21. Obbligo (Pt2)

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Tayler's POV

"Era solo una verità", la sentii ridere ma lui la guardò serio. "No, per niente", rispose alla sua domanda ed il suo volto divenne improvvisamente cupo.

La fissai attentamente dallo specchietto retrovisore, guardava la sua amica e quest'ultima ricambiava con uno sguardo compassionevole, le era successo qualcosa, qualcosa di molto grave a giudicare dai suoi comportamenti e da quella sera in cui la ritrovai sola, a piangere in piscina.

E quel mistero non faceva altro che incuriosirmi di più, ma sapevo che se mi ci fossi buttato dentro a capofitto, non ne sarei più uscito.

"Scusami, io...-"

"No, tranquillo", sorrise, o finse un sorriso. "Capitano a tutti delle brutte esperienze", spiegò, forse per convincere più se stessa.

"L'importante è rialzarsi", quella voce provenne dalla sua migliore amica. "Sempre."

In pratica ero attento più ad osservare la sua espressione che la strada davanti a me.

"E poi tu sei una bella ragazza, non hai problemi a trovarne qualcuno adatto a te", continuò Brian, spostai lo sguardo sul cambio inserendo una terza.

"Il problema è che attiro molto spesso persone sbagliate", rise, strinsi le mani sul volante ripensando alla mia di situazione.

E fu quello il momento di fare un recap generale.

Non tutti avevamo delle storie semplici, non tutti avevamo un passato felice, eppure lei ne aveva bisogno, aveva bisogno di una persona estranea a tutto ciò.

Perché era una persona buona e non meritava alcun tipo di male.

Il resto del viaggio proseguì in silenzio, forse per la sua improvvisa dichiarazione o perché il sonno cominciava a farsi sentire.

Oppure entrambe le cose.

Parcheggiai l'auto fuori l'hotel e ad uno ad uno ci incamminammo verso l'entrata, ma forse mi sentivo in dovere di far qualcosa. La fermai per un braccio, i suoi occhi si piantarono subito nei miei, senza alcuna esitazione.

"Scusalo, sai com'è, non riesce proprio a contenersi quando...-"

"E' tutto apposto, Tayler, non è nulla", scosse la testa indietreggiando verso Miley, quella volta fui io ad essere abbandonato lì.


***


Madison's POV

"Mi dà fastidio la sua presenza", si lamentò Miley per l'ennesima volta.

Risi spingendola per un braccio.

"A me no, smettila di guardarli."

"Non ti dà fastidio?" Mi indicò Camila, io scossi la testa. "Nemmeno un po'? Un poco?"

"Ho detto no", sorrisi richiudendo gli occhi lasciando che il sole bruciasse quasi la mia pelle.

"Allora perché non li guardi?"

"Perché non ho nulla da guardare."

"Andiamo, vi evitate da quella sera al bar, vuoi dirmi cos'è successo?" Si sdraiò accanto a me mentre Jaden continuava a mandarmi messaggi sul cellulare.

"Non state lì da sole, unitevi a noi", aveva scritto.

"A Miley non va giù la vostra amichetta", risposi indicandola.

"Mad? Mi senti?"

"Per la verità non va giù a nessuno, nemmeno a Tayler."

"Cosa?"

"Che stai facendo? Con chi parli?" Si sporse sul mio cellulare ma la allontanai. "Hei! Parli con qualcuno e non me lo dici? Che modi sono?" Rise.

"E' solo..-"

"Jaden", pronunciò guardandoli. "E' l'unico col cellulare tra le mani, che vi dite?" Le lasciai il mio telefono e mi guardò male. "Quindi la colpa sarebbe mia?"

"E' la verità", sorrisi richiudendo gli occhi, ma li riaprii un attimo dopo ricordandomi della cattiva idea di aver lasciato il mio cellulare incustodito tra le sue mani. "Miley dammelo subito", le porsi una mano e lei mi guardò maliziosa.

"In realtà a Madison sta sulle palle questa Camila o come si chiama", lessi ciò che aveva mandato. "Sei seria?" Spalancai gli occhi, guardandolo mi accorsi che stava ridendo.

"Lo so, è palese! Hahah" Rispose lui.

"Siete due idioti", scrissi in risposta.

"Devi ancora dirmi cos'è successo con Tayler!"

"Non è successo niente, d'un tratto ha cambiato atteggiamento e va bene così, mi comporto di conseguenza", posai il cellulare in borsa chiudendo gli occhi e cercando di rilassarmi.

"Un cambio di atteggiamento? Del tipo?" Ma quando c'era lei nei paraggi non riuscivo mai a rilassarmi.

"Uff per favore sono qui per rilassarmi, Miley", molto spesso riuscivo a notare piccole cose che per me avevano un gran valore, ma erano talmente minuscole che non tutti riuscivano a vederle, per cui alcune volte mi ponevo il problema di crearmi solo tanti film mentali. "E tu non mi stai aiutando".

"Hai notato qualcosa come con Anthony?" Quelle parole mi fecero rabbrividire, aprii gli occhi osservandola senza rispondere, poi la mia attenzione fu catturata da Brian, il quale da lontano mi fece cenno di raggiungerli.

"No, lui non c'entra, è acqua passata", annuii alzandomi. "Andiamo."

"Dove?"

"Voglio andare dai ragazzi."

"O da Tayler?"

"Smettila, e poi è impegnato, non vedi?" Lo indicai mentre teneva sulle gambe la sua amica.

"Sei patetica", commentò, presi le mie cose e corsi verso di loro.

"Ciao ragazze!" Brian mi abbracciò stretta facendomi scoppiare in una risata.

"Era ora", esultò Jaden facendomi posto sul suo lettino.

"Cosa ci facevate lì, da sole?" Domandò Liam curioso.

"Beh Miley...-"

"Non è vero!" Mi interruppe, scoppiammo a ridere mentre quest'ultimo ci guardò confuso.

"Stasera c'è una festa da paura al Rama, ovviamente ho fatto anche i vostri nomi", cinguettò Camila. "Che ne dite?" Propose non degnandoci di uno sguardo.

"Non so, stasera avevamo altro in programma?" Chiese Chris.

"Dai, non potete perdervi quella festa! Ty!" Lo guardò pregandolo letteralmente con gli occhi, vedere la sua espressione indecisa mi fece molto ridere.

"Non lo so, ragazzi?" Rispose lui in imbarazzo.

"E poi potremo passare del tempo insieme come una volta", sussurrò ma la sentimmo tutti.

Spalancai gli occhi trattenendo una risata, Jaden invece con un colpo di tosse cercò di far tornare tutto alla normalità.

"Ci penseremo", rispose quest'ultimo guardandola male, poi guardò me. "Andiamo a fare un bagno?"

"Tra poco", mi sdraiai su quel lettino chiudendo gli occhi, ma una piccola vibrazione mi fece aprire gli occhi.

Era un messaggio, o meglio una richiesta di messaggio, su instagram, da parte di una ragazza.

La cosa mi confuse sin da subito, ma quando aprii il messaggio il cuore cominciò a battermi forte nel petto. I fantasmi di cui avevo tragicamente provato di liberarmi, in un attimo divennero di nuovo reali, mentre con i miei occhi spalancati, non riuscivo a credere a ciò che vedevo.

Say goodbye (In pausa)Where stories live. Discover now