Durante il primo tempo dimostrammo ai terrestri la nostra forza schiacciante. Eravamo riusciti a portarci in vantaggio di due goal in pochissimo tempo. Nessuno era mai riuscito a rubarmi il pallone, nessuno tranne Axel..
Era tutta colpa di Axera! Ogni volta che me lo ritrovavo davanti, ne approfittava per mettermi i bastoni tra le ruote visto che lui riusciva ancora a indebolirmi.
Io: Axera, fatti da parte!
Axera: non permetterò mai alla Genesis di vincere!
Io: ah adesso mi parli, eh stronza?!
Axera: solo per distruggerti!
Io: smettila di intrometterti! La partita è mia!
Axera: te lo puoi scordare!
Mark: tutto quello che credete è sbagliato! Un vero atleta migliora solo con l'impegno e la perseveranza, non con una stupida pietra!
Xene: non stando alla mia esperienza, Mark
Mark: non vuoi darmi ascolto, eh? Non potrai ignorare la Raimon per sempre!
Persino Shawn tornò in campo dopo il brutto periodo che aveva passato ed era rientrato più forte di prima. Era come rinato, non sembrava neanche più lui. Riuscì persino a segnare una rete con la sua nuova tecnica, il Richiamo del Lupo, ma non ci lasciammo abbattere. Riuscimmo a rimontare facilmente con la nostra tecnica d'attacco a tre, la Supernova.
L'arbitro fischiò la fine del primo tempo, decretando il nostro vantaggio. Io e i miei compagni ci avvicinammo alle panchine per riposarci un momento.
Xene: -indicò Axel- ti sta fissando da quando è arrivato. Te ne sei resa conto?
Io: -lo guardai- sì, lo so
Xene: e come mai non l'hai ancora minacciato di morte?
Io: minacciato di cosa?
Xene: tu detesti quando una persona ti fissa. Come mai se lo fai lui non ti dà fastidio?
Io: g-guarda che mi dà fastidio anche il suo sguardo!
Xene: ..sisi, si vede. Ti dava fastidio anche a Okinawa? Quando avevi la sua lingua in bocca?
Io: XENE!
Xene: è la prova che riesce a rendere Axera più forte e te più debole
Io: se non l'ho ancora distrutto, è per non mandare del tutto a puttane il mio rapporto con Axera
Xene: e adesso ti interessano di nuovo le condizioni di Axera?
Io: non perché le voglio bene! Mi interessano perché se fa così, io non riesco a controllarmi completamente
Xene: Xeira, non è un male andare d'accordo con la tua parte umana. Lo sai, sì?
Io: certo che lo so e ci ho provato! Ma io e lei non potremo mai andare d'accordo come te e Xavier. Il nostro rapporto è molto diverso
Xene: e per quale motivo?
Io: perché lei ama Axel, io no
Xene: sei sicura di non amarlo?
Io: perché mai dovrei amarlo?
Xene: perché, come hai detto poco fa, se sei in disaccordo con Axera non avrai mai il completo controllo
Io: e cosa c'entra questo?
Xene: anche tu ami Axel, ma non lo riesci ad ammettere perché non sai cos'è l'amore
Io: ma non mi serve saperlo. Non me ne faccio niente dell'amore!
Xene: non è colpa tua, Xeira. Hai sofferto così tanto nella tua vita che hai completamente rifiutato l'amore per paura che ti scottasse, ma ti dirò di più: se sai maneggiarlo, il fuoco della passione che si crea quando sei con la persona che ami è.. paradisiaco.
Le sue parole mi facero rimanere di stucco, senza parole. Come aveva potuto usare due parole come "passione" e "paradiso", così diverse tra loro ma al tempo stesso simili, nella stessa frase e riuscire a darle un senso più che logico?
Quelle parole non erano semplicemente logiche, erano molto di più. Erano la risposta ai continui dubbi che aleggiavano nella sua mente.
Allora.. anche due cose completamente diverse tra loro potevano coesistere e riuscire ad avere comunque un senso.
Non avrebbero dovuto giustificare la loro esistenza perché agli occhi delle altre persone sarebbero risultate come la normalità più assoluta.
Come aveva fatto mio fratello a capire una cosa così intima ancor prima che potessi capirla io?
Io: Xene..
