[Mi vorrete ancora bene se adesso vi dovessi dire che con questo capitolo finisce la storia? Sono davvero mortificata, ma non riesco più a portarla avanti in modo decente]
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In caso aveste deciso di continuare a volermi bene, sappiate che vi amo e che la storia continuerà perché io non lascio mai le cose a metà.
Era tutto uno stupido scherzo innocente (continuate a volermi bene però, non facciamo che cominciate ad odiarmi adesso). Siete davvero troppo dolci certe volte, mi fate commuovere! Perciò meritate di sapere che vi voglio bene anch'io].
Xeira's pov
Tornai all'Alius Academy più demotivata di prima. Avevo litigato con Torch, avevo litigato persino con Axera... proprio quando avevamo iniziato ad andare d'accordo.
Era tutta colpa di Axel!
Se lui non fosse tornato, io e Axera non avremmo mai discusso.
Era bello andare d'accordo, non sentire Axera che cercava di ribellarsi. Ogni volta che succedeva era sempre molto doloroso. Nonostante sapessi di essere più forte, lei sapeva sempre dove colpirmi per farmi male e spesso diventava difficile per me rispondere ai suoi attacchi.
Quella volta però.. non si era ancora fatta risentire. Cercavo di attirare la sua attenzione, ma non mi aveva mai risposto.
Papà: sei tornata finalmente
Io: padre
Papà: ti ho fatta cercare dai tuoi fratelli, ma nessuno aveva la minima idea di dove fossi. Eri ad Okinawa?
Io: sì
Papà: ultimamente ci sei andata spesso. Non credi sia il caso di ridurre un po' queste visite?
Io: hai ragione, padre. Da oggi in poi dedicherò più tempo agli allenamenti
Papà: brava figliola. Ora ascoltami, ho una missione da assegnarti
Io: la porterò a termine immediatamente
Papà: voglio che tu vada sulla Terra e che scagli un pallone nero e bianco su Okinawa.
Sbiancai.
Io: c-cosa padre?
Papà: hai sentito benissimo
Io: ma perché? I terrestri hanno già accettato la nostra sfida, che bisogno c'è di punirli?
Papà: stai contestando un mio ordine?
Io: no padre, voglio solo capire
Papà: non sei stata addestrata per capire, sei stata addestrata per obbedire
Io: ma non ha alcun senso fare una cosa del genere, padre
Papà: sapevo che non avresti avuto il coraggio di farlo
Io: cosa?
Papà: i tuoi fratelli non mi avrebbero esitato neanche un secondo. Hanno sempre portato a termine le loro missioni senza discutere
Io: ma padre, quello che mi stai chiedendo mi sembra eccessivo. Perché dovrei farlo?
Papà: per mandare un avvertimento
Io: ma padre, i terrestri hanno già accettato la nostra sfida
Papà: l'avvertimento è per te.
Mi congelai sul posto.
Io: p-per me?
Papà: ho saputo che Torch aveva minacciato di attaccare gli amici di Axera e tu gliel'hai impedito. Per quale motivo l'hai fatto?
Io: i-io~
Papà: non volevi ferire Axera, vero?
Io: ho iniziato ad andare d'accordo con lei. Temevo che si sarebbe arrabbiata e non volevo che succedesse..
Papà: e da quando avete smesso di litigare?
Io: ..da poco..
Papà: ah
Io: credevo che volessi questo, che io e lei iniziassimo ad andare d'accordo
Papà: sì, volevo questo ma per farlo hai permesso che ti indebolisse, che la pietra di Alius ti controllasse meno
Io: NO! Sono ancora io a tenere le redini, Axera non è diventata più forte di me!
Papà: allora perché ti rifiuti di farlo?
Io: io~
Papà: devo credere che non ti interessa più darmi una mano?
Io: no, ovviamente no. Farei di tutto pur di aiutarti
Papà: allora esegui i miei ordini senza discutere.
Axera non me lo avrebbe mai perdonato.
Ad Okinawa.
Axera: non avrai davvero intenzione di farlo..
Di punto in bianco mi tornò in mente il disastro che avevamo combinato all'Umbrella Jr High. All'epoca non conoscevo affatto Axera, non la consideravo proprio, la obbligavo a seguirmi sempre ovunque.
Ero un essere spietato che si divertiva ad umiliare i più deboli e a ridurli a uno straccio.
Era un giorno grigio, buio... illuminato soltanto dalla dozzina di ambulanze che era accorsa sul posto per curare i feriti.
▪Flashback▪
Tutti gli studenti della scuola erano ridotti uno straccio, non avevo risparmiato nessuno. Ridevo mentre vedevo quegli inutili terrestri correre da una parte all'altra con la vana speranza di riuscire a salvarsi, scappando dalle mie grinfie.
