4. E' il tuo turno.

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L'ascensore si aprì mostrando la hall piena di persone, percorrendo il corridoio giungemmo nel salotto dove riconobbi la signora della reception, quella lì che parlava la nostra lingua per fortuna.

Osservandomi intorno notai un immenso bar, una sala da biliardo e diversi computer. Era abbastanza attrezzato.

"Ecco altre ragazze, bene dovranno arrivare gli ultimi ragazzi e cominciamo", pronunciò.

"Scusate il ritardo", sussurrai.

"Tranquille, siete in orario", ammiccò.

Mi voltai verso Miley guardandola più che male.

"Cosa c'è?"

"Mi hai portato così tanta fretta che...-"

"Scusami, non sapevo che ci fossero persone più ritardatarie di te!" Alzò le mani. "E poi non è colpa mia se hai perso tempo a prepararti perché vuoi fare colpo sul riccio."

"Ma cosa dici? E poi....un momento. Come sai di Tayler?"

"Gli hai persino affibbiato un nome?" Chiese sorpresa.

"No, è il suo vero nome", alzai le spalle.

"Allora sei una stalker a livelli seriali", rise, io scossi la testa guardandomi intorno, ma di lui nessuna traccia.

Ad interrompere i miei pensieri fu un gruppo di ragazzi che arrivò in salotto, gli ultimi molto probabilmente. Tra di loro mi colpì uno con una pettinatura davvero assurda e un paio di occhiali da sole.

"Che senso hanno gli occhiali da sole qui dentro?" Sussurrai.

"Non ne ho idea", mi guardò sconvolta quasi quanto me.

Continuai a guardarlo incuriosita, ma ben presto spostai l'attenzione altrove per evitare che potesse darsi ancora più arie di quante già se ne dava.

Arrivarono al nostro gruppo e quest'ultimo si mise proprio accanto a me.

"Iniziamo bene", pensai.

"Finalmente ci siamo tutti. Io mi chiamo Celine e avrei alcune cose da dirvi riguardo gli orari. La colazione è dalle otto alle dieci, il pranzo dalle dodici alle quattordici e la cena dalle sette alle nove, la cucina è di tipo internazionale perciò troverete tutto ciò di cui avete bisogno."

Mentre quella signora continuava a parlare sentivo gli occhi di quel ragazzo su di me, e voltando leggermente lo sguardo capii di avere ragione.

"Per quanto riguarda la piscina, è sempre aperta, fino alle undici di sera, vi chiedo di rispettare questi orari e di essere puntuali almeno nei pasti", pronunciò guardando i ritardatari ma il ragazzo accanto a me rise insieme ai suoi amici.

"Dimenticavo, buone vacanze a tutti!"

Una volta ringraziata Celine, tutte le ragazze presenti in quella sala si dispersero ovunque.

Say goodbye.Where stories live. Discover now