Quella notte non riuscii a chiudere occhio. La mia mente era una folla di pensieri assordanti, era come se ognuno di loro cercasse di farsi sentire da me ma a causa dell'enorme casino che creavano tutti insieme non riuscivo a focalizzarmi su nessuno di loro. Non riuscivo a capire niente.
Dark mi aveva rivelato il mio vero nome, le mie vere radici. Potevo finalmente smettere di essere Axera Wave e ricominciare ad essere Axera Foster.
Foster...
Purtroppo non mi sembrò famigliare come speravo. Non riuscivo ad associarci nessun volto e non potetti negare che la cosa mi ferì abbastanza, sapevo solo che era il cognome della mia vera famiglia, dei miei genitori e.. di mio fratello.
Il detective Smith mi disse che i miei genitori non potevano prendersi cura di noi e che ci lasciarono in un orfanotrofio per questo, ma perché in tutti questi anni non hanno mai provato a rimettersi in contatto con noi?
Perché.. perché nemmeno Xavier lo aveva fatto? Perché non mi aveva mai cercata?
Cercai di distrarmi da quei brutti pensieri e ricominciai a studiare la stanzetta in cui mi trovavo. Le pareti nero pece la facevano sembrare ancora più buia di quanto già non fosse. Se non fosse stato per una piccola finestrella che si trovava poco sopra il tavolino sarebbe stata completamente buia. Poi sia la finestra che la porta erano bloccate da un'inferrata, non avrei mai potuto usarle come via di fuga.
Ero bloccata lì dentro.
Ad un certo punto la porta si aprì e dietro di essa apparve un ragazzo abbastanza alto con lunghi capelli biondi. Portava un vassoio in mano.
XX: la tua colazione
Io: n-non mangio il cibo che mi manda quell'uomo
XX: vuoi morire di fame?
Io: può averci messo qualcosa, non mi fido di lui
XX: non ti avvelenerebbe mai, ha bisogno che tu sia lucida. E poi posso giurarti che non ci ha messo nulla, te l'ho preparata io con le mie mani -mi disse mentre appoggiava il vassoio vicino a me.
Io: mhh~ -afferrai dei biscotti e cominciai a mangiarli.
XX: hai deciso di rimanere qui per sempre?
Io: cosa?
XX: se non parli non ti lascerà mai andare
Io: non posso aiutarlo, non ricordo niente
XX: è qui che ti sbagli. Tu in realtà sai tutto quello che vuole sapere. I ricordi sono ancora nella tua testa, sono solo stati coperti da quelli fasulli di Patrick. Vuole solo farteli ricordare
Io: beh, non decido io quando farmi tornare la memoria. Succede e basta
XX: quindi hai già ricordato qualcosa
Io: sì, ma niente che possa tornargli utile. Non credo che gli interessi sapere qual è il mio gusto di gelato preferito
XX: Dark è certo che ti tornerà la memoria
Io: invece no, non succederà. È-È tutto inutile~ proprio come lo è tenermi chiusa qui
XX: invece no. Se stai qui, la Raimon è più debole. Ci sono più possibilità che perda ed è ciò che il comandante vuole
Io: ma chi sei tu?
XX: mi chiamo Byron Love e sono il capitano della Zeus Jr High, la nuova squadra guidata da Dark
Io: ALLORA VATTENE! NON VOGLIO AVERE NIENTE A CHE FARE CON TE!
Byron: non temermi, non sono cattivo
Io: non puoi essere una brava persona se prendi volontariamente ordini da uno come Dark
Byron: lui comanda solo le mie azioni sul campo, non la mia vita. Per questo sono qui.. per aiutarti
Io: puoi farmi uscire da qui?
Byron: pur volendo, non posso farlo. Questo posto pullula di uomini che prendono ordini solo da Dark. Se dovessero scoprirci sarebbe un bel problema per entrambi
Io: e allora come puoi aiutarmi?
Byron: non voglio lasciarti sola, temo che peggiorerebbe le tue condizioni mentali, che sono già molto delicate. Cercherò di farti compagnia e tenerti informata su quello che succede fuori
Io: ..Axel.. come sta?
Byron: Axel Blaze?
Io: s-sì, lui
Byron: non lo so, ma posso informarmi
Io: g-grazie
Byron: tornerò per pranzo -andò via.
Io: v-va bene.
Avrò fatto bene a fidarmi di lui?
Sera precedente...
Al ristorante di Seamour.
Mark: ragazzi, abbiamo vinto. Ce l'abbiamo fatta!
Tutti esultavano per la vittoria, o almeno quasi tutti. Axel non aveva toccato cibo da quando Seamour gli aveva passato il piatto.
Steve: mister, potrei avere il bis?
Willy: e io altro riso!
All.Hillman: bravi ragazzi, dovete mangiare!
Nelly: Axel, sei già pieno?
Axel: sì..
Nelly: ma come?
Mark: non hai toccato cibo
Axel: io invece non riesco a capire come voi riusciate a farlo! -gridò per la rabbia.
Tutti si ammutolirono.
Axel: una vostra amica è stata rapita oggi e voi pensate a festeggiare una stupida vittoria?!