Correvano tutti, ma solo un ragazzo era fermo... a terra.
Mi chiesi perché non si stesse alzando e perché non cercava di svignarsela?
La curiosità mi stava divorando, tant'è che provai ad avvicinarmi per capire il comportamento di quel ragazzo.
Scorsi tra le sue braccia una ragazza, forse della mia età, ferita gravemente, mentre piangeva disperata.
Reien: Jihun, v-vattene!
Jihun: no, non ti lascerò da sola!
Reien: potresti farti del male s-se rimani qui!
Jihun: starei peggio a saperti qui senza di me..
Reien: l'aliena t-ti sta guardando..
Jihun: ragione in più per restare qui, non ti lascerò nelle grinfie di quel mostro
Reien: Jihun, se mi ami davvero, scappa.. s-salvati!
Jihun: è proprio perché ti amo che non ti lascio sola..
Reien: -sorrise- ..ti amo.. J-Jihun, ti amo..
Jihun: anche io ti amo, piccola..
Lui cominciò a baciarla con dolcezza, ma poco tempo dopo lei perse i sensi.
Dei medici tentarono di salvare la ragazza, ma a Reien costò un sacrificio: la memoria.
La ragazza perse ogni briciolo di memoria, tutti i suoi ricordi erano stati annullati.. si era dimenticata di ogni cosa, persino di lui..
▪Fine Flashback▪
Ricordavo ancora le grida di dolore di Jihun, i suoi pianti disperati... ricordavo ogni dolore che aveva causato a quel ragazzo innocente e i danni che avevo provocato alla sua ragazza.
Da quel giorno non avevo più visto nessuno dei due, eppure riuscivo a ricordare ogni loro minimo particolare, ogni parola che Jihun mi ha gridato contro...
Jihun: sei solo una puttana! Ti detesto, ti odio con tutto me stesso! Perché hai dovuto fare una cosa del genere?! Perché?! Sei solo un mostro, un mostro senza cuore! Ti auguro il male assoluto e il dolore più profondo di tutto l'universo!
Tornai subito all'Alius Academy e mi nascosi nella mia stanza. Non volevo vedere nessuno, soprattutto papà.
Lo avevo.. lo avevo deluso..
Di notte...
Mi svegliai nel cuore della notte, completamente sconvolta a causa dell'incubo che avevo appena avuto.
Ringraziai il cielo, era solo un sogno...
Cercai di calmarmi e istintivamente tutti i miei pensieri andarono a focalizzarsi su Axel, ero così concentrata su quel terrestre che mi pareva di sentire addirittura il suo profumo.
Io: sei seria?
Axera: è più forte di me. Di solito quando mi svegliavo dopo un incubo mi tranquillizzava lui...
Cominciai a rigirarmi nel letto, almeno fino al momento in cui non iniziai a sentire la mia schiena piacevolmente calda, sentivo come se alle mie spalle ci fosse qualcuno. Mi voltai dall'altro lato e mi salì il cuore in gola non appena mi resi conto di avere davanti Axel. Aprii la bocca per pronunciare il suo nome o per urlare, non sapevo bene quale sarebbe stata la mia reazione, ma Axel alzò una mano e l'appoggiò velocemente sulla mia bocca, tappandola. Spalancai gli occhi per lo spavento, mugugnandogli di staccarsi.
Axel: non sono venuto qui per farti del male. Sono qui solo per parlare e non voglio che gridi, so che se ti togliessi la mano dalla bocca cominceresti subito a strillare e mi faresti beccare, quindi promettimi che non lo farai.. e promettimi anche che mi farai parlare con Axera.
Continuai a mugugnare.
Axel: ..adesso toglierò la mano.. -eseguì.
Io: ..Axera non è qui
Axel: e dov'è?
Io: non riusciva a dormire.. di solito va sempre..
Axel: dove? Dove va?
Io: non puoi entrare lì. Proverò a farla uscire.
Mi alzai dal letto e finsi di andare davvero da lei, ma in realtà non appena uscii dalla stanza mi trasformai, aspettai un po' di tempo e poi rientrai nelle sembianze di Axera.
Axera's pov
Io: A-Axel.. che ci fai qui? -gli domandai mentre mi sedevo sul letto, proprio nello stesso punto dove ero poco fa.
Axel: voglio parlare con te
Io: m-ma.. perché sei qui?! Che sei venuto a fare?
Axel: ho trovato il modo di arrivarci~
Io: ..ero troppo felice di rivederti l'ultima volta e per questo non ti ho fatto domande, ma tu non mi hai mai dato una spiegazione! Perché sei andato via?!
