Audere

By Beth_Lo

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COMPLETA. Riservata, timida e insicura di sè, Giulia Belli è fidanzata da tanti anni con Clark Candel, un rag... More

•Capitolo 1•
•Capitolo 2•
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•Capitolo 5•
•Capitolo 6•
•Capitolo 7•
•Capitolo 8•
•Capitolo 9•
•Capitolo 10•
•Capitolo 11•
•Capitolo 12•
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•Capitolo 18•
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Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
AVVISO
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 37
Capitolo 38
AVVISO
Capitolo 39
Capitolo 40
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Capitolo 48
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Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Sequel o no?
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
EPILOGO
~Ringraziamenti~
Sequel iniziato

Capitolo 36

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By Beth_Lo

Ciò che è difficile attrae,
L'impossibile seduce
Ciò che è complicato spaventa
Ciò che è estremamente complicato
Innamora.
( Paulo Coelho)
**************

L'acqua scivola delicatamente sul mio corpo.

Poggio le spalle alla parete del box doccia mentre i miei pensieri corrono continuamente a Derek e ai suoi repentini sbalzi d'umore.

Sono passate solo due ore da quando Paul, come promesso, mi ha riaccompagnato a casa, e per tutto il tempo non ho fatto altro che ripetere nella mia mente l'intera serata.

Come può essere che sia successo tutto questo ?

Eh no, non mi riferisco solo  al tipo carino che mi ha invitato al ballo in maschera.

Sto parlando di quegli occhi nocciola che mi scrutavano inquieti.

Quasi fosse.... geloso ?

Scaccio dalla mente quel pensiero ridicolo.
Una persona è tormentato dalla morsa di gelosia quando prova realmente interesse per un'altra persona.
Mentre per lui sono stata solo un gioco!

Avete presente quando i bambini desiderano intensamente i giocattoli degli altri?
Ecco Derek si è comportato come un poppante viziato e prepotente.

Chiudo l'acqua della doccia e mi avvolgo nell'asciugamano.
I miei lunghi capelli bagnati sono incollati al volto, le mie guance sono completamente rosse per il troppo calore dell'acqua e intorno ai miei occhi è rimasta la traccia del mascara.

Apro la porta della mia camera  e in quell'istante rimango completamente pietrificata alla vista di quel ragazzo arrogante che mi sta facendo perdere la testa, seduto sul mio letto.

Sbatto ripetutamente le palpebre ancora incredula.

Adesso ho anche le allucinazioni?

Sul suo volto compare un sorrisetto strafottente che mi fa acquisire di colpo lucidità.

<< Che cavolo ci fai tu qui ? >> chiedo con voce stridula, anziché nel tono autoritario che speravo.
Stringo fortemente l'orlo dell'asciugamano per la tensione.

Come si permette a venire in casa mia ?!

<< Ciao anche a te >> risponde in tono beffardo.
Continua a sorridere mentre sul suo bellissimo viso compaiono le solite fossette.

Squadra il mio corpo bagnato senza il minimo pudore. I suoi occhi scendono lentamente su tutta la mia figura, esaminandone ogni
centimetro.

<< Ciao un bel niente Derek... Chi ti ha fatto entrare ? >> chiedo seccata, ma sapendo già la risposta.
<< La tua coinquilina. Sai non ha saputo resistere al mio fascino >> si vanta, sfoderando un sorriso impudente.

Alzo gli occhi al cielo esasperata mentre incrocio le braccia sul petto in tono autoritario.

<< Potrei sapere il motivo della tua presenza non gradita ? >> chiedo in tono acido.

Deve andarsene immediatamente!

Una parte di me, avverte il disperato bisogno di stargli vicino, di leccare quelle labbra prepotenti, di graffiare quelle spalle possenti...
Arrossisco all'idea, e poi mi rimprovero per aver pensato queste cose dopo aver promesso a me stessa che sarei stata alla larga da lui.

