Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN R...

由 Bersagliera92

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Alissa Milton una ragazza di 18 anni stronza e ribelle o almeno e ciò che vuol far credere di se stessa da qu... 更多

PROLOGO
The Start of my Life! ♡
Uno scontro Inaspettato
Mi ritorni in Mente
Un attrazione sbagliata
Un mare in tempesta
I'm here
Una scossa al cuore
Occhi dentro Occhi
Un chiodo Fisso
Tra le tue braccia
Molto più delle mie aspettative
Una bellezza disarmante
Insopportabile
Un senso di colpa
Un bacio inaspettato
sex on love?
Tu sei mia
Senza controllo
Un'amicizia Impossibile
Un vero Coglione
Uno di Troppo
Un gioco sleale
Parole di ghiaccio
Due calamite uguali, a volte si respingono
Ho bisogno che tu Rimani!♡
Se riuscirei ad Odiarti
Inevitabile
Voglia di te
Noi un incastro Perfetto
Un attimo di felicità
La paura a volte può fotterti il cervello
Resta Ancora un Po'
Alcune Mancanze ti soffocano l'Anima
Io e te, il resto del mondo l'ho scordato.
Oltre i Limiti
Quel disperato Bisogno che ho di Te
Un cuore in mille pezzi
Facevano L'amore solo a guardarsi
Ammaliato da tanta Bellezza
"Ciao..River!"
Contro la Tua volontà
Ad un Passo da Te
Se fosse tutto Magnifico
Se solo fossi Mia
Ci perdiamo per poi riprenderci
Sì mangiavano di Desiderio
Un inferno Indimenticabile
Nella Follia più Assoluta.
Baciami! né ho Bisogno!
Per una Volta
Solo per una Notte
Senza te
Una tempesta su di Noi
Un tunnel senza via d'uscita
Un legame indissolubile
Finalmente Qui!
Il confine di un'attimo
Estremamente Complicati
Il nostro perenne Equilibrio
"Alla nostra..River"
Un incessante Desiderio
Non so Spiegarti il Perché
Finalmente a Casa
Bruciare Per Te
Un'unica Dipendenza
Troppo distanti !
AVVISO
Fuori Controllo
In netta collisione
Sotto il tuo sguardo
Un antidoto Naturale
Tienimi per mano
In continua distruzione
Nonostante tutto
Tu mi appartieni
Mi salvi un attimo prima, che tocchi la terra
Guardami negli occhi, anche quando non parlo.
Siamo Uguali, fatti degli stessi Mali
Come a dirti, io ci sono. Come a dirmi, sarò sempre qua!
Stringimi la mano, portami lontano
Inesorabile
Per la prima volta!
In equilibrio su di Me
Il silenzio è oro, ma se lo sprechi è zero
Copertina
Gli sguardi come oceani, gli abbracci come Ancore.
°Ad un passo da perdere Te°
●Due Puntini Da Lontano●
Cascare nei tuoi occhi
Un respiro si toglie solo se il Cuore ti batte di piu!
Sei la mia Cura, e la mia Dannazione
Dove sei tu, quella è Casa.
Avviso!
Il posto in cui Tornare
Un posto per l'eternità
Veleno e Antidoto
La ferita che nessuno ha mai curato
Ciao Brother
Un Amore complicato
L'anima in pace.
Mai senza Te
Tienimi con te
Epilogo
Avviso
Avviso!

Tu! la mia unica Forza

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由 Bersagliera92

"Penso che tu non te ne stia rendendo conto, ma mi stai salvando la vita...
Ed è la cosa più bella del mondo"

La voce autoritaria di mio padre, si faceva sempre piu vicina ed io stavo andando completamente nel pallone.
Cazzo..cazzo!

Spinsi Chriss dal mio corpo e saltai giu in un batter d'occhio , iniziandomi a vestire alla velocità della luce.

"Alissa.. ehy? Ti calmi per favore?"
Mi voltai, trucidando con lo sguardo, quel ragazzo che solo pochi minuti prima stavo rendendo mio, per l'ennesima volta ancora.

