Una favola moderna

By Chicca369

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Questa è la storia di Mia e Andrea, due ragazzi che si incontrano per caso, ed impareranno a conoscersi e ad... More

Capitolo I - Mia
Capitolo II - Mia
Capitolo III - Mia
Capitolo IV - Mia
Capitolo V - Mia
Capitolo VI - Mia
Capitolo VII - Mia
Capitolo VIII - Mia
Capitolo IX - Mia
Capitolo X - Mia
Capitolo XI - Andrea
Capitolo XII - Mia
Capitolo XIII - Mia
Capitolo XIV - Mia
Capitolo XV - Andrea
Capitolo XV - Mia
Capitolo XVI - Andrea
Capitolo XVII - Andrea
Capitolo XVIII - Mia
Capitolo XIX - Andrea
Capitolo XX - Mia
Capitolo XXI - Andrea
Capitolo XXII - Mia
Capitolo XXIII - Andrea
Capitolo XXIV - Mia
Capitolo XXV - Andrea
Capitolo XXVI- Mia
Capitolo XXVII - Andrea
Capitolo XXVIII - Mia
Capitolo XXIX - Andrea
Capitolo XXX - Andrea
Capitolo XXXI - Mia
Capitolo XXXII - Andrea
CapItolo XXXIII - Andrea
Capitolo XXXIV - Mia
Capitolo XXXV - Andrea
Capitolo XXXVI - Mia
Capitolo XXXVII - Andrea
Capitolo XXXVIII - Andrea
Capitolo XXXIX - Mia
Capitolo XXXIX - Andrea
Capitolo XL - Mia
Capitolo XL - Andrea
Capitolo XLI - Mia
Capitolo XLII - Andrea
Capitolo XLIII - Mia
Capitolo XLIV - Andrea
Capitolo XLV - Mia
Capitolo XLVII - Mia
Capitolo XLVIII - Andrea
Capitolo XLIX - Mia
Capitolo L - Andrea
Capitolo LI - Mia
Capitolo LII - Andrea
Capitolo LIII - Mia
Capitolo LIV - Andrea
Capitolo LV - Mia
Capitolo LVI - Andrea
Capitolo LVII - Mia
Capitolo LVIII - Andrea
Capitolo LIX -Mia
Capitolo LX - Andrea
Capitolo LXI - Mia
Capitolo LXII - Andrea
Capitolo LXIII - Mia
Capitolo LXIV - Andrea
Capitolo LXVI - Mia
Capitolo LXVII - Andrea
Capitolo LXVIII - Mia
Capitolo LXIX - Andrea
Capitolo LXX - Mia
Capitolo LXXI - Andrea
Capitolo LXXII - Mia
Capitolo LXXIII - Andrea
Capitolo LXXIV - Mia
Capitolo LXXV - Andrea
Capitolo LXXVI - Mia
Capitolo LXXVII - Mia
Capitolo LXXVIII - Andrea
Capitolo LXXIX - Mia
Capitolo LXXX - Andrea
Capitolo LXXXI - Mia
Capitolo LXXXII - Andrea
Capitolo LXXXIII - Mia
LXXXIV - Andrea

Capitolo XLVI - Andrea

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By Chicca369

-"Vieni dado?!" mi chiamò Ste dal campetto.

-"Arrivo!" dissi dando un'ultimo bacio a Mia prima di iniziare a giocare.

Nonostante il freddo, eravamo andati ai Giardini a fare due tiri a basket, visto che l'indomani avrei avuto la partita, e quella settimana avevo saltato un'allenamento.
Tra un tiro e l'altro mi giravo sempre a guardare Mia. C'era qualcosa che non andava, ma non capivo cosa fosse.

-"Che schiappa!!" mi gridò Gherry quando persi la palla.

Mi riscossi, e iniziai a giocare seriamente, facendoli neri.

-"Dicevi? Mangia pure la polvere!" dissi lanciandogli la palla.

-"Esaltato!" mi disse Albi, che era seduto affianco a Mia.

Facemmo qualche altro tiro, poi andammo a casa a cambiarci, visto che la sera i miei ci aspettavano per cena. Quei tre facevano parte della mia famiglia, e come tali, avrebbero presenziato.
Anche a casa, le cose con Mia non migliorarono: sembrava avesse visto un fantasma.

-"Amore mio.. Mi dici cos'hai? Non ce la faccio a vederti così.." le dissi baciandole una guancia.

-"Non lo so cos'ho.. Non mi sento bene.." disse appoggiando il viso contro il mio petto, sospirando.

-"Se vuoi non andiamo stasera.."

-"Figurati.. Adesso mi faccio una doccia e starò meglio.."

-"Ok cucciola, ma se cambi idea dimmelo.."

