26. E' sempre così?

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Tayler's POV

Sbuffai all'ennesimo commento che aveva interrotto il nostro momento, pensai ad una scusa per non tornare nelle nostre camere, ma tutto ciò che riuscii a fare fu annuire e tenderle una mano affinché la afferrasse e potessi accompagnarla in stanza.

Ma il suo corpo era immobile, i suoi occhi spalancati, quello sguardo l'avevo già visto, quello privo di maschere che portava tutti i giorni fingendo di vivere una vita senza problemi, quello era il suo vero sguardo, il suo vero viso, ciò che si nascondeva in profondità.

E la cosa non fece altro che preoccuparmi sempre di più.

"Che succede?" Non mi rispose, portò una mano in tasca prendendo il cellulare, piantò gli occhi impauriti nei miei prima di abbassare lo sguardo sullo schermo, come se non si sentisse pronta a leggere quel nome.

Che il coglione che l'aveva ferita continuava a telefonarle incutendole paura? Probabile.

In quel preciso momento sentii una tale rabbia dentro il mio corpo, inspiegabilmente avrei voluto farlo a pezzi.

Ma tirò un sospiro di sollievo non appena lesse quel display.

"Miley? Tutto bene? Sì, stiamo arrivando...tu dormivi...ok, proseguiamo l'interrogatorio in camera, arrivo subito", attaccò e mi guardò sollevata, apparentemente sollevata.

"Tutto ok?" Domandai ancora, era una domanda che mi sorgeva spontanea ed ogni volta speravo mi dicesse la verità.

"Sì, era solo Miley, mi sta aspettando di sopra", spiegò restando immobile.

"Andiamo?" Le chiesi sottovoce porgendole una mano, annuii in risposta raggiungendomi e camminando al mio fianco.

***

"Di tutte le persone in questo fottuto paese, perché lui?" Si lamentò Jaden per l'ennesima volta.

"Non lo so, non ne ho idea, non so nemmeno come abbiano fatto a conoscersi. Quella sera ero..."

"Con quella strega, sì", commentò Chris in modo scherzoso.

"Ma non doveva succedere, hai idea di chi sia quello lì, Ty?"

"Jaden non sono suo padre, non devo stare lì a giudicare tutto ciò che fa, o chi conosce. E' libera di conoscere chi vuole."

"Questa non è una questione personale, Tayler", s'intromise Liam, Jaden lo guardò per dargli ragione.

"Non pensare sempre a te stesso, stiamo parlando di Martin, il più grande spacciatore della Spagna, mai arrestato perché senza prove ma tutti lo conoscono, chiunque, persino i poliziotti."

"Lo so, lo conosco anch'io", strinsi i denti portandomi una mano sul fianco, sulla mia cicatrice.

"Sei stato tu a dirci di stargli lontano, ce l'hai proibito. Adesso le permetti di...-"

"E' diverso."

"Ah davvero? E perché?" Incrociò le braccia al pezzo, spazientito.

Ero io quello che stava per perdere la pazienza.

"Potrebbe fraintendere."

"Continui a vederla come una questione personale", scosse la testa. "E' una persona pericolosa."

"Ok, glielo dirò", sbottai osservandola da lontano, era in riva al mare con la sua amica, chiacchieravano assiduamente, forse di ciò che era successo la sera prima al drive in.

"Fallo alla svelta. Martin cerca questo, nuove prede e tu non vuoi che Madison finisca nella sua rete, vero?" Si avvicinò guardandomi negli occhi. "Vero?"

Say goodbye.Where stories live. Discover now