Axel: ho dovuto farlo. Te l'ho detto, non posso ancora spiegarti perché l'ho fatto, ma se vuoi posso dirti che l'ho fatto per proteggere le persone che amo
Io: e allora perché adesso sei qui se starmi vicino è così pericoloso?
Axel: sono qui perché ti amo.
Calde lacrime riempirono i miei occhi e nel momento in cui sbattei le palpebre, iniziarono a scendere giù, lungo le guance. Axel le asciugò con le sue dita mentre mi accarezzava il viso e poi si chinò verso il basso per unire le nostre labbra in un bacio.
All'improvviso però sentimmo un boato e la porta venire spalancata.
Torch: ohh.. ma che bella scenetta
Io: fuori di qui, Torch!
Torch: che piacere rivederti, Axera. Mi sei mancata
Io: vattene subito!
Torch: non prima di aver assaggiato di nuovo il tuo fantastico corpicino.
Axel sapeva benissimo che Torch aveva già provato a toccarmi una volta, per questo Torch lo stava provocando.
Torch: ..il mio corpo sul tuo, il mio busto fra le tue gambe, le mie labbra sul tuo collo. Ah, dovremmo rivederci ancora, Axera. Era stato così divertente..
Io: neanche se mi dessi un milione di yen!
Torch: sicura? Guarda che è così che si fa, per divertirsi si pagano quelle come te
Axel: CHE CAZZO HAI DETTO?!
Torch: la verità!
Axel: ripetilo se hai il coraggio!
Torch: tu sei solo il suo oggetto di divertimento. Non è in grado di amare quella lì.
Axel era in procinto di attaccarlo, ma io lo fermai in tempo.
Io: Axel, non ne vale la pena. Ignoralo
Torch: me ne vado, mi avete stancato! -sbattè la porta.
Axel: perché mi hai fermato?
Io: perché non voglio che scoppi una rissa a causa di uno stupido idiota
Axel: o è perché non vuoi che mi faccia male?
Io: cosa?
Axel: Axera, ascoltami..
Io: dimmi
Axel: tu mi ami ancora?
Io: certo..
Axel: allora perché Xeira mi ha detto che non provi più niente per me?
Io: ..non intendeva quello..
Axel: sei sicura di essere ancora innamorata di me?
Io: certo che lo sono, è solo che Xeira.. sta rendendo le cose più complicate
Axel: va bene, non ti chiederò altro -si alzò dal letto.
Io: ..Axel..
Axel: che c'è?
Io: ..ti andrebbe di~ ecco.. puoi restare qui con me?
Axel: è troppo rischioso. Più ti sto vicino, più sei in pericolo
Io: allora rischiamo insieme, solo una volta.. ti prego
Axel: solo una?
Io: s-sì..
Axel: va bene, soltanto una.. -si coricò accanto a me, sotto alle coperte.
La mattina dopo mi svegliai e mi resi conto che tutto quello che era successo durante quella notte era stato soltanto un sogno, frutto della mia immaginazione.
Mio Dio... stavo impazzendo.
{I miei tre righi}
Vi starete chiedendo il perché di questo sogno.
L'ho fatto per mostrare "concretamente" la grande confusione che c'è nella mente di Xeira.
È combattuta tra l'essere ciecamente fedele all'Alius Academy e il provare a dare retta ad Axera.
Per questo, quando nel sogno le viene chiesto di attaccare Okinawa non sa come comportarsi perché la Xeira di prima non avrebbe mai esitato a farlo, invece adesso l'ha fatto perché comincia a credere che non sia giusto agire senza pensare.
Stessa cosa vale per l'incontro con Axel. Lei non ha mai ricevuto amore nella sua vita, non sa cosa voglia dire ricevere le attezioni di una persona che tiene a lei e per questo è confusa, non capisce perché quello che prova Axera quando vede Axel le piaccia. Ha sempre rifiutato ogni possibile manifestazione di affetto perché non voleva rischiare di essere ferita ancora, eppure con Axel non riesce a farlo. Non riesce a fare finta che non le piaccia e non riesce a capire perché.
Persino quando il suo inconscio ha provato a inserire un ostacolo (Torch) ha continuato a desiderare solo ed esclusivamente le attenzioni di Axel. Lui fa battere il cuore di Axera, però Xeira riesce a sentirlo e a differenza di tutte le altre volte, questa volta sentirlo battere è un piacere. Desidera sempre di più vedere Axel, ma è combattuta perché non vuole che l'amore la indebolisca ancora.
Si aggrappa ciecamente a suo "padre" perché è l'unico che ricorda si sia mai interessato a lei e per questo sarebbe disposta a fare di tutto per lui, ma da quando Axera e Axel sono entrati nella sua vita è diventato tutto ancora più confuso.
Che succederà?
Axera♤