Xene: ho avuto i tuoi stessi dubbi quando non capivo come mi sentivo con Bellatrix. Mi chiedevo come una creatura fatta di male puro come me potesse conoscere una cosa buona come l'amore. Non aveva senso, eppure un senso ce l'aveva e ce l'ha tutt'ora perché Bellatrix tira fuori il meglio di me, la parte che io voglio mostrare al mondo e che voglio davvero essere. Posso essere Xene pur amando Bellatrix e mostrare al mondo che anche così ha perfettamente senso
Io: e se io non sapessi chi voler essere?
Xene: intanto non credi di voler smettere di soffrire, sorellina?
Io: certo che voglio smettere
Xene: allora apri il tuo cuore
Io: ma non so come fare~
Xene: se non ti lasci andare non lo saprai mai
Io: ma se mi lascio andare, Axera se ne approfitterà. No, non posso permetterlo! -strinsi i pugni per la rabbia.
Erik: che ti prende, amico?
Axel: non riesco a vedere Axera in quella ragazza. Eppure il corpo è lo stesso, me ne sono assicurato personalmente.. cosa c'è di diverso?
Erik: i tuoi sentimenti, Axel
Axel: che vuoi dire?
Erik: se per te mia cugina fosse solo attrazione fisica, in questo momento saresti ugualmente attratto da lei nonostante il pessimo carattere che si è ritrovata
Axel: ma io sono comunque attratto da lei. Quando l'ho baciata mi è piaciuto tantissimo, anche se ovviamente non era la stessa cosa
Erik: la tua attuale attrazione è dovuta al fatto che lei è comunque lei, ma in una versione diversa e non in quella che sei abituato a vedere. Se fosse solo attrazione fisica ti andrebbe bene così com'è, invece tu caro mio sei innamorato perso. In lei non rivedi Axera perché non è l'Axera di cui sei innamorato e tu rivuoi quella che ami, non sei disposto ad accontentarti perché sai che non sarebbe mai la stessa cosa. Lei non è quella che vuoi
Axel: ..è vero.. hai ragione
Erik: vatti a riprendere la tua ragazza, Axel. Meritate entrambi di essere felici
Axel: dovresti seguire il tuo stesso consiglio, Erik
Erik: magari potessi..
Axel: senti Erik, non ho intenzione di prendere le parti di nessuno perché anche Silvia è mia amica, ma una cosa devo dirla. Ha fatto un'enorme stronzata e se ne pente ogni giorno di più
Erik: ma allora se se n'è pentita perché non me lo dice?
Axel: perché si vergogna. Crede che non torneresti mai con lei perché ha rinunciato a te con troppa facilità e perché non ha provato a lottare per la vostra storia
Erik: ma no! Che cosa va a pensare?! Io tornerei con lei seduta stante! Se non ho più provato a parlarle è perché ogni volta che ci provavo peggioravo la situazione e piuttosto che perderla, ho deciso di far parte della sua vita a distanza. Lei significa troppo per me e so perché ha agito in quel modo. È troppo buona e pur di non ferire le persone rinuncerebbe al suo bene più prezioso, ma non ho mai messo in discussione i nostri sentimenti per questo, anzi. Io l'amo ogni giorno di più..
Axel: non lo dico spesso, ma sei davvero una brava persona Erik. Proprio per questo meriti di stare con Silvia
Erik: troverò un modo per sbarazzarmi di questo stupido fidanzamento con Suzette
Axel: ti aiuterò anch'io
Erik: e mi riprenderò Silvia!
Axel: però io non ho mai capito una cosa. Perché tu non ti sei ribellato? Perché hai accettato di fidanzarti con Suzette?
Erik: per non deludere Silvia. Avrei retto il gioco a Suzette solo per rispettare la scelta di Silvia, ma di nascosto cercavo sempre di trovare uma soluzione per risolvere questo casino. Quindi ti direi che l'ho fatto per amore -ridacchiò.
Axel: ah l'amore.. ti annebbia il cervello
Erik: e ti fa fare cose proprio stupide!
Axel: come accettare di sposare una sconosciuta per non deludere la tua ragazza?
Erik: già.. ma almeno ti rende felice.
Nel frattempo il signor Smith, che era stato contattato dal presidente, aveva raggiunto l'Alius Academy con i suoi uomini ed era riuscito a trovare la stanza in cui veniva tenuta la pietra di Alius.
Detective: che faccio? Distruggo la macchina?
Presidente: la partita viene trasmessa anche ai leader degli altri paesi. Dobbiamo sfruttare questa occasione
Detective: vuole dimostrare che quando non assorbono l'energia della pietra, i giocatori della Genesis tornano ad essere normalo atleti?
Presidente: esattamente. Non possiamo più tollerare una simile aberrazione. Il folle progetto del signor Shiller deve essere fermato a tutti i costi.
