Audere

By Beth_Lo

378K 13.3K 951

COMPLETA. Riservata, timida e insicura di sè, Giulia Belli è fidanzata da tanti anni con Clark Candel, un rag... More

•Capitolo 1•
•Capitolo 2•
•Capitolo 3•
•Capitolo 4•
•Capitolo 5•
•Capitolo 6•
•Capitolo 7•
•Capitolo 8•
•Capitolo 9•
•Capitolo 10•
•Capitolo 11•
•Capitolo 13•
•Capitolo 14•
•Capitolo 15•
•Capitolo 16•
•Capitolo 17•
•Capitolo 18•
•Capitolo 19•
•Capitolo 20•
•Capitolo 21•
•Capitolo 22•
•Capitolo 23•
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
AVVISO
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
AVVISO
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Sequel o no?
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
EPILOGO
~Ringraziamenti~
Sequel iniziato

•Capitolo 12•

6.2K 194 6
By Beth_Lo

Un giorno mi perdonerò
del male che mi sono fatta
e del male che mi sono fatta fare.
E mi stringerò così forte
da non lasciarmi più.
( E. Dickinson)
***********

Tutta questa situazione è davvero triste.
So che è stata la soluzione migliore per me stessa, ma speravo che lui mi avesse compreso.
Con l'amarezza che mi dilania il petto mi prometto che da questo momento in poi penserò soltanto a me stessa. Inizierò da questa sera andando alla festa con Paul e non mi importa se imbatterò sicuramente in Clark, considerando che ne è stato l'organizzatore.
Non gli permetterò più di farmi del male, di polverizzare la mia vita, di farmi incidere ulteriore debolezze.

Sono già le otto e mezza, Paul passerà a prendermi alle dieci.
Mi infilo rapidamente nel box doccia e mentre minuscole gocce  d'acqua si rincorrono freneticamente sul mio corpo rifletto se depilare le gambe.
Non so ancora cosa indosserò, ma forse Paul ha ragione sul dover scoprire un po' di più il mio corpo, d'altronde è una festa, dovrei vestirmi in modo più femminile considerando che non faccio altro che portare maglioni talmente larghi da celare tutte le mie forme.
Non lo faccio apposta per nascondermi, penso che la spiegazione più ovvia sia che mi piace stare comoda e al caldo. Il mio fisico non è niente di speciale in fondo, forse un po' troppo esile e gracile e il mio seno non è assolutamente uno di quelli che fa dilatare le pupille del sesso maschile, ma non me sono mai vergognata.

Non ho ancora scelto se accogliere il consiglio di Paul, ma per sicurezza decido di depilare lo stesso le gambe.
Esco dalla doccia e asciugo col phon i miei lunghi capelli castani. Non ho bisogno di usare l'arricciacapelli o qualcun altro di quegli aggeggi che consentono di avere boccoli perfetti. Fortunatamente i miei capelli sono ondulati di natura, e come ho già detto, sono una delle poche cose che adoro del mio aspetto esteriore.
Mi piace inoltre che siano di un castano talmente scuro che tende al nero perché si addicono particolarmente bene alla mia carnagione chiara.

Fatti i capelli, apro l'armadio per scegliere cosa indossare. Nella mia mente si sta realizzando un duello tra la " Giulia femminile " e la "noiosa Giulia di tutti i giorni ", e dopo non so quanti minuti trascorsi a fissare l'ammasso di vestiti difronte a me vince la " Giulia femminile".

Ridacchio pensando a quanto Paul sarà orgoglioso di me. Ovviamente non indosserò minigonne e roba del genere, ma penso che un paio di pantaloncini neri in camoscio siano comunque più eleganti rispetto ai miei soliti jeans. Gli abbino una semplice maglietta leggermente trasparente che la rende molto fine, con la consapevolezza che soffrirò tremendamente il freddo, ma per una sera posso fare un'eccezione e infine indosso i miei consueti stivaletti neri.

Sono quasi le dieci, Paul sarà qui a momenti. Lavo velocemente i denti e mi trucco lievemente: solo un po' di mascara intorno ai miei grandi occhi verdi.
Osservo allo specchio il riflesso delle mie labbra carnose e tremendamente secche a cause della temperatura rigida che si è già infiltrata prepotentemente nell'atmosfera della capitale inglese.
Per camuffare le piccole increspature che regnano sulle mie labbra opto per un rossetto tenuemente più scuro di quello che utilizzo abitualmente. Sembra tendente al marroncino, ma non so precisamente che tonalità sia.
Mentre inizio attentamente a disegnarmi il contorno della labbra con la matita, nella mia testa si insinua la vocina odiosa di Clark che mi precisa quanto siano grezze le ragazze che portano rossetti così scuri.
Me lo ripeteva continuamente e per questo ho smesso di usarli tanto tempo fa, nonostante mi piacessero davvero tanto quando li vedevo sulle labbra delle altre ragazze.
Non le consideravo per niente volgari.