"Calma? Mio padre sta salendo quelle cazzo di scale cristo santo, e tu mi chiedi di stare calma??" Sussurrai presa dall'ansia piu totale.

Ma lui con fare spavaldo si tirò su la zip dei suoi jeans, e si avvicinò a me con passo felpato, mentre il suo sguardo restava puntato nel mio.

Spostò i miei capelli dietro un orecchio e mi strattono' al suo petto, dove non appena il suo profumo arrivò alle mie narici sentii la paura e tutta quella agitazione svanire man mano.

"Se ti trova qui con me, mezzo nudo, credo che ci ammazzera'"
Sorrise beffardo, ed io mi persi per un secondo a fissare la sua perfetta dendatura..bianchissima.

" credi che possa spaventarmi uno come tuo padre?" Il tono della sua voce, roco come al solito mi fece riprendere dal mio stato.

Mi spostai dal suo corpo, ma un ticchettio alla porta mi fece bloccare i movimenti insieme al respiro, cazzo ero nella merda piu totale.

"Aly sei lì dentro??"
Dalla mia bocca non riusciva ad uscire nemmeno un singolo suono perché mi ritrovavo completamente paralizzata al centro di quel bagno, ma due mani afferrarono con decisione le mie braccia
"Rilassati, non succederà assolutamente niente, fidati di me"
Le sue parole sussurrate al mio orecchio, mi fecero istintivamente chiudere gli occhi e mi beai del suo respiro sul mio collo, che in quella situazione era l'unica  cosa positiva.

"Chriss?"
"Sta' tranquilla"
Cazzo come potevo esserlo? Dall'altra parte della porta, si trovava mio padre, e non appena avrebbe abbassato quella cavolo di maniglia ci avrebbe sorpresi lì mezzi nudi, e quello non sarebbe potuto finire nei migliori dei modi.

Mentre continuavo a perder tempo, per non affrontare quella situazione,  una mano spostò i miei capelli e mi lasciò un leggero bacio sul collo, prima di parlare.
"Dovresti rispondergli Al"
Aprii di scatto i miei occhi rendendomi conto di essere ancora nella merda.

La maniglia, molto lentamente si piegò facendo aumentare i battiti del mio cuore, in un modo davvero fuori dal normale.
"AL,  Rispondi ADESSO cazzo"
Non so come, ma schiarendomi la voce, trovai il coraggio e la mia bocca partì da sola.

"Papà... si, sono appena uscita dalla doccia, non aprire la PORTA" calcai per bene le ultime parole, e lui per fortuna sembrò capirle.

"Va bene, ti aspetto di sotto"
Tirai un sospiro di sollievo, non appena la maniglia ritornò al suo posto e Chriss mi strinse ancor di piu tra le sue braccia.
"Brava piccola"

Chriss
Tirai su la cerniera della mia felpa, e scompigliandomi i capelli per l'agitazione, notai Alissa fare avanti e dietro per tutta la stanza, così la raggiunsi poggiando le mie mani sulla sua nuca, in modo da costringerla a guardarmi.

I suoi occhioni incontrarono i miei, ed io poggiai la mia fronte sulla sua, perdendomi in quel verde.

"Perché sei così agitata?"
Non rispose, ma provò a distogliere lo sguardo.
"No..Guardami, per favore."
Con un po' di titubanza, lo fece.
"Se il problema sono io, devi star tranquilla"
"No.. Chriss..No!.." sospirò prima di continuare
"So gia cosa mi aspetta una volta, che gli sarò davanti, oltre che a spiegare cosa ci faccia in casa da sola, per altro con un figo da paura, dovrò raccontargli di Kevin e credimi e quello che mi spaventa di piu, oltre al fatto che dovrò dire addio alle tue palle"

Sorrisi, e la strinsi al mio petto.

"Aly.. è tuo padre, capirà se non te la senti di spiegargli tutto nel minimo dettaglio.. e poi io sarò lì okey??"
Lei annuii, sfiorando il suo naso sul mio collo, ed io cercai di sdrammatizzare la situazione.