Mark: solo perché stiamo mettendo qualcosa sotto ai denti non vuol dire che non siamo preoccupati per lei
Nathan: abbiamo raccontato per filo e per segno tutto quello che è successo alla polizia, non possiamo fare più niente
All.Hillman: Axel, i tuoi compagni hanno ragione. Noi non possiamo fare più niente, possiamo solo aspettare notizie dalla polizia. Non lasciarti andare al senso di vuoto che provi, Axera non vorrebbe che lo facessi. Devi reagire
Silvia: già, non vorrebbe che fossimo tristi. Vorrebbe che stessimo tutti insieme e che cercassimo di andare avanti con le nostre vite.. almeno oggi -gli carezzò una spalla.
Mark: è vero. Da domani in poi collaboreremo con la polizia per aiutarli a trovarla il prima possibile, ma questa sera dobbiamo festeggiare. Dobbiamo festeggiare la vittoria che siamo riusciti ad ottenere anche grazie a lei. Non credi che vorrebbe questo?
Axel: lo so, avete ragione.. è che~ -cercò di trattenere le lacrime- scusate ragazzi, io proprio non ce la faccio -disse prima di alzarsi e andare via.
Tutti fissarono la porta per un po', sperando che tornasse indietro e si distraesse un po' con loro, ma poco dopo si arresero all'idea che non sarebbe tornato.
All.Hillman: è rimasta una porzione di riso con carne
Bobby: Nelly, dolcezza, serviti pure
Nelly: MI HAI CHIAMATA DOLCEZZA?!?!
Bobby: i-io~
Nelly: sì, mi piace. In fondo è carino
Tutti i presenti ridacchiarono.
Silvia: sono così preoccupata per Axel.. temo possa fare qualche pazzia
Mark: prova a metterti al suo posto, Silvia. Chi riuscirebbe a stare con le mani in mano?
Silvia: ahh.. ci sono stata abbastanza al posto di Axel in passato, però sono comunque preoccupata. Axera era l'unica che riusciva a tenerlo su di morale nei momenti no, ho paura che senza di lei si lascerà andare
Nathan: ce ne rendiamo conto, ma cosa possiamo fare noi? Andare a controllare casa per casa?
Silvia: no, ma non dobbiamo lasciarlo solo
Bobby: che intendi dire?
Silvia: da oggi in poi dovremo impegnarci tutti per stargli più vicino. Non dobbiamo permettergli in nessun modo di lasciarsi andare altrimenti finirà col fare qualche follia
Kevin: gli staremo vicino.. perché siamo i suoi amici!
Axel's pov
Trascorsero giorni dal tragico accaduto e purtroppo non era arrivata nessuna novità.
Il detective Smith mi diceva di stare tranquillo perché non erano arrivate cattive notizie, ma io non riuscivo ad esserlo. I ragazzi cercavano di starmi vicino in ogni modo, spesso venivano persino a prendermi a casa per accompagnarmi a scuola. Dicevano di non volermi far fare la strada da solo e in parte lo apprezzavo davvero tanto, ma dall'altra sapevo che lo facevano per tenermi sotto controllo e assicurarsi che continuassi a rigare dritto.
Axera li avrebbe ringraziati a vita per questo. Ero fortunato ad avere amici che volevano starmi vicino anche nei momenti no, molti non potrebbero dire lo stesso.
Ma nonostante ciò non riuscivo a darmi pace, non accettavo il fatto che dopo giorni non avessimo avuto nessuna novità e per questo spesso, dopo gli allenamenti, mi ritrovavo a vagare in giro per la città.. nella vana speranza di riuscire a vedere il suo volto tra i mille della folla.
Non importava quante persone ci fossero, sarei sempre stato in grado di vederla.
Ad un certo punto però, durante uno dei miei vani tentativi di ricerca, mi arrivò un messaggio.
From: CAPITAneimomentiNO
To: Piccioncino Porcospino
<Ehi Axel! Domenica prossima giocheremo una partita contro la Leggendaria Inazuma Eleven!! Non mancare!>
Io: ma cosa?
Giorno della Partita.
Charles: non siete tutti a quanto vedo
Mark: ehm.. ecco.. manca un'attaccante
Seamour: oggi non può venire
Costant: e perché?
Kevin: ha un impegno -mentì.
La Inazuma Eleven usò una tecnica chiamata "Ali di Fuoco" e Mark decise che avremmo dovuto impararla seduta stante. Ero convinto che con una tecnica del genere saremmo diventati ancora più forti.
Todd: ma chi dovrebbe impararla, scusa?
Mark: beh.. si deve essere veloci e qui nessuno è più veloce di Nathan, ma si deve anche essere in grado di padroneggiare un tiro molto veloce e potente e con questo ha molta esperienza il nostro Axel.
All'inizio non ci riuscimmo, ma con l'aiuto di Jim, che aveva intuito qualcosa che a noi era sfuggito, provarci divenne più semplice e dopo un altro paio di tentativi ce la facemmo.
Nathan: ce l'abbiamo fatta, Axel!
Axel: finalmente riesco di nuovo a fare qualcosa di buono per voi -gli sorrisi leggermente.