-"Tutto bene Mia?" s'informò Albi che aveva seguito la conversazione.

-"Diciamo di si dai.. Vado a prepararmi.." disse avviandosi in corridoio.

Non appena ebbe chiuso la porta, fissai Alberto.

-"Sono preoccupato.." dissi sinceramente.

-"Lo vedo.. E anche se non la conosco bene, si vede che c'è qualcosa che non va.."

-"Esatto.. Ma non riesco a capire cosa.. È già capitato che avesse attacchi d'asma che dopo la lasciassero stranita, ma mai così.. Forse le manca il nonno.. Boh.."

-"Non lo so amico.. Stasera vediamo di farla ridere!" disse abbracciandomi.

-"Grazie.." dissi ricambiando.

Questo era uno dei motivi per il quale Alberto era la persona alla quale ero più legato. Era sempre attento a tutto ciò che succedeva, e sapeva cosa dire e cosa fare.
Io e i ragazzi ci facemmo la doccia a turno, e ci preparammo tutti insieme, per non dar noia a Mia. In un'ora fummo tutti lavati e vestiti, e ci sedemmo sul divano ad aspettarla. Dopo una decina di minuti, vedendo che la porta era ancora chiusa, entrai in camera, e la vidi intenta a mettersi le scarpe.

Senza bisogno che le chiedessi nulla, mi disse:"Dado.. Ho una brutta sensazione.."

-"Perchè?" dissi avvicinandomi a lei, e carezzandole i capelli.

-"Non lo so.."

-"Ci sono io con te amore mio.."

-"Ok.. Andiamo.." disse alzandosi.

Indossava un paio di jeans, un maglione, e le converse: nella sua semplicità era perfetta. Raggiungemmo in salotto i ragazzi, e prendemmo due macchine, perchè in cinque con quattro cani non ci saremmo mai stati. Avremmo potuto lasciarli a casa, ma dai miei si sarebbero divertiti un mondo in giardino.

Una volta parcheggiato, liberai i cani nel prato, e prendendo per mano Mia, aprii la porta. Percorremmo il corridoio in silenzio, e quando entrammo in salotto ci fu l'assalto ai miei amici da parte di Tommy, Aurora, Carly e dei miei. Lele non c'era perchè era via per lavoro.

-"Allora ragazzi? Come state?" chiese mia madre raggiante.

-"Benone!" rispose Ste sorridendole.

-"E il lavoro?" chiese mio padre.

-"Procede! La settimana prossima abbiamo due o tre shooting per delle campagne pubblicitarie, poi abbiamo un'ingaggio per qualche serata.." rispose Gherry.

-"Mmm.. E lo studio?" chiese poi ad Alberto.

-"Lo studio.. Ecco.. Ci sto lavorando.." rispose lui evasivo.

-"Ragazzo mio, non perderti!" gli disse mio padre abbracciandolo.

-"Nossignore!" disse ridendo.

-"Mia tesoro!" disse mia madre abbracciandola, e portandosela via.

Le fissai mentre si allontanavano, poi mi misi a chiacchierare con mio padre e i ragazzi. Dopo qualche istante Ste mi tirò una gomitata e mi disse:"Da quando non ci sono più delle pulzelle per cena?"

-"Da quando c'é Mia! La prossima volta che venite, dico a mia madre di giocare a Uomini&Donne! Tanto non vede l'ora eh Pà?" chiesi rivolgendomi a mio padre.

-"Simpatico simpatico!" rispose lui imbarazzato.

Avevo centrato un nervo scoperto. Mi guardai intorno, e notai Carly che fissava Alberto; segno evidente che la cotta non le era passata.

-"Carly! Dov'è Sherlock?"

-"A casa.." rispose scocciata.

-"Ah bene!" dissi sorridendo.

-"Fatti i fatti tuoi tu!"

Non capivo cosa avessero tutti quella sera: erano strani. Accantonai ogni pensiero, e andai alla ricerca di Mia. Mancava da dieci minuti, e già notavo la sua assenza. La trovai in camera di Aurora insieme a mia madre.

-"Ciao dado!" disse Aurora abbracciandomi.

-"Ciao amore mio.. Finalmente qualcuno che mi desidera!" dissi sorridendo.

-"Ma piantala!" disse Mia avvicinandosi e dandomi un bacio sulla guancia.

-"Si infatti.. Non fare il povero derelitto che non ti si addice!" disse mia madre.

-"Tutti contro di me insomma!" dissi alzando le mani.

-"Si!" risposero le mie donne in coro.

-"Me ne vado allora!"

-"No dado!" disse Aurora aggrappandosi ai miei pantaloni.

-"Tranquilla piccola.. Scherzavo!" dissi prendendola in braccio.

-"Ok.." disse abbracciandomi.

