Capitolo XLIII - Mia

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Andrea era già a letto, mentre io mi ero soffermata a coccolare un po' Cloe e Duca. Non me la sentivo ancora di lasciarla insieme ad Aia e Tartufo, irruenti com'erano; ma Andrea non ne aveva voluto sapere di dormire con quattro cani, ed effettivamente, non aveva tutti i torti. Finché erano due, era fattibile, ma quattro proprio no, quindi, dovevamo lasciarli tutti quanti fuori dalla stanza.

Mi misi sul divano, e in dieci secondi, tutti i cani mi erano intorno, a riscaldarmi e a darmi i bacini. Sorrisi, e cercai di dare attenzioni a ognuno di loro. Erano dolcissimi, ed ero contenta che andassero così d'accordo: certo, Asia e Tartufo erano due Labrador, quindi buoni di indole, ma non sapevamo come avrebbero potuto reagire, capendo che Cloe e Duca, non erano in visita di cortesia.

Continuai per qualche altro minuto, poi li salutai, chiudendomi la porta della camera alle spalle. Andai in bagno a lavarmi, poi indossai il pigiama, e raggiunsi Andrea a letto.

Era strano come mi sentissi a casa quando stavo con lui. Ero stata davvero una stupida a cercare di prendere le distanze: ne ero innamorata, e non c'era nulla di male nel voler passare più tempo possibile insieme. Avrei potuto evitare certi fatti se l'avessi capito prima, ma era ora di dare un taglio ai se, e di vivermi a pieno questo nuovo rapporto.

Posai un bacio sulla guancia di Andrea, e mi accoccolai vicino a lui. Nel giro di dieci secondi ero tra le sue braccia.

-"Mmm..." disse con gli occhi chiusi.

-"Continua a dormire amore.."

-"Prima un bacio.." disse catturando la mia bocca con la sua.

Lo abbracciai, e gli accarezzai il collo, aggrappandomi a lui.

-"Ora posso dormire tranquillo.." disse baciandomi la fronte, continuando a stringermi.

"È tutto perfetto!" pensai felice, addormentandomi.

Ci svegliammo verso le 10, quando arrivò la colf, e io andai a preparare la colazione ad Andrea, mentre lui usciva a correre con Tartufo e Asia. Cloe e Duca, li aveva portati fuori prima, poiché erano troppo piccoli per andare a correre.

Apparecchiai sull'isola della cucina, con delle tovagliette colorate, poi aggiunsi tazze, piatti e bicchieri, e diedi da mangiare ai nuovi arrivati. Tirai fuori il cibo per noi, e mentre Maria risistemava la nostra camera, io pulii dove i cuccioli avevano mangiato.

Stavo finendo di scaldare il latte, quando mi sentii abbracciare da dietro.

-"Ciao amore mio.." dissi girandomi a baciare Andrea.

-"Ciao cucciola.." disse dandomi un bacio a stampo.

-"Doccia!" dissi ridendo e sciogliendomi dal suo abbraccio.

-"Certo, ma tu vieni con me!" e così dicendo, mi caricò sulle spalle, e mi portò in bagno.

-"Mettimi giù! C'è Maria!" dissi ridendo.

-"E allora? Meglio! Così bada il nostro zoo!" disse chiudendo a chiave la porta.

-"Ma dai! Che vergogna.." dissi una volta che mi ebbe messo a terra.

-"Come che vergogna?"

-"Ma si.. Starà già immaginando cosa stiamo facendo!"

-"E cosa staremmo facendo?"disse con un sorriso furbo.

-"Nulla.." dissi abbassando lo sguardo.

-"Ecco.. Quindi Maria non penserà assolutamente a nulla.. E se anche penserà qualcosa, non me ne può fregar di meno.. Sei la mia ragazza, e voglio fare la doccia con te.. Anche tu la devi fare no?" disse avvicinandosi a me.

Una favola modernaWhere stories live. Discover now