni qui >> bisbiglio

Avanza sensualmente verso il mio letto mentre mi godo lo spettacolo quando la maglia risale debolmente rilevando gli slip di pizzo.
Si raggomitola accanto a me poggiando il suo viso sul mio petto.

Posso sentire i battiti accelerati del suo cuore e mi rendo conto quanto questi dettagli lì ho sempre considerati superficiali, frivoli.

Non mi sono mai soffermato ad ascoltare  il rumore ritmico del cuore delle ragazze mentre scopavamo, a percepire il suono docile delle loro labbra mentre le baciavo e a lasciarmi invadere dal profumo della loro pelle. Pensavo  solo a godermi l'estremo piacere che solamente  il sesso è in grado di offrirmi.
Ma di Giulia... ho prestato attenzione ai minimi particolari fin dal primo giorno che l'ho vista.

Poggio un braccio sulla sua schiena tirandola più stretta a me.
Sembra così piccola e fragile, così diversa dal tipo di ragazze che tendo a frequentare.

Non ho mai avuto nessun tipo di rapporto: l'etichetta "fidanzato" non mi si addice e non sopporto sentirmi vincolato ad una persona. Non ho mai avuto il desiderio di scoprire cosa si nascondesse al di là dell'aspetto fisico delle ragazze. Mi accontentavo semplicemente che avessero un buon culo e labbra scopabili. Non chiedevo loro di rimanere a dormire da me, e io non mi fermavo a rimanere da loro. Non mi importava sapere  cosa gli piacesse fare nella vita, quali fossero  i loro sogni, o altre cazzate.

Sono cresciuto con la convinzione che l'amore è soltanto una fottuta stronzata e mio padre di questo è stato il mio esempio più grande.

Sono ancora impresse nella mia mente le urla di mia madre in in quel salotto apatico e incolore che lo accusava di averla tradita.

Mio padre, il diplomatico Logan Holder, non si è mai fatto troppo problemi a venir meno ai suoi doveri coniugali e ai suoi doveri da padre.
Era troppo impegnato ad esercitare la sua prestigiosa professione e a infilarsi nelle mutande  delle segreterie tra una pausa caffè e un'altra.

Il suo fisico possente e robusto accompagnato dai capelli perfettamente tirati all'indietro leggermente brizzolati lo rendevano irresistibile. In aggiunta il fatto di essere un banchiere miliardario hai i suoi vantaggi. La gente è spaventosamente attratta dai bigliettoni e vedere un uomo scendere da una costosa macchina sportiva, con al polso un orologio dannatamente costoso e nel suo impeccabile look cinico e sicuro di sé contribuiva ad aumentare il suo fascino.

I soldi non mi sono mai mancati, ma mio padre era convinto che potessero colmare la sua assenza mentre lui era troppo impegnato fare qualsiasi cosa pur di non fare il padre o il marito.
Quando da piccolo mi avvicino timoroso a lui per chiedergli qualcosa mi liquidava con un meccanico cenno della mano, del tipo "ora sono impegnato ne parliamo dopo".
E quel dopo non c'era quasi mai.

Col tempo ho ridotto al minimo indispensabile le nostre conversazioni soprattutto da quando non vivo più con loro.

Lui non ha mai saputo un cazzo della mia vita e a me non frega niente della sua.

Ma quando ho dovuto comunicargli quel dannato incidente che ha scombussolato la mia vita mi ha stupito il suo volto preoccupato e al contempo furioso e furibondo.
In quel momento si è forse ricordato di essere un padre. Peccato che non basti a colmare i vent'anni in cui ha preferito fare il coglione.

Osservo Giulia che si è addormentata mentre disegnava con le sue piccole mani i contorni dei tatuaggi sul mio petto.
La sua fronte è corrugata, le sue palpebre rigide e tese e le sue labbra si schiudono in un broncio  quasi come se fosse nel mezzo di un incubo.
Sorrido mentre le poso un leggero bacio sulla fronte.

Sono fottutamente spaventato dalle sensazioni che mi provoca il suo contatto e dal bisogno di conoscerla a fondo.
Lei mi ha scosso dentro, sta affondando i suoi teneri e pericolosi artigli nell'angolo più nascosto e abissale della mia anima, un angolo che nessuno hai mai toccato.

Fin dall'inizio sono stato invaso da un istinto protettivo che mi costringeva a difenderla senza sapere nemmeno io il motivo.
E adesso mentre la avvolgo tra le mie braccia mi rendo conto che forse dovrei solo difenderla da me stesso.
Sarei disposto a spaccare il cranio a qualsiasi persona le farebbe del male ma non sono sicuro di poterla realmente proteggere da me.

Ho paura che con le sue mani gracili riesca a scalfire la mia corazza.
E non posso permetterglielo nonostante non abbia la forza di oppormi, so che non posso permetterle di entrarmi dentro.

Non solo per Clark.

Ma per tutti i fottuti disastri che demoliscono la mia vita fino a consumarmi.

Sono soltanto un'ombra che cammina nel buio, e lei è quel raggio di sole che mi concede di sentirmi vivo.
Ma sono terrorizzato all'idea che l'alone cupo e lugubre che mi accompagna possa attenuare la sua luce.

Continue Reading

You'll Also Like

84.2K 2.7K 62
Katherine, bella, forte, impavida, ma con un dolore dentro se stessa che la segue costantemente. E' la ragazza nuova, lei che odia i cambiamenti, lei...
6.6K 244 22
tutto sembra iniziare da una tassa mancata, ma in realtà tutto a inizio da uno sguardo. È quello che accade tra Emma e Dimitri, due mondi opposti, co...
6.1M 5.6K 2
• COMPLETA • - Era lì, appoggiato al lavello della cucina. I ciuffi castani gli ricadevano attorno agli occhi dandogli un'aria quasi selvatica, e la...