Sembra una promessa facile da mantenere... Sembra!

Riflette un attimo mentre penetra profondamente nei miei occhi.

Merda non mi guardare così!

<< Sei carina così!>> commenta in tono insicuro, quasi a non volerlo dire a voce alta, e ignorando completamente la mia domanda.

<< Così come ? >> chiedo mentre cerco di nascondere un sorriso.
<< Così... emh... bagnata >>
Sembra a disagio mentre pronuncia queste parole, quasi come se non fosse abituato a fare complimenti.
Si porta una mano tra i capelli arruffandoli ancora di più palesemente in imbarazzo.
Sembra più piccolo...la sua corazza pare vacillare.
Un po' come la mia.

Accenno un sorriso.
<< Beh... grazie... credo! Adesso potresti andartene così posso vestirmi? >>

Si rotola sul letto coprendosi la faccia con le mani.
Lo guardo confusa.

<< Che.. che cosa stai facendo ? >> farfuglio
<< Mi sto coprendo la sua visuale...Purtroppo >> risponde sghignazzando, mentre continua a tenere le mani dinanzi al suo viso.

Perché fa così ?
In teoria non ci rivolgiamo neppure  la parola, e lui invece si comporta come se non fosse accaduto nulla.
È completamente pazzo.

Non sapendo come reagire, sbuffo e mi avvio verso il comó. Infilo rapidamente un reggiseno nero e un paio di mutandine e il mio pigiama di flanella.
<< Se non ti sbrigo mi volto >> minaccia continuando a ridere.
<< Se non la smetti ti caccio >> ribatto infastidita dai suoi sbalzi d'umore.

Mi fa completamente ammattire!

Si gira di scatto nella mia direzione e trattiene una risata alla vista del mio pigiama comodo ma assolutamente anti-sesso.

<< Cosa ti fa tanto ridere ? >> sbuffo portandomi le braccia al petto.
<< Nulla >> mente.
<< Vieni qui >> ordina battendo la mano sul letto accanto a lui.
<< No! >> rispondo secca.
<< Dai... Vieni un po' accanto a me >> dice con tono quasi di supplica.

A quel tono implorante i miei piedi si dirigono come un automa nella sua direzione.
Mi siedo sul mio letto poggiando le spalle allo schienale, mentre lui si avvicina il più possibile a me.

Dentro di me si accende il fuoco non appena il suo viso è a un centimetro dal mio. Questa sottile distanza tra le nostre labbra non promette bene.

Mi fissa intensamente negli occhi mentre con una delicatezza che non credevo possibile le sue dita afferrano una ciocca dei miei capelli ancora bagnati e la sistemano dietro le orecchie.

<< È carino il tuo nuovo  amico>> esordisce rompendo quel secondo di silenzio.

Mi allontano leggermente da lui confusa mentre sul suo volto compare un ghigno malevolo.

Capisco che si sta riferendo ad Allen.

Lo guardo storto.
<< Si è carino >> confermo indispettita, pur sapendo che il suo tono era completamente ironico.
<< È un coglione! >> sentenzia
<< Perché devi parlare di lui così ? Nemmeno lo conosci! >>
<< Mi è stato sufficiente vederlo in faccia per capire che è un coglione >> ribatte stizzito.

Dio quant è prepotente!

<< Non avevi niente di meglio da fare che guardarlo ? >>
<< Beh sono stato costretto, visto che si era messo vicino all'unica cosa che volevo realmente guardare >>
Spalanco gli occhi incredula.

Mi sforzo di ridere ma mi esce una specie di colpo di tosse. Tossisco ulteriormente per cercare di smascherare la cosa.
<< Tu... tu sei pazzo! >>

Mi alzo di scatto dal letto.
Devo allontanarmi da lui!

Devo cercare di mostrarmi indifferente, impassibile. Non deve trasparire dal mio volto che queste sue parole mi hanno provocato un tuffo al cuore.