Ad un certo punto qualcuno mi toccò la spalla.
Mark: ehi amico
Io: Mark..
Mark: tutti noi sappiamo che stai affrontando un periodo molto difficile e riuscire a gestire tutto deve essere un inferno, ma vogliamo che tu sappia che se dovessi mai avere bisogno di aiuto o anche di una semplice spalla noi ci saremo. Non abbiamo intenzione di lasciarti solo
Io: grazie Mark, grazie a tutti ragazzi.
Poco dopo riprendemmo a giocare e io riuscii a farlo con un peso sul cuore leggermente meno invadente.
Axera's pov
XX: vedo che ti piace proprio stare qui
Io: Dark!
Dark: allora? Ti sei decisa a parlare?
Io: non so più come spiegarle che non ricordo niente! Non so di cosa parla! Mi tiene qui da giorni, ormai non ha più senso
Dark: vieni con me
Io: non vado da nessuna parte con lei!
Ad un certo punto due uomini mi afferrarono per le braccia e mi obbligarono a seguirlo fino a un campo da calcio.
Dark: oggi ti allenerai con la mia nuova squadra
Io: cosa? Perché mai dovrei farlo?
Dark: perché devo farti tornare la memoria e forse seguire schemi di allenamento molto rigidi che siano più o meno simili a quelli dell'Alius Academy sarà utile
Io: non l'aiuterò mai!
Dark: mhh.. io penso che invece sarai molto felice di farlo. Se non ti allenerai con la Zeus, sarà Axel a pagarne le spese. Sai che sono capace di farlo
Io: no, va bene! Mi allenerò.. mi allenerò con loro Dark
Dark: qui non sono Dark, sono il tuo comandante!
Io: agli ordini... comandante.
Poco dopo iniziai ad allenarmi con i giocatori della Zeus e dovetti ammettere che erano davvero forti. Avrebbero dato molto filo da torcere ai miei amici se si fossero davvero scontrati con loro.
Byron: non sei male, sai?
Io: non hai ancora visto niente
Hera: e tu chi saresti?
Io: Axera Foster, attaccante della Raimon
Athena: ahh, quindi saresti tu
Io: dovrete impegnarvi di più se non volete mangiare la mia polvere!
L'allenamento andò troppo per le lunghe, ero completamente distrutta e stremata dagli esercizi a cui mi aveva sottoposta Dark. I vari graffi e lividi sul mio corpo erano la prova di quanto avessi esagerato e di quanto il mio corpo fosse provato da quell'allenamento.
Io: Comandante, non ce la faccio più!
Dark: invece tu continuerai! All'Alius ti avranno sicuramente sottoposta ad allenamenti molto più duri
Io: non può essere vero! Non è umanamente possibile
Dark: lo vedo. Lo vedo da come i miei ragazzi si siano dovuti fermare tempo fa e tu invece sia ancora lì, in piedi. È sbalorditivo!
Io: non è sbalorditivo, è terrificante
Dark: i programmi di allenamento dell'Alius devono essere avanguardia pura
Io: anche se lo fossero, vengono usati con ragazzi che vengono preparati per sopportare uno sforzo simile! Non può prendere dei ragazzi qualunque e sottoporli ad allenamenti così duri, è pericoloso!
Dark: e come sai che vengono preparati?
Io: i-io~ non lo so.. l'ho supposto
Dark: non puoi averlo supposto, non puoi esserci semplicemente arrivata. Devi essertelo ricordato mentre ti stavi allenando
Io: io non lo so~
Dark: sta funzionando! Continuiamo così, continua ad allenarti!
Dopo un'ora...
Mi accasciai a terra, distrutta come non mai.
Dark: Byron, portala nella sua stanza. Per oggi può bastare
Byron: ai suoi ordini.
In stanza.
Byron: tu sei completamente impazzita. Come ti viene in mente di rivolgerti a lui in quel modo?
Io: è lui il pazzo! È lui che prende e rapisce le persone dall'oggi al domani, non io
Byron: devi darti una calmata, non ti conviene andargli contro
Io: no, finché avrò la forza di farlo io mi ribellerò. È capace di tenermi qui per sempre e io non ho nessuna intenzione di permetterglielo
Byron: con lui non si scherza, Axera
Io: nemmeno con me
Byron: io vado, tu vedi di riposarti un po' altrimenti non riuscirai ad uscire viva da qui.
{I miei tre righi}
[ormai è sottointeso che non saranno mai 3!]
Allora.. volevo chiedervi se preferite che racconti tutta la pappardella della Shuriken, della Farm, ecc. o se posso già arrivare all'arrivo di Erik?
Vi avviso che ho deciso che gli eventi della storia che hanno a che fare con gli episodi di quelle partite saranno gli stessi, ovviamente con la piccola aggiunta degli eventi di Axera (che di base però saranno sempre gli stessi perché vedrebbero lei allenarsi inutilmente perché la strategia di Dark non funzionerà). Perciò non ho intenzione di cambiare gli eventi o far succedere cose particolari fino all'arrivo di Erik, che coinciderà con la partita contro la Kirkwood.
Fatemi sapere come preferite.
Axera♤