Scaccio questa vocina fastidiosa e continuo a dipingermi le labbra accuratamente al fine di non sembrare un clown.
Mi scruto allo specchio osservando le labbra della ragazza che mi fissa dilatarsi in un sorriso. Mi piace il risultato e mi sento sicura di me stessa. So che potrebbe apparire una frivolezza, ma per me ha un valore simbolico: è una piccola conquista verso la mia rinascita.
Il trambusto incessante di un clacson penetra dritto dentro i miei timpani facendomi trasalire.

Cavolo deve essere Paul.

Agguanto immediatamente la borsa e mi catapulto fuori casa imprecando tra me per aver optato questa dannata maglia così leggera, considerando che il freddo pungente mi sta penetrando le ossa.
Mentre raggiungo a passo svelto la sua macchina intravedo una sagoma femminile seduta accanto al posto guida.

<< Ciao>> prorompo educatamente aprendo la portiera. << Scusa il ritardo Paul >>  farfuglio raggomitolandomi sul sedile posteriore.
<< Meriti di essere perdonata soltanto perché sei vestita fighissima >> esordisce lui mentre mi intravedo allo specchietto retrovisore che mi strizza l'occhio.
Gli sorrido un po' imbarazzata.
<< Si veramente...sei davvero carina >> esclama la tipa che sta seduta davanti mentre si volta a guardarmi.
<< Piacere Michi. Sono un'amica di vecchia data di Paul >> si presenta lei con un sorriso caloroso che mi mette subito a mio agio.
<< Giulia >> rispondo sorridendole di rimando.
<< Si lo so >> afferma con un vago tono impertinente e intanto Paul da gas.

L'agitazione inizia lentamente ad impossessarsi del mio corpo man mano che ci avviciniamo sempre di più al parco del campus dove si terrà la festa.
Non so cosa mi renda così nervosa, forse il fatto che vedrò Clark e dopo la discussione di oggi pomeriggio non ho proprio voglia di imbattermi in lui.
Ma soprattutto il fatto che incontrerò sicuramente Derek.
Mi sono promessa che mi dedicherò solamente a me stessa, quindi non voglio avere a che fare con lui né con nessun altro. Per quel poco che so di lui, è una persona poco raccomandabile. Devo seguire il consiglio di Micheal e stare lontana da lui.
Spero solo che ci sarà così tanta gente da non doverli incontrare.

<< Non posso parcheggiare davanti al parco. Hanno allestito un grande palco in cui si esibirà la band dell'università. Devo lasciare la macchina qui >> esordisce Paul indicando i parcheggi che durante le lezioni vengono occupate dalle macchine dei docenti.
<< Immagino ci sarà un sacco di gente>> azzardo camuffando un tono speranzoso.
<< Tu non hai minimante idea del caos che ci sarà. È la festa più In dell'anno universitario>> mi spiega Michi in tono serio assumendo le sembianze di una guida turistica.
Inarco un sopracciglio stupita dalla serietà con cui ne parla visto che è soltanto una festa universitaria, assolutamente non degna di tutta questa enfasi.
<< Si, sono già stata informata a riguardo>>
E intanto percepisco Paul sghignazzare.

Appena giungiamo al parco mi rendo conto che la descrizione di Michi non è stata per niente esaustiva.
L'immensa zona verde e tutte le zone che la circondano pullulano di studenti e rimango allibita dinanzi a tutto quell'ammasso di persone.

Okay...ho capito che è la festa più importante dell'anno. Ma cavolo non immaginavo ci fosse tutta questa gente.

<< Devi cercare di starmi il più vicina possibile altrimenti ti perdo. Hai capito? >> mi dice Paul premuroso.
<< Si ho capito. Non mi staccherò da te >> ridacchio anche se sono estremamente seria. Non ho la minima voglia di perdermi in questa confusione.

Ci avviamo sgomitando tra gli studenti verso la zona centrale vicino al grande palco. Michi afferra di scatto la mano per non smarrirmi, mentre ci mescoliamo insieme alla folla.
Sembriamo un enorme ammasso uniforme.

Quasi tutti i ragazzi hanno bicchieri di birra in mano mentre ballano a ritmo di musica. Più che musica è semplicemente un rumore assordante, ma la gente pare divertirsi comunque. Ai lati del palco sono stati allestiti vari banconi provvisori in cui preparare cocktail , colmi di persone che vogliono disperatamente qualcosa da bere.
Mentre osservo questa scena noto che uno dei barman è mio fratello Ed.

<< C'è mio fratello >> dico con eccessivo entusiasmo rivolgendomi a Paul e Michi.
<< Dove? >> chiede Paul gridando affinché riesca a contrastare il frastuono che riecheggia violentemente da tutti gli angoli.
<< È lì >> indico mostrando nella sua direzione. << È uno dei barman >>
<< Ed Belli è tuo fratello ? >> mi chiede la ragazza e percepisco una scintilla curiosa attraversare i suoi piccoli occhi vispi.
<< Si >>
<< Cavoli che coincidenza! Io vado sempre al suo pub >>
Immaginavo. Il pub di Ed è sempre gremito di studenti. Non a caso ha deciso di aprirlo accanto l'università. Sa benissimo quanto gli studenti adorino bere alcolici. Ha sfruttato la loro marcata debolezza e infatti il locale gli va a gonfie vele.