"Comunque hai appena ammesso che sono un gran figo" beffeggiai la sua voce e lei colpì il mio petto.
"Hey io non parlo in quel modo"
"Mmh.. davvero? E poi dimmi perché ti preoccupi tanto delle mie palle?"
"Sei un cretino! E comunque lo dicevo per te"
"Mmh invece credo che lo dicessi, perché in tal caso ti mancherebbero da morire"
Le sue guance arrossirono all'istante , ed io trattenni a stento una gran risata
"Vaffanculo! è comunque ti ripeto che il problema sarebbe solo il tuo, io troverò qualcun'altro da..
"Hey.. non pensarlo nemmeno chiaro??"
"Rilasati River, non starai per caso avendo paura?"
"Assolutamente no, occhi verdi.
Tu non saresti in grano di stare senza il sottoscritto"
"Ti sbagli" incrociò le braccia al petto in segno di sfida ed io alzai un sopraciglio, stupito dalla sua reazione.
"Non ci sarà ragazzo al mondo che potrà toccarti.. quindi annulla tutti i tuoi piani"
"Faresti bene a essere tu a pensar ad altro, ti ricordo che di sotto c'è qualcuno pronto a decapitarti"
Cazzo!
Mene stavo quasi dimendicando, e l'ansia tornò ad impossessarsi del mio corpo, non per affrontare un uomo, ma per farlo come fidanzato di sua figlia.
Ma ovviamente non avrei permesso di darlo a vedere soprattutto davanti ai suoi occhi, così la stuzzicai.

"Il mio fascino conquisterà anche tuo padre, vedrai"
"Si come no.. peccato lui sia un uomo e non si lascerà abbindolare dal tuo sguardo, scommettiamo?"
Gli porsi la mano che lei strinse con molta sicurezza.
"Hai gia perso una volta occhi verdi, e succederà ancora..io ottengo sempre ciò che voglio dovresti saperlo"
"E tu dovresti sapere che quel nomignolo che tanto ti piace affibbiarmi, è stato il primo nome con cui mi ha chiamato il tuo carissimo amico, Jack"
Sbarrai gli occhi dalla sorpresa, che man mano si tramontava in rabbia, tanto che non mi resi conto di essere rimasto solo in quella cazzo di stanza, finché non sentii la porta sbattere e la voglia di avere jack tra le mani si espandeva sempre più, tant'è che tirai un pugno sulla scrivania,prima di calmarmi.

Scesi molto lentamente da quelle scale,mentre la mia mano passava innumerevoli volte tra i miei capelli, quasi a strapparli per l'ansia che non smetteva di tartassarmi..
Avevo con molta difficoltà messo da parte la mia insensata rabbia, per affrontare quel momento al suo fianco, d'altronde ero il suo fidanzato e da tale gli sarei stato vicino.

Non appena svoltai l'angolo  della cucina mi bloccai sul posto, guardando estasiato quella scena davanti ai miei occhi.

Padre e figlia continuavano ad abbracciarsi senza staccarsi mai, e potevo ben notare Alissa irrigidita da quel gesto, non era da lei mostrarsi così con qualsiasi persona che non fossi io chiaramente, e quello mi provocò un sorriso, perché eravamo piu simili di quel che pensassimo

"Chriss?"
La sua voce mi riportò in quella stanza, e saettai i miei occhi su quelli del signor Milton che mi guardava con un espressione indecifrabile.

"Christian?? " chiese non credendo ai suoi occhi per poi aggiungere
"River? Christian River??"
Io annuii facendo qualche passo in avanti.

"Si sono io, signor Milton"
Gli porsi la mano in segno di saluto ma lui stranamente da ciò che mi aspettavo, l afferrò per strattonarmi tra le sue braccia ed io dovetti ricambiare contro la mia volontà.

Alzai lo sguardo oltre le sue spalle e notando Alissa guardarci sconvolta, portai il mio braccio sulle spalle del padre come per stringere il nostro abbraccio, e gli dedicai un bel dito medio in segno di vittoria.

La vidi alzare gli occhi al cielo, prima di avvicinarsi
"Papà, lo strozzerai se continui a stringerlo in quel modo"

Il signir Milton mollo' la presa ed io mi disegnai un ghigno di soddisfazione sul viso, per la mia ennesima VITTORIA.