<< Perché dovrei essere pazzo? Non ho mai nascosto di essere attratto da te! >> ammette con nonchalance.

Mi volto verso di lui attonita.

<< Insomma...Mi attizzi anche con questo orribile pigiama di flanella >> continua imperterrito strizzandomi l'occhio.

Spalanco gli occhi sconcertata.
Mi nascondo il volto tra le mani tremanti per tentare di nascondere il mio palese imbarazzo.

Se prima avevo  il sospetto che fosse pazzo, adesso ne ho avuto la conferma.

<< Non puoi dirmi queste cose! Non puoi... non dopo quello che hai fatto mentre io ero nascosta nel tuo armadio. >> ribatto alzando la voce

<< Quel giorno ho baciato Lora solo perché mi ero innervosito>> sbuffa, quasi seccato dal dover dare giustificazioni.
<< Ma non volevo farlo in realtà>>

Si strofina le mani e poi le posa sulle ginocchia.
Avverto una tensione tra di noi  troppo densa.

Vorrei replicare qualcosa. Ma non riesco ad emettere una singola sillaba. So che se continuassi a parlare del bacio tra lui e quella stronza la rabbia mi assalirebbe nuovamente con la stessa intensità di quel momento.
E non mi va più di indossare quello sguardo tormentato e angoscioso che ha caratterizzato il mio viso nei giorni scorsi.

Nella mia piccola camera regna un silenzio straziante, e sul suo volto uno sguardo spento e cupo ha preso il posto di quel ghigno divertito di qualche minuto fa.
Decido di rompere il silenzio.

<< Perché non sei andato alla festa a casa di Luca? >>
Mi osserva per un attimo perplesso, ma poi risponde << Non mi andava ! >> ribatte secco.
<< Perché ? >>
<< Perché non smetti di fare domande? >> domanda infastidito.

Ecco... Ci risiamo con gli sbalzi d'umore!

<< Sei in camera mia. Comando io! E se ti faccio delle domande hai il dovere di rispondere ! >> ordino in tono arrogante.

Solleva leggermente l'angolo della bocca divertito dalla mia reazione.

<< Con chi vai tu al ballo ? >> chiedo d'istinto.

Merda! Perché gliel ho chiesto!
Mi guarda divertito.

<< Non so ancora...Penso con una delle mie tante amiche >> ribatte con un ghigno malevolo
Deglutisco.

Il suo tono è assolutamente impassibile mentre io sono invasa dalla gelosia.

Giulia smettila!

<< Capisco! >> squittisco, cercando di mandare giù il nodo che si è accumulato in gola.
<< È un problema per te ?>> chiede in tono beffardo.
<< Che... che cosa ? Assolutamente no! >> farfuglio guardando altrove.

Sento cingolare le molle del materasso.
Si sta avvicinando a me con la sua camminata possente e il solito sorrisetto ribelle stampato sul volto accampagnato da quelle adorabili fossette.

Indietreggio lentamente e mi ritrovo intrappolata alla parete.

Cazzo!

Il suo viso è a pochi centimetri dal mio. Mentre mi scruta intensamente negli occhi.

I suoi sguardi sono una tortura lenta e spietata.
Il silenzio rimbomba nuovamente tra di noi mentre continuiamo ad essere schiavi l'uno delle pupille dell'altro.

Mi inumidisco le labbra secche per il freddo, ma non solo.

Derek alza gli occhi al cielo, quasi a voler scappare da quell'immagine. Quasi come se questo mio piccolo gesto gli potesse annebbiare i pensieri.

<< Tu quindi al ballo sarai accompagnata da questo Allen?>> mi chiede, scandendo con aria schifata quel  nome.

<< Emh... Si! >> ammetto un po' imbarazzata.