<< Vuoi andare a salutarlo? >> chiede Paul fissandomi negli occhi
<< Si >> ammetto << Se per voi non è un problema >>
<< Figurati. Io vorrei proprio un bicchiere di vodka >> interviene Michi entusiasta.
Paul mi sorride e ci dirigiamo verso i banconi dei cocktail.

Inizio a sventolare le braccia ininterrottamente affinché Ed possa vedermi. Sarà impossibile avvicinarmi a lui con tutto questo ammasso di gente che invadono disperatamente i banconi spinto dalla smisurata voglia di alcol.

<< Ed..Ed>> inizio a urlare a squarciagola senza ottenere il minimo risultato.
<< Non ti sentirà mai in questo  fracasso. Tanto vale metterci in fila e aspettare il nostro turno >> esordisce Paul amoreggiato, ma mentre mi stavo per arrendere Ed finalmente mi avvista e inizia a gesticolare, alzando le mani al cielo.
<<Giulia >> grida continuando poi a pronunciare parole che giungono al mio orecchio talmente ovattate da risultare incomprensibili
<< Cosa ha detto ? >> chiede Michi
<< Non lo so. Non riesco a sentirlo>> ammetto facendo spallucce.
<< Sta dicendo di raggiungerlo da dietro il bancone>> afferma Paul.

Cerchiamo di raggiungere Ed da dietro il bancone, come ci ha indicato, cercando di farci spazio tra la folla. E finalmente riusciamo ad arrivare a lui.

<< Giulia ciao. Non pensavo venissi alla festa>> esclama Ed un po' sorpreso di vedermi qui.
<< Si. Beh è stata una scelta dell'ultimo secondo >> ammetto sorridendogli
<< Okay...Sta attenta.>> dice con un tono preoccupato. Sono sempre la sua sorella minore è normale che sia in pensiero per me. Soprattutto dopo l'avvenimento dell'altra sera fuori dal suo locale.
<< Sta tranquillo>> lo rassicuro.
<< Cosa prendete da bere tu e i tuoi amici? >> chiede cambiando completamente umore e mostrando uno dei suoi soliti sorrisi cordiali.
<< Due vodka lisce >> ordina Michi, chiaramente felice di aver avuto il suo cocktail senza aver dovuto aspettare l'infinita fila.
<< Per te Giù?>> mi chiede Ed guardandomi negli occhi.
<< Fai tu>> rispondo schietta considerando che io e i cocktail siamo due pianeti paralleli.

Dopo che Ed ci pone i nostri cocktail, Paul fa per sfilare il portafoglio dalla tasca dei suoi pantaloni per pagare ma Ed rifiuta, liquidandolo con un gesto della mano.
<< Offro io >> dice strizzando l'occhio nella nostra direzione. << Ragazzi adesso vi devo abbandonare. Ho un sacco di persone che attendono impazienti i loro cocktail.>> continua sbuffando.
Immagino che sarà una serata lunga e impegnativa per il mio fratellone.

Ci allontaniamo da Ed per lasciarlo al suo lavoro, dopo che mi ha ripetuto almeno cinque volte nel giro di venti secondi che se avessi avuto bisogno di qualcosa potevo andare da lui in qualsiasi momento.

<< Tuo fratello è davvero carino comunque >> confessa Michi un po' imbarazzata.
La osservo sbigottita e non riesco a trattenere un risolino.
<< Ehii..non ridere>> dice lei con tono impacciato e abbassando lo sguardo, palesemente in imbarazzo.
<< Scusami. Non volevo metterti a disagio. È solo che mi fa strano. Tutto qui >> spiego in tono innocente.
<< È fidanzato?>>chiede curiosa. << O si vede con qualcuna. Insomma è impegnato?>> farfuglia portandosi una mano dietro la nuca.
<< No non è fidanzato. E che io sappia non si frequenta con nessuna >>
<< Okay >> risponde lei abbozzando un sorriso chiaramente felice della mia risposta.

MICHI - Vanessa Hudgens

Continue Reading

You'll Also Like

263K 7.9K 35
[COMPLETA ➪ IN REVISIONE] Lei troppo normale, occhi belli, capelli da modella, corpo invidiabile, personalità pazzesca e molto temeraria. Lui è alto...
144K 9.5K 85
"Certe persone hanno un effetto su di te che è come quello della droga, probabilmente io sono andato in overdose" ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per vostra...
116K 11K 46
Quando la giovane agente Althea Kelley viene improvvisamente trasferita a Boston per una missione di spionaggio, non si aspettava di dover affrontare...
10.8K 314 25
Arya 17 anni in una notte d'estate fugge dal suo più grande incubo,scappa a Roma dove si rifugia in una stazione. Ed e proprio lì che di notte sente...