28. Caos

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Attimi d'aria e attimi in cui ne sentivo l'assoluta mancanza, era quella la sensazione che provavo in quel momento.

Oltre ad un sentimento sospetto, che mi portò a chiedermi il perché Tayler stesse proprio lì, dietro di me, o meglio avvinghiato a me.

Visto che la sua amica era lì in giro che lo cercava, da qualche parte disperatamente.

Tirai un bel respiro, scacciando via quei pensieri e tentando di godermi in assoluto quella serata, così poggiai le mani sulle sue braccia non abbandonando il sorriso sul mio volto.

"Ti piacciono?" Mi sussurrò ad un orecchio, il suo respiro mi accarezzò in parte il collo e la cosa mi fece socchiudere gli occhi, ma li riaprii prontamente guardandolo e annuendo.

"Molto", continuai tornai ad osservarli meravigliata, le sue braccia si spostarono sulle mie spalle, racchiudendomi del tutto.

Per la verità, mi sentii bene, per tutta la durata di quello spettacolo equivalente a circa cinque minuti, mi sentii protetta. Come se nessuno avesse potuto ferirmi, in alcun modo, come se nessuno potesse vedere l'altra metà di me che continuava a vivere nell'ombra.

Nessuno poteva vedere il fantasma che si nascondeva ferocemente dentro me, perché quelle sue braccia mi facevano da scudo, uno scudo che mi mancava e che stavo tentando di costruire col tempo.

Fu una sensazione vera, palese per il mio corpo e la mia anima.

Poggiai le mani sulle sue continuando ad osservare quello spettacolo entusiasta, finché ad un tratto tutto cessò ed un chiassoso applauso si levò per aria.

"E' stato fantastico!" Commentai ancora esterrefatta, Tayler si allontanò dal mio corpo e proprio al mio fianco notai Miley e Liam che si tenevano per mano.

"Spero vi sia piaciuto lo spettacolo, adesso si torna in discoteca, buon proseguimento e mi raccomando, Tunnel Rock per sempre!" Urlò quel ragazzo da un palco non molto distante, probabilmente l'organizzatore.

"E' la festa più bella alla quale io sia mai stata", enunciai guardando i ragazzi.

"E non hai ancora visto niente!" Quel cinguettio provenne proprio da Camila, la quale si avvicinò a passo svelto, con uno sguardo più infuocato dei fuochi d'artificio.

Quella fu la prima volta che mi rivolse la parola.

"Cosa vuoi dire?" Domandò Jaden.

"Se questa è la festa più bella che hai visto non oso immaginare cosa farai alla mia", dal suo tono di voce potei intuire che si stesse enormemente vantando. "Sarà mille volte meglio di questa", si avvicinò sistemandosi proprio davanti a me. "Te lo posso assicurare", ammiccò con un falso sorriso.

La guardai fisso in quegli occhi vuoti, le sue parole sembravano un avvertimento, come se volesse dirmi qualcosa, come se volesse dimostrarlo, ma non seppi identificare se dietro tutto ciò ci fosse il suo ego smisurato, oppure tramava davvero un piano.

"Ci sarà una tua festa?" Incrociai le braccia al petto, rispondendole a tono.

"Oh certo e non è mica la prima. I ragazzi possono confermare, anche Tayler può", sorrise.

Quelle poche parole mi fecero subito comprendere il motivo per cui fosse lì: gelosia, tremenda gelosia.

Abbastanza prevedibile per una ragazza come quella.

"Camila cosa stai dicendo?" Commentò quest'ultimo essendo stato chiaramente chiamato in causa.

"Oh niente, tesoro. Stavo solo invitando la tua una delle tante e nuova ragazza alla mia festa", rise. "Spero sarai presente, ci divertiremo!", ammiccò rivolgendomi un'occhiataccia mista ad un'espressione falsa per poi voltarsi ed andare via.

Say goodbye.Where stories live. Discover now