"non posso credere che sia davvero tu.. sei parecchio diverso da come ti ricordavo"
"Bhe direi che ha perfettamente ragione,sono cresciuto un bel po, dall'ultima  volta"

Il suo sguardo rimbalzò dal mio a quello di Alissa prima di parlare
"Ma che ci fai qua?"
Cazzo.

"Sono venuto per conto di mio padre, sa lui vorrebbe che Alissa ritornasse a lavorare per lui"
Lo sguardo della mia cosidetta fidanzata,si aprii sbalordito.

Avevo appena omesso di essere il suo ragazzo, non avendo le palle per farlo.
Preso da una fottuta ansia del cazzo.

Aliss
Ma che diamine stava blarerando quello stronzo che doveva essere il mio fidanzato?.. rimasi a bocca aperta di fronte alle sue parole, cosa che non fece mio padre perché continuava ad eloggiarmi davanti agli occhi di Chriss che annuiva compiaciuto.
E solo allora mi resi conto che quello che aveva sparato non poteva essere che una grandissima stronzata.

Si! il sign. River sarebbe stato felice di assumermi, di questo né ero certa, ricordavo bene le sue parole prima di andar via. Anche perché erano state proprio quelle a farmi aver qualche dubbio sulla mia fuga, lavorare in una casa editrice come la sua andava oltre le mie aspettative e quindi non sarei potuta che esserne felicissima, ma non era quello il mio destino
,Purtroppo.

L'insistenza  di Chriss, di far credere una follia simile a mio padre, mi stava facendo incazzare, e non poco.
"Però devo dirgli che oltre all'aspetto  lavorativo, mi trovo qui per ben altro motivo"

Che cazzo gli saltava in mente?
Voleva per caso dirgli altre stronzate? L'avrei  ucciso con le mie stesse mani, né ero certa.

"Sarebbe?" Chiese mio padre con una strana aria dipinta sul viso.
"Io e sua figlia, stiamo insieme"

MERDA!

La birra che avevo appena tirato fuor dal frigo mi scivolò dalle mani, andando a finire in mille pezzi al suolo.
Sbarrai i miei occhi, e trattenni il fiato, ma proprio in quel momento lo sguardo di Chriss si spostò su di me

"Tutto bene?" Io annuii e mio padre dopo aver dato uno sguardo furtivo a ciò che avevo combinato, scosse la testa e sorrise.

"Alissa ha un fidanzato? Non posso crederci" continuava a ridere, e quello mi procurò un immenso fastidio, tanto che sbottai.
"Papà la smetti?"
"Si tesoro scusami, ma sembra impossibile" lo guardai di sbieco.

"Impossibile?" Ripeté Chriss
"Si bhe..diciamo che mia figlia non è una ragazza così semplice da gestire, però aspetta, aspetta.. allora sei tu la causa del perché ha vissuto da eremita appena arrivata"

Diavolo! Perché doveva parlare nei momenti meno oppurtuni, non poteva semplicemente essere felice per me e farsi i cazzi suoi?..

Chriss abbassò lo sguardo sulle sue scarpe, per poi rialzarlo di scatto.
"Credo di si.. vede, sua figlia a volte sa essere talmente tanto testarda da farmi perdere ogni ragione, ma nonostante tutto sono qui, e questo è ciò che conta, non crede?"
I suoi occhi scuri, incontrarono i miei.. ed io accennai un piccolo sorriso, che molto probabilmente lo tranquillizzò dato che notai le sue spalle abbassarsi.

"Me lo auguro per te.. perché nonostante tutto mia figlia e una ragazza eccezionale e non merita di soffrire ulteriormente"
"Lo so bene sign. Milton"
Chriss cominciò a toccarsi la nuca per l'imbarazzo  che mio padre gli trasmetteva fissandolo interpido negli occhi per un tempo che non finiva mai.

Sospirai, ed ebbi una strana voglia di prendere a schiaffi quell uomo, che a volte sapeva essere davvero un vero stronzo, tanto da metter in difficoltà Christian . Cosa impossibile, così intervenni.