Si, alla fine ho accettato di andare al ballo. Non l'ho fatto per Allen, anche se non posso negare che sia molto carino.
Ad accettare l'invito mi ha spinto la morsa di gelosia che ha invaso il mio petto quando ho visto la mano di Derek accarezzare Lora.

L'ho fatto per ripicca. Proprio come una bambina di tre anni.
Speravo di farlo ingelosire anche io.
Mi rendo conto di quanto sia ridicola, ma
Derek mi rende completamente irrazionale.

<< Sei sicura ? >> sussurra.

Continua a non staccare gli occhi dai miei mentre la sua mano accarezza la mia guancia.
Faccio un respiro profondo. Questo tocco così delicato sprigiona dentro di me un calore che ormai conosco fin troppo bene.
Riesco solamente ad annuire con un movimento meccanico.

Sfodera un sorriso sfacciato
<< Perché il tuo cuore batte così forte ? >> bisbiglia in tono sensuale.

Perché ogni tuo insensato gesto, ogni tua parola, ogni tuo sguardo ha la capacità di sprigionare dentro di me quella passione carnale che è rimasta segregata per troppo tempo. Quella sensazione di felicità che è stata inibita nel corso degli anni. Quelle emozioni pure che ti fanno sentire viva.

Per questo mi viene il batticuore! Ma non posso rivelargli questa verità! Non posso ammettergli che lui è la mia debolezza.

<< Io... Emh..>>

Veniamo interrotti da un trillo insistente.

Derek sfila il suo telefono dalla tasca sbuffando, per leggere il nome sul display.

Non riesco a leggere cosa c'è scritto. Ma deve essere qualcuno di importante perché risponde immediatamente, allontanandosi da me.

<< Dimmi>> risponde in tono seccato.

Mi sento a disagio e abbasso lo sguardo rosicchiando le unghie mentre Derek cammina per la mia stanza sbattendo rumorosamente i suoi anfibi.

<< Ah...ok! Arrivo tra un po' >> conclude riagganciando.

<< Chi era ? >> chiedo d'impulso.

Ma che me ne frega ?

<< Nessuno >> risponde secco.
<< Ok>> ribatto indispettita.

Si avvicina nuovamente a me.

<< Voglio sentire di nuovo il battito forte del tuo cuore >> mormora quasi fosse un ordine.

Lo guardo spiazzata. Confusa.
Diminuisce la breve distanza tra di noi, avvicinandosi ancora di più.

<< Devo sentirlo di nuovo! >> ripete lentamente.

Queste sue parole mi stanno torturando.
Osservo le sue pupille dilatarsi mentre io sono prigioniera della sua voce inebriante.

<< Voglio percepire il tuo cuore che martella sul mio petto. E lo sentirò la notte del ballo!>> ordina prepotentemente.
Spalanco gli occhi.

<< Cosa?? No!  Io starò con Allen quella sera>> ribatto con voce tremante.

Solo Dio sa quanto vorrei stare con lui in realtà!

Sul suo volto compare un ghigno.

Sento un brivido percorrere la spina dorsale mentre le sue labbra sfiorano il mio orecchio.

<< Non esserne tanto convinta bambina!>>

Il suo fiato caldo fa cedere completamente le mie gambe, provocandomi una scossa in tutto il corpo.
In quell'istante sento le sue labbra mordere delicatamente il mio lobo.
Gemo d'istinto.

Si allontana di nuovo da me, lasciandomi una strana sensazione di vuoto.

Lo guardo attonita senza dire niente mentre lo vedo abbassare la maniglia della porta.

Si volta nella mia direzione strizzandomi l'occhio.
E anche quel suo piccolo gesto mi fa perdere il controllo.
Non riesco a parlare. Ho la bocca secca e il corpo tremante mentre lui esce da casa mia.

Poggio le spalle alla parete, trascinando il mio corpo con dolorosa lentezza fino a trovarmi completamente seduta per terra.

Mi porto le mani tra i capelli ancora disorienta per tutto quello che è successo.

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