Ambivalence | a.i traduzione...

By smileforash

39.6K 2.7K 71

In cui una ragazza sicura di se con una passione per il tè incontra un ragazzo maleducato che puzza di perico... More

ambivalence
prologue
one
two
three
four
five
six
seven
eight
nine
ten
eleven
twelve
thirteen
fourteen
fifteen
sixteen
seventeen
eighteen
nineteen
twenty
twenty-one
twenty-two
twenty-three
twenty-four
twenty-five
twenty-six
twenty-seven
twenty-eight
twenty-nine
thirty
thirty-one
thirty-two
thirty-three
thirty-five
thirty-six
thirty-seven
thirty-eight
thirty-nine
forty
forty-one
epilogo (parte I)
epilogo (parte II)
epilogo (parte III)

thirty-four

884 56 3
By smileforash

Il bacio era diverso dagli altri. Cioè, tecnicamente ogni bacio che condividevamo era diverso a modo suo, ma questo era decisamente distinto.

Forse era il modo in cui mi stringeva con una presa salda sulla mia vita o magari era il modo in cui sentivo crescere il calore tra di noi o magari era perché lui ci teneva e questo significava più di una connessione lussuriosa.

In qualche modo lui si alzò e, con le mie gambe già strette intono alla sua vita, lui mi tenne stretta. Le sue grandi mani si posarono sotto le mie cosce e le mie braccia si circondarono intorno al suo collo mentre continuavamo a baciarci.

Prima che me ne rendessi conto lui si stese sul divano, sistemandomi su di se. Spostò le gambe per farmi sistemare tra di esse. Io gli passai una mano sotto la maglietta, sollevandola per togliergliela.

"Se la mia maglietta se ne va, allora anche la tua." Disse ed io risi mentre mi toglievo la maglietta.

"Beh, sono venuta impreparata." Commentai quando mi resi conto che indossavo un reggiseno sportivo.

"Beh, avresti dovuto saperlo." Mi provocò e poi iniziò a giocare con il bordo dei miei pantaloncini. Piccoli brividi si creavano sulla mia pelle al suo tocco e sapevo che non era solo perché le sue mani erano fredde.

Non ero sicura di quanto volesse spingersi avanti, ma avevo qualche idea. Ma non ero sicura di essere pronta. Avevamo fatto cose prima, ma era successo prima che diventassi così attaccata a lui e prima che le cose iniziassero ad avere importanza. Adesso lui si era aperto con me, mi aveva fatto conoscere suo fratello, mi aveva raccontato cose e così avevo fatto io. Sapevo che adesso le nostre azioni non erano prive di significato, ma lui ancora non voleva parlare di cosa questo significasse o di cosa voleva fare.

Magari prima non mi preoccupavo di questo, ma non volevo fare lo stesso errore che avevo fatto con Michael. Eravamo stati entrambi stupidi e avevamo rovinato le cose.

Cercai di non pensarci e di godermi il momento. Amavo stare con Ashton, letteralmente e fisicamente, soprattutto essere così vicina a lui.

"Stai bene?" Chiese mentre mi spostava indietro di capelli.

"Si, si." Dissi poco convinta.

"Non dobbiamo fare niente se non vuoi." Aggiunse.

"Lo voglio, ma non voglio che sia... senza significato." Ammisi.

"Non è senza significato."

"Allora cosa significa?"

"Non lo so, ma significa qualcosa." Fece spallucce come se non fosse un grande problema.

"Okay." Sussurrai. Abbassai la testa e posai le labbra sulle sue, lui ricambiò subito il bacio, usando la lingua per approfondirlo.

Dopo un minuto si tirò indietro.

"Scarlett, non voglio forzarti a fare niente." Scosse la testa.

"Non mi stai forzando se voglio farlo."

"Scarlett." Disse mentre si sedeva, mettendo dello spazio tra di noi.

"Non è senza significato, lo giuro." Insistette, prendendomi il viso tra le mani.

"Si, mi fido di te."

"Significhi tanto per me e ci tengo a te. E non sto dicendo queste cose solo per stare con te. Se non vuoi fare niente allora va bene, possiamo solo stare in compagnia. Se vuoi allora sappi che significa qualcosa per me."

Ero leggermente senza parole e chiusi gli occhi mentre lui si avvicinava di nuovo, lasciando piccoli baci al lato della mia bocca, sulla mia mascella e sul mio collo. Io passai le dita tra i suoi soffici ricci, perdendomi nel suo abbraccio.

Lui spostò le mani sul bordo dei miei pantaloncini, prima di fermarsi. Io annuì, facendogli capire che andava bene. Lui infilò dentro le mani, abbassandoli. Un respiro nervoso mi si fermò in gola mentre lui mi accarezzava la coscia.

Mi spostai per poter togliere completamente i pantaloncini e mi allungai per raggiungere il bottone dei suoi pantaloni. Una volta che eravamo entrambi in mutande e il resto dei nostri vestiti era sul pavimento, lui mi afferrò le gambe e mi attirò a se e mi sollevò dal divano.

"Che cosa stai facendo?" Chiesi ridacchiando mentre lui mi sollevava. Notai che prendeva qualcosa dai suoi jeans e diventai nervosa mentre sentivo lo stomaco che stava per esplodere.