Da un lato mi dispiaceva avere una sorellina così piccola, perchè abitando fuori casa, non riuscivo a vederla crescere giorno per giorno, ma dall'altro lato, adoravo poterla spupazzare e giocarci.

La serata volò, e fui contento di vedere che Mia era tornata serena. Sorrideva, mi abbracciava, e cosa che mi rese più felice tra tutte, fu il vederla a suo agio con i miei amici. Era riuscita a conquistarli tutti, specie Alberto, che era il più difficile.

-"Devo essere geloso?!" chiesi abbracciando da dietro Mia mentre continuava a chiacchierare con i ragazzi.

-"Un po'!" mi rispose girando il volto per baciarmi una guancia, prima di ridere di gusto.

-"Ah allora stasera tutti a dormire sotto i portici! Si sa mai che mentre dormo.."

-"Eh si dado.. Un menage a trois con i cani al seguito è il mio sogno proibito!" disse ridendo Gherry.

-"Senza offesa fratelli, ma non siete i miei tipi, Mia anche anche.." disse Albi ridendo.

-"Anche anche?" disse Mia storcendo il naso.

-"Beh era per dire!"

-"Ecco appunto..!" dissi io.

-"Eddai scemo.. Lo sai che ci sei solo tu.." mi disse baciandomi.

-"Lo so amore mio.."

-"Adesso vomito!" disse Ste.

-"No amorino mio! Non farlo! Poi ti dovrei tenere i capelli!" disse Gherry mimando una voce femminile.

-"Esatto! Resisti mio bel topolone!" disse Alby abbracciando Ste da dietro, copiando la mia posizione.

-"Giù le mani marpione! Lui è mio!" dissi allontanandoli.

Mia iniziò a ridere a crepapelle, e ne fummo contagiati tutti. Quando riprendemmo il controllo, aspettai che i ragazzi prendessero il caffè, e nel frattempo andai a recuperare i cani, visto che si era fatto tardi.
Ci scambiammo saluti e abbracci, e tornammo a casa.

-"Facciamo qualcosa? Bevuta, partita a briscola, strip poker, bingo, discoteca.." iniziò ad elencare Alberto su per le scale.

-"Io sono morto! E domani devo giocare! Quindi passo belli.." dissi abbracciando Mia.

-"Tu Mia?"

-"Di conseguenza passo anch'io!" disse lei.

-"Guarda amore che se vuoi uscire un po', vista la giornata che hai avuto, mi fa solo che piacere eh.." dissi baciandole la fronte.

-"Ma no amore.. Non voglio lasciarti solo.."

-"E beh? Che sarà mai? Poi sei con loro, mica con sconosciuti!" dissi sorridendole.

-"Mmm.. Non lo so.." disse indecisa.

-"Che fareste? Se fate i bravi vi lascio Mia in consegna!" chiesi io per lei.

-"Mica sono un pacco!" dissi imbronciata.

-"No, ma sei preziosa!"

-"Non lo sappiamo ancora.. Ma si dai vieni con noi! Saremo bravissimi!" disse Ste.

-"Mmm.. Ok dai!" disse fissandomi per vedere la mia reazione.

Le sorrisi, e aprii la porta di casa. Ero sinceramente contento che uscisse con loro; certo, ero un po' geloso, ma non me la sentivo di uscire, e allo stesso tempo non volevo limitare Mia.
Andai in camera a mettermi in pigiama.

-"Sei sicuro?" mi chiese Mia seguendomi.

-"Ma certo.. Però fai la brava!" dissi prendendola tra le braccia e baciandola.

-"Sempre!"

-"Lo so piccola lo so.."

Mi cambiai, e tornai in salotto con Mia.

-"Allora? Avete deciso?"

-"No.. Di sicuro facciamo qualcosa di polleggiato.."

-"Ok.. Io vado in discobranda! Notte belli! E domani carichi per la partita eh"

-"Certo! Notte fratello!" dissero augurandomi a turno la buonanotte.

-"Notte amore mio.." disse Mia alzandosi sulle punte per darmi un bacio a stampo.

-"Notte splendore.. Svegliami quando tornate.."

-"Ok dado.."

Presi i cani, e mi avviai in camera. Sentii parlare per qualche minuto, poi la porta si chiuse, segnalando la loro uscita. Mi buttai sul letto e spensi la luce. Ero ancora rincoglionito per l'alcool del giorno prima, e dovevo recuperare se volevo combinare qualcosa di buono.

Mi svegliai un paio di volte quella notte: la prima fu quando Mia mi svegliò delicatamente con un bacio sul naso, per dirmi che era tornata; la seconda fu quando mi sentii calciare via, e urlare contro.

-"Aiuto!!! Lasciami!! Ti prego.. Aiuto!!"

L'incubo ero tornato.

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