-"Vieni dado?!" mi chiamò Ste dal campetto.
-"Arrivo!" dissi dando un'ultimo bacio a Mia prima di iniziare a giocare.
Nonostante il freddo, eravamo andati ai Giardini a fare due tiri a basket, visto che l'indomani avrei avuto la partita, e quella settimana avevo saltato un'allenamento.
Tra un tiro e l'altro mi giravo sempre a guardare Mia. C'era qualcosa che non andava, ma non capivo cosa fosse.
-"Che schiappa!!" mi gridò Gherry quando persi la palla.
Mi riscossi, e iniziai a giocare seriamente, facendoli neri.
-"Dicevi? Mangia pure la polvere!" dissi lanciandogli la palla.
-"Esaltato!" mi disse Albi, che era seduto affianco a Mia.
Facemmo qualche altro tiro, poi andammo a casa a cambiarci, visto che la sera i miei ci aspettavano per cena. Quei tre facevano parte della mia famiglia, e come tali, avrebbero presenziato.
Anche a casa, le cose con Mia non migliorarono: sembrava avesse visto un fantasma.
-"Amore mio.. Mi dici cos'hai? Non ce la faccio a vederti così.." le dissi baciandole una guancia.
-"Non lo so cos'ho.. Non mi sento bene.." disse appoggiando il viso contro il mio petto, sospirando.
-"Se vuoi non andiamo stasera.."
-"Figurati.. Adesso mi faccio una doccia e starò meglio.."
-"Ok cucciola, ma se cambi idea dimmelo.."
-"Tutto bene Mia?" s'informò Albi che aveva seguito la conversazione.
-"Diciamo di si dai.. Vado a prepararmi.." disse avviandosi in corridoio.
Non appena ebbe chiuso la porta, fissai Alberto.
-"Sono preoccupato.." dissi sinceramente.
-"Lo vedo.. E anche se non la conosco bene, si vede che c'è qualcosa che non va.."
-"Esatto.. Ma non riesco a capire cosa.. È già capitato che avesse attacchi d'asma che dopo la lasciassero stranita, ma mai così.. Forse le manca il nonno.. Boh.."
-"Non lo so amico.. Stasera vediamo di farla ridere!" disse abbracciandomi.
-"Grazie.." dissi ricambiando.
Questo era uno dei motivi per il quale Alberto era la persona alla quale ero più legato. Era sempre attento a tutto ciò che succedeva, e sapeva cosa dire e cosa fare.
Io e i ragazzi ci facemmo la doccia a turno, e ci preparammo tutti insieme, per non dar noia a Mia. In un'ora fummo tutti lavati e vestiti, e ci sedemmo sul divano ad aspettarla. Dopo una decina di minuti, vedendo che la porta era ancora chiusa, entrai in camera, e la vidi intenta a mettersi le scarpe.
Senza bisogno che le chiedessi nulla, mi disse:"Dado.. Ho una brutta sensazione.."
-"Perchè?" dissi avvicinandomi a lei, e carezzandole i capelli.
-"Non lo so.."
-"Ci sono io con te amore mio.."
-"Ok.. Andiamo.." disse alzandosi.
Indossava un paio di jeans, un maglione, e le converse: nella sua semplicità era perfetta. Raggiungemmo in salotto i ragazzi, e prendemmo due macchine, perchè in cinque con quattro cani non ci saremmo mai stati. Avremmo potuto lasciarli a casa, ma dai miei si sarebbero divertiti un mondo in giardino.
Una volta parcheggiato, liberai i cani nel prato, e prendendo per mano Mia, aprii la porta. Percorremmo il corridoio in silenzio, e quando entrammo in salotto ci fu l'assalto ai miei amici da parte di Tommy, Aurora, Carly e dei miei. Lele non c'era perchè era via per lavoro.
-"Allora ragazzi? Come state?" chiese mia madre raggiante.
-"Benone!" rispose Ste sorridendole.
-"E il lavoro?" chiese mio padre.
-"Procede! La settimana prossima abbiamo due o tre shooting per delle campagne pubblicitarie, poi abbiamo un'ingaggio per qualche serata.." rispose Gherry.
-"Mmm.. E lo studio?" chiese poi ad Alberto.
-"Lo studio.. Ecco.. Ci sto lavorando.." rispose lui evasivo.
-"Ragazzo mio, non perderti!" gli disse mio padre abbracciandolo.
-"Nossignore!" disse ridendo.
-"Mia tesoro!" disse mia madre abbracciandola, e portandosela via.
Le fissai mentre si allontanavano, poi mi misi a chiacchierare con mio padre e i ragazzi. Dopo qualche istante Ste mi tirò una gomitata e mi disse:"Da quando non ci sono più delle pulzelle per cena?"
-"Da quando c'é Mia! La prossima volta che venite, dico a mia madre di giocare a Uomini&Donne! Tanto non vede l'ora eh Pà?" chiesi rivolgendomi a mio padre.
-"Simpatico simpatico!" rispose lui imbarazzato.
Avevo centrato un nervo scoperto. Mi guardai intorno, e notai Carly che fissava Alberto; segno evidente che la cotta non le era passata.
-"Carly! Dov'è Sherlock?"
-"A casa.." rispose scocciata.
-"Ah bene!" dissi sorridendo.
-"Fatti i fatti tuoi tu!"
Non capivo cosa avessero tutti quella sera: erano strani. Accantonai ogni pensiero, e andai alla ricerca di Mia. Mancava da dieci minuti, e già notavo la sua assenza. La trovai in camera di Aurora insieme a mia madre.