Gli uomini del signor Smith innescarono gli esplosivi e la pietra smise di trasmettere energia. Ma per loro sfortuna non servì a niente.
Papà: i suoi sforzi sono notevoli, detective. La sua teoria è fondata: se il flusso di energia viene interrotto, i ragazzi perdono i loro poteri ma vale solo per le altre squadre. Sui ragazzi della Genesis gli effetti della pietra sono parte dei ragazzi, non dipendono dal flusso di energia perché l'energia stessa è dentro di loro. È per questo che sono l'ultimo gradino della nostra ricerca
Presidente: sta dicendo che sono riusciti a rendere definitive le trasformazioni indotte dalla pietra di Alius?!
Papà: i ragazzi sono una nuova specie umana, è questo il vero segreto del progetto Genesis
Mark: lei è solo uno sporco egocentrico! Non ha il diritto di servirsi del calcio per raggiungere il suo folle obiettivo!
Papà: che vuoi dire, ragazzo?
Mark: nel calcio l'unico modo per migliorarsi è lavorare sodo
Papà: te lo sei già dimenticato? La Raimon è migliorata perché ha giocato contro le squadre dell'Alius Academy, potenziate dalla pietra di Alius. Perciò anche voi avete tratto beneficio dalla pietra. Per competere con i nostri giocatori avete cambiato quasi completamente la rosa ed è per questo che siete diventati più forti e avete fatto tanta strada. Avete eliminato i giocatori più deboli sostituendoli con altri migliori, proprio come abbiamo fatto noi
Mark: adesso basta! Quei ragazzi non sono affatto deboli!
Papà: sì invece. Erano deboli e inutili, per questo si sono infortunati e non sono qui con voi. Li avete scartati perché non erano abbastanza bravi
Mark: non è vero!
Papà: la verità è che quei ragazzi non vi erano più di alcuna utilità
Mark: no, no e no! Non parlare così dei miei amici! Sono ragazzi straordinari! Ti farò rimangiare tutto quello che hai detto!
Inizio Secondo Tempo.
Mark era furioso, nessuno lo aveva mai visto così arrabbiato. Si scontrava continuamente con Xene, nonostante non riuscisse a rubargli mai il pallone.
Mark: Nathan e gli altri non sono dei deboli!
Lina: Mark, all'inizio anch'io credevo di poter fare tutto da sola. Ero sicura che avrei convinto mio padre che stava commettendo un errore madornale, ma mi sbagliavo. Vedi, è molto difficile far cambiare idea alle persone, soprattutto se ci ostiniamo a fare tutto da soli. Ciò non significa che sia una cosa impossibile, se tutti noi uniamo le nostre forze possiamo ottenere qualunque risultato e questo l'ho imparato grazie a te e alla Raimon
Mark: signorina Shiller..
Shawn: lo stesso vale per me, Mark. Se non mi aveste aiutato, non sarei mai riuscito ad andare avanti
Jude: se ci impegniamo e lottiamo tutti insieme, possiamo farcela!
La partita era diventata decisamente più emozionante. La Raimon sembrava completamente trasformata, era più forte e determinata.
Xene: ma che sta succedendo?!
Mark: ho capito una cosa molto importante. Ho degli amici fantastici. Alcuni sono con me dall'inizio, sono stati sempre al mio fianco. Altri invece li ho incontrati strada facendo, ma su tutti, vecchi e nuovi, posso sempre contare! E tutti insieme siamo ancora più forti. Uniti possiamo abbattere qualunque ostacolo
Io: ma per piacere, Mark. Sei solo uno sciocco!
Gli rubai il pallone, ma Axel mi raggiunse subito per rubarmelo.
Io: fatti da parte, Blaze!
Axel: no!
Io: è inutile sfidarmi. Sei spacciato!
Axel: invece riuscirò a vincere!
Io: ne sei così sicuro?
Axel: ho giurato di far tornare Axera al mio fianco. Ho promesso alla mia ragazza che sarei tornato per lei!
Io: Axera non tornerà mai più, fattene una ragione!
Axel: questo lo credi tu
Io: non le permetterò mai più di uscire, sembrerà come se lei non fosse mai esistita!
Axel: te lo impedirò!
Io: Axera non c'è più, adesso ci sono solo io!
Axel: non è vero, lei c'è ancora e so che può sentirmi! Per questo le dico che l'amo e che non smetterò mai di farlo.
A quelle parole sentii un fittissimo colpo al cuore, era come se si fosse fermato per un secondo.
