Capitolo X - Mia

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Mentre scendemmo le scale, mi accorsi di non aver fatto una gran mossa a mettere quei pantaloncini. Fuori c'erano ancora 20 gradi e passa, però in casa, faceva freschino con le gambe nude. Ormai ero già giù, "Mi cambierò più tardi" pensai.

Vidi che Andrea si era piegato a giocare con Asia, quindi ne approfittai per andare in cucina ad apparecchiare. Non serviva la sala da pranzo, eravamo solo in due. Se ci avesse visto mia madre, si sarebbe infuriata. Chissà poi, cosa c'era di male nel mangiare in cucina.

Misi due tovagliette, due piatti, due tovaglioli, due bicchieri e le posate. Poi chiamai Andrea, chiedendogli cosa voleva da bere, anche perchè la scelta non era molta.

-"Non preoccuparti, prendo quello che bevi tu!" esclamò dal salotto.

-"Allora Coca-Cola!" dissi contenta che non bevesse birra o altro, di cui non sopportavo nemmeno l'odore.

Non feci in tempo a finire la frase, che Asia iniziò ad abbaiare, e qualche istante dopo: Driiiin.

Erano arrivate le pizze. Recuperai la borsa, infilai le scarpe, e andai incontro al fattorino.

Pagai, e rientrai.

Asia mi saltò addosso, e Andrea fece appena in tempo a togliermi le pizze dalle mani, prima che cadessero insieme a me.

-"Asia!!!! Accidenti a te! È mai possibile che vivi solo per mangiare?!" ovviamente, in tutta risposta, mi guardò scodinzolando e saltellò intorno ad Andrea, che aveva in mano le pizze, e si era piegato in due dalle risate.

-"E tu carino, non sei per niente divertente! Sappilo!"

-"Dai culona! Vieni su forza!" disse allungandomi una mano.

-"Culona a chi scusa?!? Pensa per te!" gli risposi facendogli una linguaccia e tirandomi su, evitando la sua mano.

-"Dai che scherzo scemotta!"

-"Ah sarà meglio! Mangiamo va! Prima che ce le mangi il cane!"

E così dicendo, lo guidai in cucina, tolsi le pizze dai cartoni, e ci sistemammo. Per forza d'abitudine, accesi la TV.

-"Ehi.. Sono così noioso da dover accendere la televisione?" disse Andrea rattristato.

-"Beh un po' noioso lo sei" dissi sorridendo, "ma non l'ho accesa per quello, solo per abitudine!" dissi spegnendola.

-"Grazie! Io invece non la guardo quasi mai."

-"Neppure io la guardo, mi piace solo avere un po' di rumore in sottofondo!"

-"Ciao sis! Ci sentiamo dopo! Non so quando torno!" sentimmo urlare mio fratello.

-"Ok! Chiamami se ti devo venire a prendere!"

-"Ciao" disse Andrea, e sentendo un'altra voce oltre alla mia, Ricky si affacciò in cucina.

-"Ah ciao! Sono un gran maleducato scusa! Ma non sapevo avessimo ospiti! Riccardo, piacere!"

-"Tranquillo! Andrea!" disse stringendo la mano di mio fratello.

-"Beh è stato un piacere, ora vado! Buona serata! E se esci, ricordati l'allarme!"

-"Come scordarmene.." borbottai, "Buona serata!"

Sentimmo sbattere la porta, e tornammo a mangiare.

-"Così lui è tuo fratello.."

-"Eh già.. L'amore della mia vita e allo stesso tempo il mio cruccio!" dissi ridendo.

-"Esagerata! Mangia dai! Devo difendere gli altri maschi!"

Finimmo di mangiare le nostre pizze, chiacchierando del più e del meno. Era davvero piacevole passare del tempo con Andrea. Mi sentivo a mio agio.

Una favola modernaWhere stories live. Discover now