"Papà...smettila di essere così stronzo, perché con lui cadi male"
Mi guardò per un secondo fondendo i suoi occhi nei miei, ed io spostai lo sguardo su Chriss, facendogli capire le mie intenzioni.
"Okey.. vi lascio soli" si alzò, e mi si paro' davanti nel giro di un secondo.
"Sei sicura?" Mi sussurrò, ed io annuii
"Okey.. faccio un giro, qualsiasi cosa chiamami"
Gli lasciai un umido bacio sulle sue labbra e sparì oltre la porta, lasciandomi solo con mio padre e quei dannati ricordi che non facevano altro che lacerarmi l anima.

"E successo qualcosa,piccola?"
Occupai il posto che Chriss aveva appena lasciato, e non appena sollevai lo sguardo nel suo sentii ogni sicurezza cadere giu.

"Alissa, mi fai preoccupare!"
"Kevin, non è in casa, e non ci sarà per un bel po di tempo" aggrotto le sopracciglia
"È difficile da spiegare papà..!" Deglutii
"Da quanto la mamma non ce, lui sta male, e cambiato, ha iniziato a bere e questo la portato a diventare un'altra persona!"
"Piccola..!"
"Christian è arrivato giusto in tempo, ed ha evitato che succedesse qualcosa di cui sono sicura kev si sarebbe pentito per il resto della sua vita!"
"Al, non dovevo lasciarti da sola, mi dispiace." Vidi i suoi occhi toccare il suolo a causa del senso di colpa che sentiva, ma che non doveva appartenergli.
"Papà non é colpa tua! Gli farà bene stare in quel posto, spero venga aiutato e torni il kev di sempre." 

Chriss
Chiusi la porta alle mie spalle e mi diressi nell'unico  luogo che conoscevo meglio in quella citta, ovvero il nostro parco. Camminai per un bel po non sapendo cos'altro  fare e comimciai a soffermare i miei occhi su dei bambini che correvano felici,  per poi essere presi al volo dai loro genitori, tutto quello mi creava uno strano effetto nel petto, doveva essere una sensazione incredibile poter fidarti ciecamente di qualcuno. Peccato che io tutto quello non l'avevo  mai provato, avevo continuato a vivere nella mia rabbia e vendetta verso ciò che la vita mi aveva offerto.. cosi preso dai miei pensieri mi sedetti su una panchina portandomi il cappuccio della felpa sulla testa.
.. avrei.voluto sparire.

"Hey River?" Alzai di scatto la mia testa, e trovai seduta al mio fianco Samantha, che cazzo ci faceva lì?..
"Che vuoi Sam?"
"Siamo nervosi?"
"Fatti i cazzi tuoi"
Cominciai a tirar il mio percing tra i denti e sentii il suo bacino strisciare vicino al mio.
La guardai stranito, e lei poggiò con molta disinvoltura la sua schiena al ferro di quella panchina.

"Sai Alissa non smetteva mai, di ripetermi quando cazzo fossi eccitante mentre ti succhiavi quel dannato percing, e sinceramente aveva ragione"
Lasciai all'istante  la presa e corrugai la fronte non seguendo piu il suo ragionamento.
"Ci stai  provando con me,Sam?"
"Scordatelo cretinoo"
Sospirai dal sollievo prima di continuare
"Allora che vuoi?"
"Sai Chriss spero che oltre ad essere un gran figo, hai anche una testa ben funzionante"
"Vai al punto prima che ti mandi a fanculo"
"Bene, devi assolutamente aiutarmi, anche perché io l'ho  sempre fatto"
"Non ricordo di aver chiesto mai il tuo aiuto'
"Dettagli.. ogni qual volta facevi una cazzata, e diciamocelo né hai fatte Chriss, bhe io ti difendevo sempre ,quindi ora tu lo farai con me"
Non credevo minimamente a ciò che diceva, ricordavo bene il suo sguardo ogni qual volta cercavo di avvicinarmi ad Alissa, e le sue infinite offese, no che mene fregasse qualcosa,chiaro.  Ma capii bene che mi stava letteralmente prendendo per culo, per ottenere qualcosa in cambio.