Axera: Axel, riesco a sentirti! Non ti arrendere, riusciremo a batterli!
Io: sta' zitta! Il tuo stupido ragazzo verrà schiacciato come tutti gli altri!
Axera: tu non conosci affatto Axel. Lui è troppo intelligente! Ha già capito come sconfiggerti. Sa benissimo che mettendosi in contatto con me, riesce ad indebolirti!
Io: chiudi il becco!
Axel: ti amo. Ti amo ogni giorno di più
Io: lasciami stare!
Axel: non ti lascerò mai più. Saremo uniti per sempre
Io: la tua ostinazione è insopportabile
Axel: io invece non sopporterei una vita senza di te
Io: devi stare zitto!
Axel: non riesco a tenere dentro i miei sentimenti. Voglio che tu sappia quanto riesci a rendermi felice
Io: smettila!
Axel: ti ripeterei che ti amo all'infinito e non mi stancherei mai di farlo
Io: mi stai solo irritando!
Axel: io ti amo!
Io: basta, smettila! Smettila!
Le sue parole erano come frecce: trafiggevano il mio corpo e poi rimanevano lì, a farlo sanguinare. Ad ogni sua parola, le barriere che dividevano Axera da me si rompevano in mille pezzi e lei riusciva a diventare sempre più forte.
Ogni traccia del mio essere veniva lacerata e ogni traccia dell'essere di Axera veniva fuori dalla gabbia in cui l'avevo imprigionata.
Io: non ti permetterò di venire fuori!
Axera: Xeira, così ti stai uccidendo! Ti stai facendo soltanto del male. Ti prego, vieni con me. Non soffrirai più, fidati di me per favore!
Io: FA' SILENZIO, SPORCA TERRESTRE!
I terrestri sono riusciti a rimontare senza molte difficoltà, sembravano delle persone completamente diverse dal primo tempo.
Mark: questo è il potere dell'amicizia. Moltiplica la nostra forza e ci dà una carica straordinaria
Xene: dunque è così che raggiungete questi livelli. A me non serve! Finché ho la fiducia di mio padre, non ho bisogno di amici! Non ho bisogno di nessuno!
Bellatrix: ..Xene.. ma che stai dicendo?
Xene: dobbiamo segnare! Dobbiamo vincere!
Provammo a segnare altre volte, ma Darren riuscì a fermarci ogni volta. La fiducia dei suoi compagni lo aveva caricato e in quel momento era diventato più forte che mai.
Celia: bravissimo Darren!!
Papà: sembra che esista un'energia alternativa alla pietra! Non può essere!
Io: stanno migliorando a vista d'occhio!
Papà: disinserire gli inibitori!
Xene: cosa?
Papà: fatelo!
Xene: ma papà, se lo facciamo rischiamo di~
Papà: che c'è? Hai paura? Mi hai deluso profondamente
Xene: ma~
Papà: Bellatrix, ti affido il comando della squadra
Xene: no, aspetta!
Bellatrix: sarà fatto papà
Xene: no Bellatrix! Ferma!
Bellatrix: l'hai detto tu stesso. Non abbiamo bisogno di nessuno se non di nostro padre e se lui vuole questo, questo avrà
Xene: non così, ti prego. Non lo fare!
Io: possiamo fidarci solo di lui
Xene: quello che ci chiede è folle!
Io: solo così riusciremo ad essere perfetti. Solo così saremo inarrestabili
Xene: non rinunciando alla parte umana, non funzionerà! Ci farà solo del male
Io: non farà mai più male di quanto non lo sia lottare contro di lei.
Bellatrix diede l'ordine e tutti lo eseguirono, anche Xene. La Genesis era trasformata: eravamo diventati più veloci, più potenti, più spietati.
Papà: per proteggere il loro organismo i soggetti umani sono improntati inconsciamente a proteggere il loro corpo reprimendo il loro vero potenziale. Di solito non superano certi limiti, ma se tolgono tutti gli ostacoli questo non succede più e possono mostrarvi di cosa sono davvero capaci
Axel: ma è assurdo! È come se diventassero delle macchine
Papà: esattamente, macchine perfette. In altre parole rinunciano alla parte umana, l'unica cosa che riesce a frenarli
Axel: NO!
Seamour: i ragazzi rischiano l'autodistruzione. In questo modo i loro muscoli si disintegreranno!
Lina: papà, è una follia! Falli smettere!
Papà: nessuno li ha obbligati a giocare. È una loro scelta consapevole
Lina: non è vero, non lo è!
