Capitolo VIII - Mia

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Decisi di crogiolarmi nei miei pensieri, invece che tentare di rendermi presentabile, tanto mi aveva vista meno di due ore prima, e se nn si era già spaventato, non lo avrebbe fatto di certo ora.
Ero in tenuta "da battaglia", come amavo definire il mio abbigliamento quando io e Veronica uscivamo con i cani e la bimba.
Ovvero: pantaloni della tuta, blazer basse, maglietta a maniche corte e felpina.
L'unico cambiamento che effettuai, fu il cambiare i pantaloni della tuta, con dei jeans, perchè non erano proprio adatti per andare per negozi.
Spazzolai i capelli e mi misi sul divano ad attendere.

Puntuale, come un orologio svizzero, suonò Andrea. Presi la borsa, controllai che Asia avesse l'acqua fresca e qualche giochino, ed uscii. Aprii il portone ed eccolo lì.
Splendido.

"Chissà.. Forse la fortuna è girata, se questo spettacolo è qui per uscire con me!" pensai.

-"Ehi! Grazie per essere venuto con così poco preavviso!" dissi con tono formale.

-"Figurati! Il sabato non faccio mai molto perchè la domenica gioco.. Quindi non preoccuparti!" e così dicendo si avvicinò per darmi un bacio su una guancia.

Aspettai immobile la sua mossa, poi risposi:"Ah perfetto allora.. Proprio un cavaliere!" visto che mi stava aprendo la portiera, come aveva fatto la sera prima.

-"Certo principessa"

Appena entrò, mentre si stava allacciando la cintura, non riuscii a trattenermi dal dirgli:"Guarda che io non sono così.. Non mi faccio sempre venire a prendere! Anzi.. Mi fa davvero strano non guidare.. E non voglio sembrare una che se ne approfitta, anche se so che di solito è il ragazzo che va a prendere la ragazza, e la cosa non mi dispiace.. Oh... insomma! Hai capito vero?!" dissi enfatica.

E in tutta risposta, lui si fece una gran risata.
Quando si accorse che lo guardavo storto, disse:"Sei la prima ragazza che mi fa notare una cosa del genere.. Se vuoi puoi guidare tu, ma stai tranquilla che non mi è mai balenato il pensiero che te ne stessi approfittando.. Ti ho proposto io di venire a prenderti."

-"Beh ok.. No non importa che mi fai guidare.. Anche se un BMW non l'ho mai guidata.." dissi sorridendo.

-"Allora forza! Tanto non sono debole di stomaco, e la mia macchinina non teme le donne al volante!" disse scherzosamente, e si slacciò la cintura.

"Ma allora non scherzava! Oddio! Amo guidare, ma speriamo di non far danni!" pensai.

Scesi e facemmo cambio posto. Sistemai sedile e specchietti, mi misi la cintura di sicurezza e misi in moto. Aspettai che anche Andrea se l'allacciasse, e partii.

-"Proprio una gran macchina!" dissi dopo un paio di minuti. "Potrei anche abituarmici" aggiunsi.

-"Ehi non ti allargare! Sono io l'uomo, e spetta a me la guida. Questa è un'eccezione alla regola" disse sorridendo, e poco dopo aggiunse:"Anche se devo ammettere che dal posto del passeggero, c'è una visuale migliore!"

-"Scemo!"

-"Che vuoi? Mica parlavo di te!" disse facendomi una linguaccia.

-"Ah grazie! Doppio scemo, allora!" e così dicendo gli assestai una piccola gomitata.

-"Ahia! Questa me la paghi appena scendi mia cara!"

-"Esagerato! Proprio una femminuccia!"

-"Vedremo chi è la femminuccia! Ma piuttosto... Dove stiamo andando?"

Ci pensai qualche attimo, perchè non avevo le idee chiarissime, poi dissi:"Prima proverei da Ingenito e da CaFè Mazzini, poi mal che vada, ripiegheremo sul centro!"

Una favola modernaWhere stories live. Discover now