-"Ciao dado!" disse Aurora abbracciandomi.
-"Ciao amore mio.. Finalmente qualcuno che mi desidera!" dissi sorridendo.
-"Ma piantala!" disse Mia avvicinandosi e dandomi un bacio sulla guancia.
-"Si infatti.. Non fare il povero derelitto che non ti si addice!" disse mia madre.
-"Tutti contro di me insomma!" dissi alzando le mani.
-"Si!" risposero le mie donne in coro.
-"Me ne vado allora!"
-"No dado!" disse Aurora aggrappandosi ai miei pantaloni.
-"Tranquilla piccola.. Scherzavo!" dissi prendendola in braccio.
-"Ok.." disse abbracciandomi.
Da un lato mi dispiaceva avere una sorellina così piccola, perchè abitando fuori casa, non riuscivo a vederla crescere giorno per giorno, ma dall'altro lato, adoravo poterla spupazzare e giocarci.
La serata volò, e fui contento di vedere che Mia era tornata serena. Sorrideva, mi abbracciava, e cosa che mi rese più felice tra tutte, fu il vederla a suo agio con i miei amici. Era riuscita a conquistarli tutti, specie Alberto, che era il più difficile.
-"Devo essere geloso?!" chiesi abbracciando da dietro Mia mentre continuava a chiacchierare con i ragazzi.
-"Un po'!" mi rispose girando il volto per baciarmi una guancia, prima di ridere di gusto.
-"Ah allora stasera tutti a dormire sotto i portici! Si sa mai che mentre dormo.."
-"Eh si dado.. Un menage a trois con i cani al seguito è il mio sogno proibito!" disse ridendo Gherry.
-"Senza offesa fratelli, ma non siete i miei tipi, Mia anche anche.." disse Albi ridendo.
-"Anche anche?" disse Mia storcendo il naso.
-"Beh era per dire!"
-"Ecco appunto..!" dissi io.
-"Eddai scemo.. Lo sai che ci sei solo tu.." mi disse baciandomi.
-"Lo so amore mio.."
-"Adesso vomito!" disse Ste.
-"No amorino mio! Non farlo! Poi ti dovrei tenere i capelli!" disse Gherry mimando una voce femminile.
-"Esatto! Resisti mio bel topolone!" disse Alby abbracciando Ste da dietro, copiando la mia posizione.
-"Giù le mani marpione! Lui è mio!" dissi allontanandoli.
Mia iniziò a ridere a crepapelle, e ne fummo contagiati tutti. Quando riprendemmo il controllo, aspettai che i ragazzi prendessero il caffè, e nel frattempo andai a recuperare i cani, visto che si era fatto tardi.
Ci scambiammo saluti e abbracci, e tornammo a casa.
-"Facciamo qualcosa? Bevuta, partita a briscola, strip poker, bingo, discoteca.." iniziò ad elencare Alberto su per le scale.
-"Io sono morto! E domani devo giocare! Quindi passo belli.." dissi abbracciando Mia.
-"Tu Mia?"
-"Di conseguenza passo anch'io!" disse lei.
-"Guarda amore che se vuoi uscire un po', vista la giornata che hai avuto, mi fa solo che piacere eh.." dissi baciandole la fronte.
-"Ma no amore.. Non voglio lasciarti solo.."
-"E beh? Che sarà mai? Poi sei con loro, mica con sconosciuti!" dissi sorridendole.
-"Mmm.. Non lo so.." disse indecisa.
-"Che fareste? Se fate i bravi vi lascio Mia in consegna!" chiesi io per lei.
-"Mica sono un pacco!" dissi imbronciata.
-"No, ma sei preziosa!"
-"Non lo sappiamo ancora.. Ma si dai vieni con noi! Saremo bravissimi!" disse Ste.
-"Mmm.. Ok dai!" disse fissandomi per vedere la mia reazione.
Le sorrisi, e aprii la porta di casa. Ero sinceramente contento che uscisse con loro; certo, ero un po' geloso, ma non me la sentivo di uscire, e allo stesso tempo non volevo limitare Mia.
Andai in camera a mettermi in pigiama.
-"Sei sicuro?" mi chiese Mia seguendomi.
-"Ma certo.. Però fai la brava!" dissi prendendola tra le braccia e baciandola.
-"Sempre!"
-"Lo so piccola lo so.."
Mi cambiai, e tornai in salotto con Mia.
-"Allora? Avete deciso?"
-"No.. Di sicuro facciamo qualcosa di polleggiato.."
-"Ok.. Io vado in discobranda! Notte belli! E domani carichi per la partita eh"
-"Certo! Notte fratello!" dissero augurandomi a turno la buonanotte.
-"Notte amore mio.." disse Mia alzandosi sulle punte per darmi un bacio a stampo.
-"Notte splendore.. Svegliami quando tornate.."
-"Ok dado.."
Presi i cani, e mi avviai in camera. Sentii parlare per qualche minuto, poi la porta si chiuse, segnalando la loro uscita. Mi buttai sul letto e spensi la luce. Ero ancora rincoglionito per l'alcool del giorno prima, e dovevo recuperare se volevo combinare qualcosa di buono.
Mi svegliai un paio di volte quella notte: la prima fu quando Mia mi svegliò delicatamente con un bacio sul naso, per dirmi che era tornata; la seconda fu quando mi sentii calciare via, e urlare contro.
-"Aiuto!!! Lasciami!! Ti prego.. Aiuto!!"
L'incubo ero tornato.