"Perché dovrei farlo?"
"Perché io non posso sopportare piu tutto questo dolore e tu mi aiuterai"
"Scordatelo, sei una ragazza con le palle perché non te la vedi da sola?"
"Alissa, non so il perché ma da ascolto solo ad uno stronzo come te"
"Sam vedi quello che dici, o con il cazzo che ti aiuto"
"Okey okey.." alzò le mani al cielo in segno di resa.

"Daj chriss per favore, lei mi manca da morire e non posso perderla solo perché mi.sono innamorata di suo fratello, e una stronzata tene rendi conto?"
Non sapevo cosa fosse successo esattamente tra quelle due, ma potevo ben immaginarlo data la situazione.

"Tu credi? Ti sei innamorata della persona che le ha fatto piu male, forse sei tu a non rendertene conto"
"Chriss, cio che le ha fatto non fa parte di lui, non era in se lo volete capire per una buona volta? Lui e un uomo migliore, un ragazzo dolcissimo; ed io lo Amo"
"Cosa le ha fatto di preciso?" Chiesi corrugando la fronte

"Lo sai, l'hai visto tu stesso"
"Voglio sapere fin  dove si è spinto"
"Chriss, No. Non ha mai oltrepassato quel limite, e non perché ci fosse qualcuno a fermarlo"

Cercai di trattenere il respiro.

"Mi dispiace, so quanto tieni a lei, ma non posso aiutarti."
Spostai lo sguardo dal suo viso, facendolo ricadere sulle mie mani che continuavano a intrecciarsi dal nervoso.

"Perché??" Chiese disperata.
"Non riesco a capire tutto questo, non posso accettare la tua storia e convincerla a ritornar tra le tue braccia. Non  lo farò MAI"
"Dammi un valido motivo"
"Sam... non permettero' mai piu, che lui si riavvicini a lei, nel modo piu assoluto"
"Sbagli..! Lui è suo fratello e che ti piaccia o no, insieme dovranno superare tutto questo, e tu mi aiuterai"
"Non farò mai una cosa del genere" sentenziai.

"Chriss diamine! Sei piu testardo di un mulo eeh? Dimmi una cosa tu la Ami?"
"Non sono affari tuoi"
"Okey.. quindi dato che è evidente, gli parlerei e cercherai di farle capire che io non le ho voltato le spalle, ma ho solo cercato di aiutarla. Voglio ritornare nella sua vita con o senza Kevin, cazzo lei e la mia migliore amica, non puoi negarmi tutto questo"
"Non sono io a volertelo negare Sam, cazzo. E poi ora non è il momento giusto, credimi.."
"Devi far qualcosa River ti prego, sei l'unica  speranza che ho, e credimi mettere la mia vita tra le tue mani non è per niente una cosa di cui vado fiera"
"Grazie per la fiducia, sono commosso"

"Non scherzare Idiota, allora lo farai?"
"Cazzo Sam come sei esasperante. No, no che non lo farò" mi passai una mano tra i capelli mentre la mia gamba cominciò ad avere un ritmo irregolare.

"Christian.. ragiona per un secondo,dimostrami che sotto quei muscoli c'è un cuore"
"Samantha.. smettila d'insistere, mi dai sui nervi. Ti ho appena detto che non farò un cazzo.."
"Sei solo un cretino"
"Non ho la minima intenzione di costringerla a far qualcosa che non vuole, e tanto meno ad aver a che fare con una persona che le ricorderebbe costantemente, quella merda di suo fratello"
"River, per favore, attento a ciò che dici.
Comunque ho capito, sei piu egoista di quel che pensassi, non ti rendi conto che lei non sarà mai felice al cento per cento, se nella sua vita non ci saranno piu quelle persone che lei stessa riteneva importanti?
Per una volta potresti far la cosa giusta, e lasciar perdere quel tuo egoismo del cazzo?
"
La guardai per un secondo, prima di sorridere, era davvero una stronza quella ragazza, e sapeva bene come ottenere ciò che voleva, mi ricordava qualcuno a me familiare.

