42. Patto.

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Tayler's POV

La guardai a mia volta, rabbrividendo sia per la troppa vicinanza, sia per i suoi occhi innocenti che mi fissavano senza sosta.

Le sue labbra si aprirono di poco, come se stesse per dirmi qualcosa, ma si fermò di scatto, senza un motivo preciso.

"Tayler..." sussurrò abbassando la testa, gliela rialzai con un dito spronandola a parlare ma non disse più nulla.

La feci sdraiare lentamente, la sua espressione risultò sorpresa, in effetti un po' lo ero anch'io, dato che il mio istinto stava guidando i miei movimenti.

Poggiai un gomito per terra, tenendomi sul suo corpo, una sua mano finì nei miei capelli, aggiustandoli di poco.

'Non posso rovinare tutto', pensai.

Portai una mano sul suo fianco, il quale si ritirò di poco, irrigidendosi, la strinsi portando l'altra sul suo viso, scostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Mi guardava terrorizzata, o almeno la sua espressione mi fece intuire tutto ciò, strinsi gli occhi tentando di comprendere cosa le stesse passando per la testa ma senza alcun risultato.

La mia mano scostò la sua canotta, alzandola di poco, i miei polpastrelli entrarono in contatto con la sua pelle nuda e mentirei se non dicessi che mi provocò qualche brivido.

'Fermami', pensai.

Continuava a guardarmi, spostando lo sguardo sulle mie labbra, il mio viso era ancora troppo lontano dal suo, ero così indeciso, così combattuto.

La sua mano si posò sul mio braccio, dapprima bloccandolo, poi cominciò ad accarezzarlo.

"Allora...che film vuoi guardare?" Mi sussurrò sorridendo.

"Lo sto già guardando", risposi, ormai ero ad un passo dal perdere il controllo.

Non rispose, continuò ad accarezzare la mia pelle mentre la mia mano scoprì la sua pancia e cominciai a giocarci provocandole qualche risatina.

E con un pollice le accarezzai la guancia, osservando i suoi occhi socchiudersi a quel contatto.

'Fermami, ti prego', nella mia mente rimbombava sempre la stessa frase ormai.

Feci scendere il mio viso, di poco, osservarla a quella vicinanza era spettacolare oltre che pericoloso.

Fece un lungo respiro non appena la mia mano si spostò sulla sua coscia, accarezzandola su e giù, avrei dovuto fermarmi io.

Ma non lo feci, feci scendere il mio viso velocemente finendo con le labbra sul suo collo, un piccolo 'Oh' uscì dalle sue labbra, un po' per la sorpresa, forse.

Cominciai a baciarlo piano, molto lentamente, sentendo la sua presa sul braccio stringersi.

'Sei ancora in tempo', pensai ancora.

Ma un altro verso di apprezzamento uscì dalle sue labbra ed io sorrisi sul suo collo, continuando a giocare con un lembo di pelle. Feci scontrare la lingua con la sua pelle, la sentivo dimenarsi sotto di me, una reazione che mi esaltò ancora di più.

Quando terminai il mio lavoro mi alzai, osservando una piccola chiazza rossa sul suo collo, mi guardò sorpresa, per poi portarsi una mano lì ed un'espressione sofferente le solcò il volto.

"Sei...-" Fu interrotta da un rumore provenire dall'esterno della sua tenda.

"Chi c'è?" Mi alzai tentando di aprire la zip ma mi fermò, spaventata. "Sta calma."

Say goodbye.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora