Capitolo LXVIII - Mia

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-"Non facciamo tardi stasera vero?" chiesi ridendo ad Anna.

-"No Mia, stai tranquilla!"

-"Si immagino! Seriamente.. Domani alle 10 ho il volo, il che vuol dire partire da qui alle 7:30!"

-"E che sarà mai? Facciamo after!" disse Denise, la sorella di Anna.

-"After? Sono vecchia io ragazze.. Vabbè dai, intanto prepariamoci per uscire, poi vediamo.." dissi poco convinta.

-"Evvai!!!" urlò Laura posizionandosi dietro di me per iniziare una delle sue acconciature.

Si divertiva da matti ad acconciare i miei lunghi capelli, e io la lasciavo fare, anche perchè visto il caldo che faceva, non li riuscivo a tenere sciolti.
Finita la sua meravigliosa opera, Laura mi lasciò libera di andare a truccarmi e vestirmi. Optai per un vestito lungo fino ai piedi, con un nodo in fondo, bianco e blu a righe, e un paio di sandali con il tacco blu scuri. Misi un filo di mascara, e mi considerai pronta.
Stavo prendendo la pochette, quando mi suonò il telefono. Era Giorgio.

-"Ehi Gio!"

-"Mia siamo qui sotto.. Ma non ci apre nessuno!"

-"Arrivo subito.. Si vede che non abbiamo sentito il campanello!" dissi correndo con la leggiadria di un rinoceronte alla porta del nostro appartamento.

Era la casa del padre di Sara, che quando si era trasferito a Bologna con la madre della mia amica, aveva fatto ristrutturare per utilizzarla d'estate. Erano anni che la sfruttavamo, e non vedevo l'ora tutte le volte.

-"Ciao! Come siamo belli!" dissi salutando Giorgio con un bacio sulla guancia.

-"Anche tu non scherzi.. Ti ringrazio!" disse facendo un piccolo inchino, per poi entrare insieme a Tommaso, Riccardo e Manuel.

Tommaso era il ragazzo di Anna da mesi ormai; mentre Manuel era la nuova conquista di Sara. Erano due ragazzi molto simpatici, che per fortuna si erano trovati bene con Giorgio e Riccardo, nostri amici da tempo immemore.

-"Le altre?" mi chiese Ricky.

-"Laura è in doccia, mentre le altre stanno finendo gli ultimi ritocchi.." dissi sorridendo.

-"Le solite ritardatarie! E dire che noi abbiamo tardato anche venti minuti!" dissi Tommaso.

-"Ah oh.. Ambasciator non porta pena!" dissi alzando le mani.

-"Tranquilla Mia.. Tu sei sempre la prima.."

-"Beh io mica m'infighetto!" ammisi.

-"Questa poi! La cazzata delle 21:30!" disse Ricky.

-"Perchè?"

-"Ma non ti guardi? Sei bellissima!" rispose prontamente, facendomi arrossire.

-"Grazie.." dissi baciandogli una guancia.

Dopo una mezzora riuscimmo ad uscire di casa e andare a berci qualcosa in un locale sulla spiaggia; anche se capii che i progetti erano ben altri.

-"Villa?" chiese Manuel.

-"Ci sta!" rispose Tommaso.

-"Villa che? Non quella che penso io vero?"

-"Villa delle Rose ovviamente!" rise Sara.

-"Ma dai! Volevo andare a letto presto.." piagnucolai poco convinta.

-"Smettila! Lo so che vuoi scatenare quel fondoschiena l'ultima volta, prima di tornare tra le splendide grinfie del tuo fidanzato!" disse Anna.

Mi fece sorridere.

-"Anche con lui vado a ballare!"

-"Certo, ma immagino che lui sia l'unico contemplato a starti vicino.. Qui invece hai noi!" disse Giorgio.

-"Giusto.. E Villa sia!" decretai alzando la mia Coca Cola.

Riccardo e Manuel andarono a procurarsi le prevendite, e dopo un'oretta, raggiungemmo questa bellissima discoteca di Riccione. Era una delle mie preferite, e non era quindi stato difficile farmi cedere. Inoltre, non avrei fatto del male a nessuno. Mandai un sms ad Andrea, poi misi il telefono in borsa.

"Buonanotte amore.. Domani quando ti sveglierai, sarò lì accanto a te! Ti amo.."

Corsi dietro agli altri che mi stavano precedendo, e iniziò così una splendida serata. Fu davvero difficile dover tornare a casa alle 4, ma dovendo guidare, almeno due ore di sonno, dovevo farmele.

Fu cosí, che alle 13:00 appena passate, mi ritrovai tra le braccia di uno splendido modello biondo abbronzato.

-"Finalmente.." disse quando mi ebbe stretta, e gli fui saltata in braccio.

-"Ciao.." dissi baciandogli il naso.

-"Ciao a te.." rispose baciandomi a stampo.

Mi mise a terra, e solo allora mi accorsi che c'erano proprio tutti: Stefano, Alberto, Edoardo, Gherardo e Luca.
Li salutai uno ad uno con calore, poi ci dirigemmo in quello che doveva essere un semplice appartamento in affitto, ma che invece si rivelò essere un attico con piscina.

Una favola modernaWhere stories live. Discover now