"Allora quel sorriso, è un si??"
"Sam, porca puttana lo farò okey? Ma non adesso, devi dargli del tempo non può affrontare tutto così in fretta"

La vidi abbassare la testa, senza proferire parola, e fu in quel momento che capii il suo dolore.

"Lei come sta?" La sua voce rotta mi arrivò lieve nelle orecchie.
"È  più forte di ciò che pensassi"
"Credo che la sua unica forza, sia tu. Sapevo bene che venire a Roma le avrebbe cambiato la vita, ma non pensavo minimamente che l'avrebbe  stravolta totalmente. Bhe, uno come te , non era quello che mi aspettavo"
"Grazie per la stima"
"Chriss, stagli vicino,  e vedi di non far altre cazzate"
"Sam.. so quello che faccio, cerca di pensare alla tua di vita che come vedo non è delle migliori"

Annui e si alzò dedicando un cenno di saluto con la testa, forse  avevo esagerato, ma in fondo lei non si era risparmiata nei miei confronti.

La osservai mentre s incamminava verso l'uscita,  e la mia mente mi giocò un brutto scherzo, non riuscivo a pensare che una persona forte e decisa come Sam avesse messo la sua vita nelle mie mani, in fondo io non ero la persona giusta al quale chiedere aiuto, ma a quel punto non mi sarei tirato indietro.

Una vibrazione nei miei jeans mi distrasse, e non appena vidi il nome di Jack risposi com'era mio solito.
"Si puo sapere perché mi devi sempre rompere le palle?"
"Bro, sai che non posso stare senza di te. "
"Fai poco lo spiritoso, non sono in vena di scherzare.. che cazzo vuoi?"
"Possibile che neanche scopare con Alissa, riesca a farti sorridere un po di piu?"
"L'unica  cosa che mi farà sorridere, sarà quando ti prendero talmente tanto a pugni da non riconoscere piu, il tuo viso di merda!"
"Hey hey.. calmati un attimo.."
"Jack!.. non osare mai piu chiamare Alissa  con qualsiasi nomigliolo, che non sia il suo nome per intero, chiaro?"
"Bro? Frena, stai avendo un attacco di gelosia totalmente insensato, o ti sei fatto qualche canna?"
"Non sparare cazzate, e fa' una cosa non rivolgergli mai piu la parola oppure quelle specie di palle che ti ritrovi, te le puoi scordare"
"Ho capito cazzo,  ora mi dici quando torni?"
Cercò in tutti i modi di cambiar discorso,  e forse fu la scelta migliore.

"Non lo so, non credo che  Alissa sia pronta"
"Ci sono problemi?"
"Un bel po.. ma niente che mi impedisca di portarla di nuovo a Roma"
"Chris spero vada tutto per il meglio, te lo meriti,  e comunque faresti meglio a chiamare tuo padre, è completamente impazzito nel cercarti.  Perché diavolo non gli rispondi??"
"Jack, non iniziare. Se non l'ho  fatto ci sarà un motivo, no?"
"Bro, devi tornare, non aspettare piu gli sbirri ti cercano, e jessica è all'oscuro di tutto ma ha bisogno di te"
"Perché?"
Per alcuni secondi, non sentii nessuno dall'altra  parte del cellulare, quasi credetti che fosse caduta la linea finché la voce di jack mi arrivò di nuovo..
"Fidati di me, qui abbiamo tutti bisogno di te."
"Jack che cazzo dici? Sono via solo da un paio di giorni, non farne un dramma"
"Prendi Alissa e torna qui, è davvero importante, credimi per una buona volta. E poi non vorrai mica diventare un toscano? Non ti ci vedo proprio a diventare un ragazzo del nord" iniziò a beffeggiarmi.
"Ti sé dato di volta il cervello? Nelle mie vene scorre, solo ed esclusivamente sangue Romano"
"Allora datte na' mossa"

Finalmente sorrisi, ma per poco' troppo poco.

"Dylan mi ha denunciato?"
"Credo di si, i carabinieri non mi hanno voluto dire niente"
"Dovevo ucciderlo quel figlio di puttana"
"Torna, risolveremo la cosa"

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