46. Sbalzi d'umore.

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Tayler sgranò gli occhi alle mie parole, ma io non mi pentii, lo guardavo con occhi spenti, quel ricordo mi aveva turbata e volevo provare qualcosa proprio lì in quel preciso momento, qualcosa di forte, diverso dal semplice voltastomaco verso una persona.

"Cosa?" Chiese confuso.

"Ho detto baciami", ripetei allacciando le braccia attorno alle sue spalle.

Il riccio mi squadrò attentamente, come se ci fosse qualcosa di sbagliato in me, ed effettivamente c'era.

I miei occhi non mentivano.

"Prima mi spieghi i tuoi occhi lucidi", a quelle parole voltai lo sguardo altrove. "A cosa pensi? C'è qualche altra cosa che non so?" Strinse le mani sulle mie gambe, tenendomi ferma.

Lo abbracciai, quel gesto non me lo negò, mi sentii così stupida, le mie emozioni riuscivano sempre a rovinare un bel momento, senza che io potessi programmarlo.

Poggiò le mani dietro la mia schiena e mi strinse forte, lo sentii sospirare nel mio collo, ma durò poco.

"Vieni, andiamo ad asciugarci", si sciolse dal mio corpo porgendomi una mano che afferrai prontamente.

Uscimmo dall'acqua restando seduti ancora un po' sul bordo piscina, ero silenziosa, non osavo dire una parola.

"Lo farò", mi sussurrò all'orecchio. "Ma quando sarai davvero pronta", pronunciò quelle parole alzandosi e lasciandomi lì.

Sospirai cominciando a sentire davvero troppo freddo, così mi alzai e ben presto fui raggiunta dalle sue braccia che mi racchiusero con un asciugamano.

Sobbalzai a quel gesto tanto inaspettato, lo guardai ed un sorriso si aprì sul suo volto.








Tayler's POV

"E' tutta colpa tua", commentò seguendomi su per le scale.

"La prossima volta impari a tenere a posto le parole", a quella risposta mi diede una piccola spinta facendomi quasi cadere, scoppiò a ridere quando le rivolsi un'occhiataccia.

Giungemmo al nostro piano e la intravidi accelerare il passo quando arrivammo fuori la loro camera, io restai lì a fissare quella porta, curioso. Si voltò raggiungendomi.

"Che fai?"

"Tu non sei curiosa di...-"

"No", rispose imbarazzata prendendomi un braccio e trascinandomi via.

"Sei tutta rossa", la presi in giro, ma non rispose.

Aprii la porta scorgendo il resto dei ragazzi immersi nei loro sogni più profondi, la presi per mano conducendola al bagno.

"L'asciugacapelli è qui, vado a prenderti dei vestiti puliti", commentai chiudendo la porta alle mie spalle.

Mi diressi in camera di Jaden e Brian, facendo attenzione a non svegliarli entrambi, mi avvicinai al letto di quest'ultimo scuotendolo lentamente.

"Brian?" Ma nulla. "Brian!"

"Chi c'è?" Socchiuse gli occhi guardandomi in modo strano.

"Devi andare a dormire nel mio letto", sussurrai.

"Perché? Chi sei?"

"Non fare il coglione."

"Che ore sono?"

"Le quattro, credo."

"E poi sarei io il coglione?"

"Brian, alzati!" Lo presi per un braccio.

Say goodbye.Where stories live. Discover now