Bellatrix: sarai fiero di noi, papà!
Riuscimmo a segnare ancora una volta con la nostra tecnica più potente.
Papà: è questa la vera forza della Genesis!
Ad un certo punto io e i miei compagni iniziammo a sentire un bruciore tremendo espandersi in tutto il nostro corpo. Faceva male.. faceva tanto male..
Mark: CHE GLI SUCCEDE?!
Bellatrix: non è niente. È doloroso, ma necessario
Xene: solo così riusciremo ad onorare nostro padre
Mark: non è così. Siete solo strumenti per lui e vi sta usando per servire il suo scopo. Vi dimostreremo che esistono poteri ancora più grandi!
I giocatori della Raimon riuscirono a tenerci testa, anzi, stavano riuscendo a contrastarci. Con una nuova tecnica combinata di Axel e Shawn riuscirono a tornare pari.
Papà: è assurdo! Non può essere! Voi siete la Genesis, non potete perdere! È inaccetabile!
Io: dobbiamo tirare ancora!
Provammo di nuovo a tirare, ma Darren riuscì a fermarci.
NON ERA POSSIBILE!
Poco prima del fischio finale la Raimon cominciò ad utilizzare una tecnica a noi sconosciuta: tutti gli undici giocatori cominciarono a passarsi il pallone, imprimendogli l'energia della loro amicizia, poi Mark, Axel e Shawn stabilizzarono tutto il potere accumulato e saltarono tutti insieme. Attorno alla palla si formò un "pianeta" di energia.
I nostri tre avversari colpirono la palla, buttandosi su di essa come un asteroide e facendo in modo che l'energia formatasi si riversasse sulla palla, che schizzò alla velocità della luce e finì in porta, nonostante i nostri tentativi di fermarla.
Era un colpo talmente tanto forte che nessuno dei miei compagni riuscì a deviarlo. L'arbitro fischiò la fine della partita, decretando la vittoria della Raimon.
Xene: ..a-abbiamo perso..
Raimon: ABBIAMO VINTO! ABBIAMO FINALMENTE SCONFITTO L'ALIUS ACADEMY!
Papà: non può essere successo davvero
Mark: ragazzi è fatta! Il nostro calcio ha vinto!
Bellatrix: ..ti prego papà, perdonami.. ho fallitto. C-Ci tenevo così tanto a-a regalarti questa vittoria..
Janus: ancora non riesco a crederci..
Xene raggiunse i nostri avversari.
Io: ..ma dove vai?
Xene: l'amicizia è proprio una gran cosa, eh?
Mark: esatto. È fondamentale e mi fa molto piacere che tu l'abbia capito finalmente.
Mark gli tese la mano e lui la strinse subito.
Xene: dunque è questo quello di cui parlavi, Lina. Avevi ragione tu sorellona
Lina: oh Xene..
Papà: è vero, ha ragione
Lina: papà?
Papà: ora basta Xene, mi dispiace molto di averti fatto soffrire così tanto. Lina.. hai sempre avuto ragione tu, sin dal principio. Oggi la tua squadra è riuscita ad aprirmi gli occhi. Lavorare al progetto Genesis è stato un errore imperdonabile, era diventata una vera e propria ossessione. Sono stato accecato dai poteri della pietra di Alius e non mi sono mai reso conto di cosa stessi facendo a questi ragazzi.. almeno non fino ad oggi. Ho sbagliato tutto..
Torch: come osi dire questo?!
Janus: hai sul serio detto una cosa del genere?! Ti sei pentito del progetto e di quello che hai costruito insieme a tutti noi?!
Gazelle: tutti noi eravamo pronti a tutto, anche a correre dei rischi!
Bellatrix: E ADESSO HAI IL CORAGGIO DI RINNEGARCI?!
I nostri compagni presero due palloni e li calciarono con tutta la loro forza contro papà, ma poco prima che questi potessero colpirlo io e Xene li contrastammo. Bloccammo i colpi con la pancia.
Bellatrix: perché vi siete messi in mezzo?!
Torch: perché avete bloccato i tiri?!
A causa della potenza utilizzata nei due colpi, io e Xene cademmo a terra, doloranti, tenendo le mani ferme sulle nostre pance.
Axel: Xeira!
Erik: Xene!
Bellatrix: Xene! Perché l'hai fatto?! -domandò preoccupata. Temeva di aver ferito gravemente il suo ragazzo.
Due nostri avversari si precipitarono da noi e ci aiutarono ad alzarci.
Xene: per quale diavolo di motivo.. v-volevate ferire papà?!
Io: è-è così che si tratta nostro padre?!
Janus: quell'uomo ci ha appena rinnegati, ci ha definiti uno sbaglio!
Torch: noi credevamo in lui e per questo avremmo fatto di tutto per onorarlo! E per cosa?
Gazelle: siamo diventati più forti solo per lui
Bellatrix: e adesso ha il coraggio di venire qui e dirci che è stato tutto un errore?!
Gazelle: e ora dovremmo perdonarlo?! Mai!
Io: n-non avete torto, ragazzi. Io e Xene possiamo capire benissimo come vi sentite
Xene: eppure, nonostante tutto, quest'uomo..
Io/Xene: ..rimarrà per sempre il nostro adorato padre!
Bellatrix: ..r-ragazzi..
Io: sì, io e mio fratello sappiamo benissimo che non siamo i suoi veri figli e sappiamo anche che siamo i suoi preferiti solo perché gli ricordiamo quelli veri, quelli che ha perso..
Xene: e sappiamo anche che non potremo mai colmare il vuoto che la loro morte gli ha lasciato. Ma nonostante tutto gli saremo sempre grati per tutto l'amore che ci ha dimostrato e ci basta sapere che in noi ha rivisto i figli che ha perso
Io: aspettavamo con ansia il giorno in cui veniva a farci visita. Ci portava sempre tanti regali e rimaneva a giocare con noi tutto il giorno. Era bello perché ci faceva sentire amati
Mark: che cosa?
Lina: mio padre ha sempre avuto un debole per quei gemelli. Ogni volta che tornava a casa non faceva altro che parlare di loro e di quanto vederli felici lo facesse sentire bene
Io: non importa se mi rinnega
Xene: non importa se dice che non gli servo più
Io/Xene: lui resterà sempre il nostro adorato padre!
Papà: non pensavo che teneste così tanto a me, ragazzi..
Hurley: -gridò- ..che storia commovente!
Victoria: almeno ora fai il serio!
Hurley: -iniziò a commuoversi un po' troppo- ma come fai a rimanere seria in un momento come questo?! Sono commoventi!
Victoria: ...
Hurley: sei tu l'aliena se non ti commuovi davanti a scene del genere!
Papà: ma ho sbagliato ad usare la pietra su di voi. Ho commesso un errore madornale e non me lo perdonerò mai, perciò... -prese i palloni e glieli rilanciò- ...se questo ti farà stare meglio, colpiscimi pure!
Bellatrix provò nuovamente a tirare, ma alla fine si fermò perché quando lo guardò negli occhi rivisse tutti i suoi ricordi felici che aveva vissuto con lui.
Bellatrix: non posso.. anche per me sarai sempre mio padre e non potrei mai farti del male!
Scoppiò a piangere e con lei tutti noi.
Papà: non sono degno di appartenere al genere umano. Questi ragazzi mi adoravano e io li ho usati solo per servire il mio scopo..
Detective: perché non ci racconta com'è andata? Quali sono i motivi che l'hanno spinta a varare un progetto simile? Deve una spiegazione a questi ragazzi. Perché li ha coinvolti in questa follia?
Papà: avevo due gemelli, erano i miei figli. Si chiamavano Xene e Xeira. Erano entrambi innamorati del pallone, giocavano a calcio dalla mattina alla sera. Quando furono abbastanza grandi mi pregarono di farli partire per gli Stati Uniti, volevano frequentare un'importantissima scuola in cui erano stati ammessi. Io ero così orgoglioso di loro, mancava così poco alla realizzazione del loro sogno... ma purtroppo un giorno morirono in circostanze misteriose. Ho fatto mille pressioni sulla polizia, chiedendo che si facesse luce sulla loro morte e l'unica cosa che mi dissero fu che alla guida c'era il figlio di un funzionario del Governo, per questo motivo il caso venne archiviato come morte accidentale. Ricordo ancora adesso il mio dolore e la mia profonda frustrazione, non ero riuscito ad ottenere giustizia per i miei figli, mi sentivo completamente smarrito. La scomparsa di Xene e Xeira mi aveva lasciato un profondo vuoto nel cuore, con loro avevo perso tutta la mia gioia di vivere. Però un giorno mia figlia Lina mi consigliò di cominciare a frequentare un orfanotrofio poco lontano da qui, il Sungarden. Diceva che quei bambini sarebbero riusciti ad aiutarmi e con il tempo quei piccoli volti sorridenti lenirono le mie ferite. Poi un giorno arrivarono due nuovi bambini, due gemelli, timidissimi. Non volevano fare amicizia con nessuno, se ne stavano sempre in disparte e si irrigidivano sempre quando qualcuno si avvicinava a loro. Il maschietto non parlava e non si muoveva mai, se non per difendere la sua sorellina. Quando mi avvicinai a loro per la prima volta Xavier non fiatò minimamente, ma quando provai a parlare con Axera, che si era spaventata alla vista di un estraneo, Xavier subito si alzò e si mise tra me e la sua sorellina. Axera si calmò quando vide che c'era ancora suo fratello a proteggerla. Alla fine, però, riuscii a far sorridere anche loro e li spronai a fare amicizia con il resto del gruppo.. ma devo ammettere di aver sempre avuto dei favoritismi nei loro confronti, mi ricordavano troppo i miei figli. Quando poi la pietra atterrò sulla Terra pochi mesi dopo ricominciai a desiderare la vendetta e per questo fondai l'Alius Academy, ma non volevo rinunciare a quei bambini. Ormai li consideravo figli miei, volevo che venissero con me... volevo davvero creare una grande famiglia felice, ma purtroppo con il tempo il mio desiderio di vendetta contro il mondo è riuscito ad annebbiarmi la mente. Mi sono lasciato accecare dalla forte energia della pietra, avevo capito che mi avrebbe conferito un potere enorme e così decisi di vendicarmi del mondo che aveva ucciso i miei figli. Lina provò a farmi ragionare, ma io non l'ascoltai. La mia sete di vendetta era troppo forte. Chiedo scusa a tutti..
Poco dopo si sentì un forte boato. Tutto iniziò a tremare e la struttura iniziò a crollare rapidamente. L'uscita stava per essere bloccata dalle macerie, ma prima succedesse l'autobus Inazuma ci raggiunse e il signor Veteran ordinò ai ragazzi di salire immediatamente per mettersi in salvo.
A quel punto le differenze smisero di esistere. La Raimon corse verso l'autobus e Mark gridò anche ai miei compagni di salire sull'autobus. Corremmo tutti a metterci in salvo, ma quando raggiunsi l'entrata dell'autobus mi fermai. Nostro padre era rimasto sul campo e non aveva intenzione di muoversi.
Io: PAPÀ!
Xene: VUOLE RESTARE LÌ!
Corremmo da lui per raggiungerlo nonostante le grida dei nostri compagni e lo pregammo di venire con noi, ma lui non volle sentire ragioni. Voleva assicurarsi che la pietra di Alius venisse sepolta per sempre. Si sentiva troppo in colpa e credeva che in quel modo avrebbe pagato per i suoi crimini.
Mark: non dica queste assurdità! I suoi figli hanno ancora bisogno di lei! Questo sacrificio non servirebbe a niente!
Xene: papà, ti prego..
Io: ..v-vieni con noi..
Papà: volete dire che mi avete perdonato? Dopo tutto.. dopo tutto quello che vi ho fatto?
Io e mio fratello gli sorridemmo, sperando che in quel modo capisse che non lo avremmo mai rinnegato. Era solo grazie a lui se eravamo andati avanti e avevamo superato l'abbandono dei nostri genitori. Gli avremo sempre voluto bene per questo.
Afferrò le nostre mani e corse a mettersi in salvo con noi. Riuscimmo ad uscire poco prima dell'esplosione e fortunatamente non ci furono feriti.
Poco dopo arrivò la polizia e arrestò il signor Shiller per i suoi crimini.
Xene: papà, noi ti aspetteremo. Ti aspetteremo fino al tuo ritorno.
Nostro padre si voltò verso i ragazzi della Raimon.
Papà: prendetevi cura dei miei figli, vi prego
Mark: lo faremo signore, sono in buone mani
Papà: non permettete ai miei nemici di fargli del male..
Poco dopo andò via scortato dalla polizia.
Xene: e noi adesso cosa faremo?
Torch: già
Mark: tornerete alle vostre vite normali sulla Terra, no?
Tutti: ma..
Lina: siete finalmente liberi, ragazzi. Potrete essere chi deciderete di essere
Tutti: li~.. liberi?
Io: ...
Xene: Xeira, hai sentito? Siamo liberi!
Io: liberi..
Xene: cosa c'è che non va?
Io: senza l'Alius Academy... che senso ha la mia vita?
Xene: ha il senso che ha sempre avuto. Non avremo più due personalità, torneremo ad essere una persona sola
Io: ..n-noi.. spariremo?