"Un divano non è il posto giusto." Rispose, un tono pieno di lussuria. Mi portò in un'altra stanza e mi mise sul letto, sistemandosi su di me. Afferrò i miei polsi e li fermò con un ghigno sul viso.

"Sai, non è giusto." Sussurrò mentre mi osservava il corpo.

"Cosa non è giusto?" Chiesi, improvvisamente insicura per il fatto che ero mezza nuda di fronte a lui.

"Quanto sei bella." Mormorò mentre lasciava andare i miei polsi e mi stringeva i fianchi. Mi baciò e si strinse a me, potevo sentire la sua erezione contro la mia gamba. Abbassai una mano verso i suoi boxer, palpandolo leggermente e rendendolo più frustrato.

"Cazzo, se mi provocherai così allora lo farò anche io." Disse a bassa voce mentre mi accarezzava attraverso le mutande, facendomi sussultare e inarcare la schiena.

"Okay, basta." Dissi impazientemente mentre lui ridacchiava e mi abbassava le mutande. Ricambiai il favore mentre afferravo i suoi boxer e li abbassavo.

"Stai bene?" Chiese mentre apriva il preservativo e se lo infilava. Mi sarei offerta di farlo io stessa ma le mie mani erano così sudate che non sarei stata neanche capace di aprirlo.

"Mai stata meglio." Sussurrai, sembrando solo più nervosa.

"Piccola, non preoccuparti." Sussurrò sapendo che quel soprannome funzionava sempre su di me. io feci un respiro profondo e afferrai i suoi bicipiti.

"Sto bene, Ash." Gli assicurai e lui strinse di più i fianchi mentre si sistemava meglio.

"Pronta?" Chiese, la voce roca. Io annuì e chiusi gli occhi mentre lui si abbassava, premendo il petto contro il mio ed entrando lentamente dentro di me. Ansimò ed io trattenni il fiato.

"Cazzo, sei così stretta, verrò in meno di due minuti." Sbuffò più a se stesso mentre entrava di più. Mi fece ridere e rilassare e fece sparire il poco dolore che avevo.

"Va bene, sto bene." Gli assicurai e lui sembrò sollevato. Mentre la sua velocità aumentava affondò il viso sul mio collo. Potevo sentire i suoi ricci e le sue labbra calde contro la mia pelle, mentre le sue mani mi accarezzavano il corpo.

Alla fine le sue mani mi accarezzarono le braccia fino a trovare le mie man e intrecciare le nostre dita sudate, tenendomi ferma mentre aumentava le sue spinte.

Sollevò la testa e mi baciò teneramente. Il bacio era caldo e calmante, le nostre labbra si muovevano in contemporanea mentre i nostri gemiti erano attutiti dalla bocca l'uno dell'altra.

"Mi ero quasi dimenticato di come sei testarda." Disse con voce roca e per un attimo rimasi confusa su quello che stava dicendo, ma poi capì quando abbassò una delle sue mani. Prima stavo perfettamente bene, adesso ero in estasi.

"Cazzo, Ash." Dissi, usando di proposito il soprannome. Lo guardai e ammirai il modo in cui i suoi ricci gli ricadevano sugli occhi luminosi. Mi guardò e abbassò la testa per baciarmi come se stesse cercando di dire qualcosa.

"Merda." Imprecò ed io notai che le sue braccia avevano iniziato a tremare leggermente. Il suo petto sudato scivolò contro il mio e la sua presa su di me si strinse.

"Stai bene?" Chiese ed io annuì.

Nel giro di pochi secondi sapevo che sarei arrivata al limite. Non appena iniziai ad irrigidirmi l'estasi iniziò a sparire, Ashton collassò su di me, tenendomi stretta mentre sussurravamo i nostri nomi.

Passò un po' prima che si girasse. Si tolse il preservativo e si infilò un nuovo paio di boxer. Io rimasi stesa, cercando di riprendere fiato e mi sentivo intontita mentre mi rilassavo.

"Tieni, dolcezza." Disse, la sua voce debole e roca. Mi lanciò una maglietta ed io sorrisi, sedendomi e infilandola. Si mise di nuovo sul letto e mi strinse contro il suo petto.

"Spero non ti dispiaccia passare qui la notte." Ridacchiò.

"Per niente." Dissi, la mia voce tanto roca e debole come la sua. Ci fu un momento di silenzio prima che lui parlasse di nuovo.

"Posso dirti una cosa?" Chiesi, la sua voce era incredibilmente tremante.

"Certo." Risposi, guardandolo e passando una mano tra i suoi ricci. Lui sospirò.

"Scarlett, penso di essere innamorato di te."

Continue Reading

You'll Also Like

122K 5.6K 65
Chissà perché ci era stato insegnato che i simili erano soliti respingersi, che due menti e due caratteri fin troppo uguali non erano fatti per stare...
92.4K 3.9K 38
Due cuori spezzati si incontrano e familiarizzano tra di loro. È possibile unire le parti rotte per formare un nuovo amore, pronto a risanare tutto i...
87.4K 4.3K 72
quando incontri la persona giusta poi è così difficile lasciarla andare, diventa il tuo punto di riferimento, la tua casa, il tuo tutto.
3.4M 145K 54
"L'amavo non per il suo modo di ballare con i miei angeli, ma per come il suono del suo nome poteva mettere a tacere i miei demoni." -Christopher Po...