34. Trappola

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Si fermò rivolgendomi uno sguardo curioso, gli tirai quel braccio e lo feci sedere di nuovo accanto a me.

"Cosa ti preoccupa?" Domandai per l'ennesima volta, doveva pur darmi una spiegazione valida a quel comportamento.

Sospirò per poi ruotare gli occhi al cielo. "Non voglio problemi."

"Che tipo di problemi dovresti avere?" Non rispose, il suo sguardo si spostò nei miei occhi e successivamente sulle mie labbra. "Ty?" Lo richiamai e la sua attenzione fu rivolta nuovamente nel mio sguardo.

"Non lo so, la conosco e...ho un brutto presentimento", enunciò alzandosi ed avvicinandosi alla play.

"Non dimentichiamoci che ci sarà Martin", ci avvisò Jaden.

"Ecco", rispose Tayler.

"Non possiamo evitarlo per sempre, semplicemente staremo tra di noi e ci divertiremo", ammiccai sdraiandomi quasi completamente, osservando i ragazzi giocare.

"Hai ragione", commentò Miley.

D'un tratto Tayler si sdraiò all'indietro poggiando la testa sulla mia pancia.

"Così va meglio", rise continuando a guardare la play.

Chiusi gli occhi portando una mano tra i suoi capelli, accarezzandoli lentamente, l'unica cosa che udivo erano le urla di ragazzi davanti quella tv.

"Non ho mai capito cosa ci troviate di bello", commentai, sentii la sua testa muoversi provocandomi un leggero solletico.

"Non ci hai mai provato", rispose.

"E mai ci proverò, prima o poi impazzirete tutti!"

Sentii una mano farsi strada sulla mia pancia, cominciando a muoversi freneticamente, facendomi scattare.

"No, fermo!" La strinsi forte cacciandola via dal mio corpo e chiusi nuovamente gli occhi.

"Cosa indosseremo?" Chiesi a Miley, ma non mi rispose. "Miley?"

"E' lì fuori", rispose Tayler. "Insieme a Liam. Niente di impegnativo, comunque, è pur sempre una casa."

Il mio cellulare vibrò, un suono molto breve, un messaggio.

Aprii instagram e mi ritrovai davanti ad un ennesimo messaggio di una persona che chiedeva se in quella dannata foto fossi io.

Era un'ossessione, un'ossessione che mi stava rendendo la vita difficile, ed erano passati solo pochi mesi.

"Gli affari tuoi?" Sbuffai rifiutando quel messaggio e riportando il cellulare in tasca, Tayler mi guardò.

Passarono altri minuti, Miley e Liam erano sempre più impegnati in chissà quale conversazione fuori a quel balcone, i ragazzi avevano perso la testa davanti quella tv ed io decisi di avvantaggiarmi a scegliere cosa indossare, vista la mia innata indecisione che ad ogni occasione mi faceva sempre essere in ritardo.

"Dove vai?" Domandò Tayler.

"A scegliere cosa indossare, di solito..." Un altro messaggio, un'altra persona che mi chiedeva esattamente la stessa cosa. "Uff...." Lo bloccai rimettendolo in tasca. "Di solito sono sempre in ritardo", risposi aprendo la porta ed andando via.

Giunsi nella mia camera chiudendo la porta alle mie spalle, poggiandomici su e tirando un bel respiro.

Presi il cellulare dalla mia tasca e lo gettai sul letto, dirigendomi all'armadio, dove sarebbe iniziato il lavoro più difficile.

Più osservavo quei vestiti, più la situazione si faceva complicata, in realtà pensavo tutt'altro.

Quei messaggi non facevano altro che influenzarmi l'umore, perché dopo aver dimenticato in parte, riuscivano sempre a farmi ritornare con la mente su quella situazione.

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