Xene: no sorellina. Per tutto questo tempo Xavier, Axera e tutti gli altri hanno sempre vissuto senza di noi, eravamo in contatto solo grazie alla pietra di Alius ma adesso che è stata distrutta ci uniremo a loro, diventeremo una persona sola
Io: ..h-ho paura di questa c-cosa..
Axel si rese conto della mia paura e gli venne istintivo avvicinarsi a me. Afferrò le mie spalle e le tirò verso di sé per stringermi un forte abbraccio. Appoggiò la mia testa al suo petto e poco dopo appoggiò la sua sulla mia.
Io: ..c-cosa fai?!
Axel: ti sto accanto, no?
Io: ..ma ho cercato di reprimere Axera per sempre. Come puoi desiderare di starmi accanto?
Axel: lo faccio perché ti amo, perché voglio te
Io: no, tu vuoi Axera..
Axel: no, vi voglio entrambe. Quando ho capito di essermi innamorato di Axera ho capito di essermi innamorato di ogni parte di lei. Amo i suoi pregi e i suoi difetti, non cambierei mai niente di lei e per questo non cambierei mai niente nemmeno in te. Tu sei la parte di lei che la rende più forte, la spingi a lottare per le cose che ama e questa cosa di te mi fa impazzire. Amo Axera da morire, ma amo da morire anche te Xeira. Adesso l'ho capito
Io: tu.. mi ami?
Axel: ti amo Xeira. Tu invece? Tu mi ami?
Il mio cuore si scaldò. Ma non era il classico bruciore che faceva male, era un calore piacevole e riuscivo a leggerlo facilmente
Se sai maneggiarlo, il fuoco della passione che senti quando sei con la persona che ami può essere paradisiaco.
Il fuoco della passione..
Era questo a riscaldare il mio cuore..
E se riuscivo a sentirlo, voleva dire che anche io amavo Axel.
E neanche poco. Il mio cuore stava letteralmente andando a fuoco.
Afferrai il viso di Axel e lo tirai verso di me per farlo sporgere. Lui si abbassò e a quel punto unii le mie labbra con le sue. Axel cinse la mia vita con le braccia e si lasciò baciare. In quel momento non potevamo fare cosa più giusta di quella.
La mia mente venne attraversata da un fascio di luce bianca. Di fronte a me vidi due ragazze: da una parte c'ero io e dall'altra Axera. Ci guardammo negli occhi per la prima volta, non era mai successo che ci guardassimo.
Io: che ci sta succedendo? Il nostro corpo sta andando a fuoco
Axera: è perché Axel ci sta baciando.. e ci piace da morire
Io: perché.. perché lo amiamo anche noi?
Axera: esattamente
Io: ma io non so amare. Non può essere
Axera: riesco a sentire il tuo cuore, Xeira. Riesco a sentire le tue ferite lenirsi e il tuo dolore affievolirsi. Adesso che c'è Axel non soffri più, adesso sei felice perché nella tua vita ci sono solo persone che ti amano
Io: h-hai ragione.. il cuore non mi fa più male!
Axera: adesso sei felice
Io: mi sento benissimo!
Axera: ..è giunto il momento, Xeira..
Io: ..diventeremo una persona sola..
Axera: come sarebbe sempre dovuto essere.
Avvertii quel piacevole calore diffondersi in tutto il mio corpo. Era una sensazione magnifica perché tutto il dolore che avevo provato per anni stava sparendo e stava lasciando spazio solo all'amore.
Finalmente io e Axera non saremmo più state in contrasto, saremmo riuscite a trovare la pace.. insieme.
Axera's pov
Axel: A-Axera.. -piccole lacrime cominciarono a sgorgare dai suoi occhi.
Io: sì amore, sono io! -sorrisi a trentadue denti, commossa dalla reazione del mio ragazzo.
Axel: ..s-sei tu? -portò velocemente le sue mani tra i miei capelli e sfiorò delicatamente la mia testa con i suoi pollici.
Io: s-sì Axel, sono io..
Axel: oh mio Dio.. s-sei tornata
Io: ho sentito la tua voce chiamarmi. N-Non hai mai smesso.. mi hai chiamata e io sono venuta da te. Ma anche quando non c'ero, i-io ho continuato ad aspettarti.. perché sapevo che saresti tornato
Axel: ma certo! Ti avevo promesso che sarei tornato
Io: e io ti avevo promesso che ti avrei aspettato.
{I miei tre righi}
Ho
Troppo
Sonno.
Axera♤