23. A qualunque costo.

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Tayler's POV

Quando udii quella frase i miei occhi si spalancarono, oltre alla rabbia che pian piano cresceva dentro di me.

Non potevo credere che l'avesse fatto davvero, mi voltai osservando i miei amici, Jaden mi guardava malissimo, gli altri un po' di meno.

Controvoglia ero salito su quel palco, riempiendo la gente di qualche cazzata detta al volo, volevo solo andare via da lì, e al più presto.

"Grazie ragazzi", ci salutò James. "Bene, non vi rubo altro tempo, spero che questa festa sia di vostro gradimento e se lo sarà ricordate che sarete sempre i benvenuti al Rama. Buon divertimento!" Urlò ed il pubblico entrò in delirio totale, la musica ripartii ed io presi per mano Camila, trascinandola via.

"Ty? Cosa stai facendo? Va piano, cavolo!" Si lamentò, non mi importava, il mio volto era nero dalla rabbia.

Quando giungemmo nel parcheggio lasciai la sua mano e mi voltai più irritato che mai.

"Davvero? Davvero?!" Alzai la voce.

"Che ti prende?"

"Che mi prende? Che diavolo hai in testa, Camila?"

"Non capisco", rispose, tirai un bel respiro tentando di calmarmi.

"Il tuo ragazzo?" Sottolineai. "Perché l'hai detto?"

"Calma, non pensavo ti desse così fastidio", passò sulla difensiva, conoscevo a memoria quel comportamento.

"Perché l'hai detto?" Insistetti, ero calmo stranamente.

"Mi...mi è sembrata la cosa più giusta da dire in quel momento, non...-"

"Sì, certo, davanti ad un intero locale."

"A te non importa che sia stato un intero locale, a te importa di quella lì", mi puntò un dito contro, arrabbiandosi.

"Non devi più dire cose non vere", ignorai la sua affermazione. "Chiaro?"

"Scusa, non volevo offendere la tua amichetta", mormorò ironica.

"Smettila, è ridicolo."

"E poi a me sembra che si stesse divertendo comunque senza di te."

"Che vuoi dire?"

"Che era in compagnia di un ragazzo", incrociò le braccia al petto.

"Sei patetica", voltai le spalle cominciando a camminare verso il locale.

"Non mi credi? Chiedilo alla sua amica", mi fermai restando voltato, quando la guardai mi si avvicinò pericolosamente. "Non so cosa ti succeda, ma a me manca il mio Tayler", sbottò portandomi le braccia al collo. "E so che qualcosa è cambiato, lo sento, non sei più tu", chiusi gli occhi poggiando le mani sulle sue braccia e con un po' di pressione le allontanai da me.

Say goodbye.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora